17. SMARRIRSI - Parte 3

124 16 1
                                    

Scattò a sedere sul letto, urlando e divincolandosi con le lenzuola aggrovigliate addosso. Annaspava, come fosse a corto d'aria, muovendo le braccia nel buio davanti a sé.

«Keira! Keira calmati! Calmati!» Amy era saltata sul suo letto e stava cercando di placcarla e di schivare le sue bracciate, mentre provava a traquillizzarla con il suono della voce.

Keira era in stato confusionale, le immagini del sogno continuavano a scorrerle davanti e non riusciva a capire se stesse ancora dormendo oppure no.

«Jeany! Vai a chiamare la dottoressa!» ordinò Amy, concitata, prendendo i polsi di Keira e fermando, finalmente, le sue braccia.

Quelle parole la risvegliarono dallo stato di trance in cui si trovava. «No! No, no!» ansimò Keira, voltando il capo verso Amy.

Jeany lanciò un'occhiata sconvolta ad Amy, in attesa di istruzioni. La ragazza fissava Keira con le sopracciglia aggrottate e la bocca dischiusa.

«Keira, sei sconvolta, dobbiamo chiamare la dottoressa per farti dare qualcosa e...»

«No! No... ti prego... Amy», la interruppe Keira. Aveva il fiato corto e le parole uscivano come gemiti dalle sue labbra, ma doveva per forza far capire ad Amy che per nessuna ragione doveva coinvolgere i dottori. «C-chiama Josh... e Lucas...»

«Amy, che faccio?» mugolò Jeany, disperata. Anche Juliet e Chloe, svegliate dal baccano, erano entrate attraverso la porta comunicante che univa le loro stanze. Se ne stavano immobili e fissavano la scena, confuse e preoccupate.

Amy si morse un labbro con forza e poi scosse la testa, voltandosi verso Jeany. «Chiama Josh e Lucas, solo loro! Per l'amor di Dio non farti beccare, anzi, portati Juliet come diversivo!» ordinò, recuperando un po' di autocontrollo. Jeany annuì e Juliet la affiancò senza protestare. Insieme, filarono fuori dalla stanza, mentre Amy teneva le mani di Keira strette tra le sue, cercando di tranquillizzarla.

All'inizio non capì cosa fossero quei rumori che provenivano da qualche punto nell'oscurità della stanza. Per un folle momento, Lucas pensò addirittura che qualcuno stesse sparando. Sentì Josh saltare su dal letto e avvicinarsi alla porta con passo incerto, ancora mezzo addormentato. Si sollevò sui gomiti, confuso e si guardò intorno, notando che anche Noah si era svegliato e si stropicciava gli occhi. Quando Josh aprì la porta, qualcosa entrò nella stanza come un treno. Jeany Thompson se ne stava davanti a Josh, gesticolando e blaterando cose incomprensibili fino a quando Juliet, dietro di lei, non le afferrò un braccio e non le fece un cenno in direzione di Noah.

Jeany si ricompose e si schiarì la voce.

«Josh, Lucas, dovete venire in camera nostra», disse piano, cercando di mantenere il controllo. A quelle parole, lo stomaco di Lucas si contrasse in modo doloroso. «È per Keira», aggiunse.

Josh imprecò e si infilò al volo una maglietta che recuperò dallo schienale della sedia e Lucas balzò giù dal letto e calzò le scarpe da ginnastica alla velocità della luce. C'era solo una spiegazione a tutta quell'agitazione: Keira doveva aver avuto un nuovo attacco. Come diavolo avrebbero spiegato alle altre ragazze tutta la questione? Non c'era tempo per pensarci in quel momento, Lucas doveva prima correre da Keira e assicurarsi che stesse bene.

I due ragazzi si precipitarono fuori dalla stanza e seguirono Jeany e Juliet lungo il corridoio fino alla stanza delle ragazze. Riuscirono a evitare il personale di servizio che sorvegliava i corridoi perché Juliet, la martire designata, finse un attacco di dissenteria e distrasse Roy.

Una volta in camera, Lucas notò Amy accucciata sul letto di Keira, mentre lei, pallida e con il respiro corto, sembrava in stato di shock.

«Kei!» Josh saltò sul letto e accese la lampada sul comodino. Lucas lo seguì a ruota e quando vide il viso di Keira sotto la luce della abat-jour rimase scioccato: era sudata, affannata e nei suoi occhi era dipinta un'espressione di terrore.

NightFall - Il PortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora