11. CONFESSIONI - Parte 1

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«Keira!»

La voce di Lucas la raggiunse dal fondo del corridoio.

Aveva messo appena qualche metro di distanza tra sé e la stanza in cui Darren l'aveva trascinata poco prima e la sua mente era ancora molto confusa. Lucas le corse incontro e, non appena le fu di fronte, le prese le mani, intrecciando le dita alle sue.

«Tutto ok?» domandò, fissandola con espressione inquisitoria.

Keira lanciò un'occhiata ad Amy e Jeany, che non proferirono parola, e si limitò ad annuire leggermente.

Sapeva che, se non avesse detto nulla, Lucas averebbe cercato di leggere nella sua mente ciò che lei stava tentando di nascondergli, perciò fece di tutto per evitare il contatto visivo con il ragazzo.

Gliene avrebbe parlato lei, con calma, non appena si fosse ripresa da quella strana conversazione avuta con Darren. Doveva prima pensarci un momento, cercare di capire.

Si spostarono tutti assieme verso la mensa e, di fronte alle ripetute domande di Lucas e di Josh, Keira si mantenne sempre sul vago. Raccontò di aver incontrato Darren dopo aver lasciato la stanza del fratello e che il ragazzo le aveva chiesto di scambiare due chiacchiere. Non aggiunse altro ed evitò per tutto il tempo di guardare Lucas negli occhi. Lui, a differenza degli altri, non era per nulla soddisfatto della blanda spiegazione che Keira gli aveva dato, perciò tentava in tutti i modi di intercettare il suo sguardo.

«Lucas, smettila, per favore», sussurrò lei al suo orecchio, dopo l'ennesimo tentativo del ragazzo.

Lui si appoggiò allo schienale e incrociò le braccia al petto. «No, se non mi dici la verità. Se non vuoi che guardi, significa che mi nascondi qualcosa», replicò, tranquillo.

Keira si spazientì. «Magari non voglio che frughi nel mio cervello e basta», sibilò.

Josh, Jeany e Michael, seduti al tavolo con loro, si scambiavano occhiate confuse, carpendo solo sibili e sussurri della conversazione in atto tra Keira e Lucas. Amy, che era a conoscenza del "talento" del ragazzo, di sicuro immaginava su cosa vertesse il loro scambio di battute, ma non intervenne mai, cercando piuttosto di distrarre gli altri tre con osservazioni casuali e commenti strambi.

Finita la cena, Keira si alzò e partì a razzo per ritirarsi in camera sua, ignorando tutto e tutti. Lucas non era ancora riuscito a capire cosa diamine fosse successo con Darren e l'ostinazione con cui Keira gli aveva impedito di leggerle nel pensiero non aveva fatto altro che accrescere il suo sospetto e la sua tensione. Cosa le aveva detto? Ci aveva provato con lei? Le aveva raccontato delle balle sul suo conto? Detestava non sapere le cose. Grazie al suo "dono", Lucas si era abituato, nel tempo, a conoscere sempre tutto e tutti e quell'incertezza, ora, lo stava mandando fuori di testa. O forse, a mandarlo fuori di testa era il semplice fatto che la cosa riguardasse Keira.

Per quanto la tentazione di trovare Darren e pestarlo a sangue fosse forte, Lucas decise che doveva prima di tutto parlare con Keira, farsi spiegare che cosa stava succedendo e il motivo per cui lei non voleva lasciarlo entrare nella sua mente.

Prese Amy da parte e le chiese di dargli un po' di tempo per poter chiarire con Keira.

«D'accordo Coleman. Resto qui con miss igiene e miss panico sociale finché non mi darai il via libera per tornare nella mia camera», lo rimbeccò lei con un sorrisetto provocatorio.

«Grazie, sei un'amica.»

Amy sbuffò. «Lo so, sbrigati ora. La principessina nanerottola ti aspetta.»

NightFall - Il PortaleWhere stories live. Discover now