13. BACIAMI - Parte 2

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Lucas si stava trattenendo in un modo che non credeva possibile. Avrebbe voluto complimentarsi con se stesso per il proprio autocontrollo, ma era sicuro che se si fosse distratto anche solo per un secondo, avrebbe finito per saltarle addosso. Keira era arrossita ancora di più dopo la sua uscita e lo fissava con quegli occhioni luminosi, rendendogli ancora più difficile il compito di trattenersi. Lo sguardo scivolò sulle labbra della ragazza e il respiro gli si incastrò in gola: erano leggermente schiuse, sembravano pronte ad accogliere le sue. Lucas non faceva altro che chiedersi che sensazione gli avrebbe dato assaggiare la morbidezza e di quella bocca; voleva sentire la dolcezza di Keira attraverso quelle labbra così belle...

«Lucas», sussurrò lei, mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore.

Fece un profondo respiro e cercò di richiamare a sé la parte lucida del suo cervello, anche se gli risultava difficile.

«Sì, lo so», sospirò.

«No, non lo sai», replicò Keira, decisa.

Qualcosa guizzò nel petto di Lucas e anche un po' più in basso.

«In che senso?»

Di certo non in quello che credi tu, datti una calmata!

Il viso di Keira diventò, se possibile, ancora più rosso, ma lei non abbassò lo sguardo quando disse: «Anche io vorrei baciarti...»

Respira, forse non hai capito bene.

«Come?»

Keira aggrottò le sopracciglia e si sporse verso di lui, fino a che i loro visi non furono quasi a contatto.

«D-devo essere ancora più esplicita?» balbettò.

Il cuore di Lucas partì in una corsa forsennata, lasciandolo quasi stordito. Non gli era mai capitato nulla del genere, nemmeno in tutte le volte che aveva fatto sesso. Con Keira, invece, bastava l'idea di poterla baciare per mandarlo in orbita.

«No, non serve», disse deciso prima di prendere il viso di Keira tra le mani e chinarsi su di lei.

Lentamente, ma inesorabilmente, si avvicinò alle sue labbra, assaporando il momento che aveva atteso per così tanto tempo. In quella frazione di secondo, prima che lui la baciasse, Lucas avvertì il corpo di Keira tremare e sperò, con tutto se stesso, di farle provare almeno la metà di ciò che lei riusciva a scatenare in lui con un semplice sguardo. Prima fu solo uno sfiorarsi di labbra e Lucas era già al settimo cielo; Keira era calda e morbida e lui era il primo ad assaporare la perfezione di quelle labbra. Ebbe l'impressione che le gambe di Keira stessero per cedere, così le circondò la vita con un braccio e la sostenne, spostando l'altra mano sulla nuca della ragazza, infilando le dita tra i suoi capelli rossi. Il bacio divenne più intenso: Lucas le aprì delicatamente le labbra con la lingua e si insinuò all'interno della sua bocca con una delicatezza di cui nemmeno si credeva capace, come se un timore reverenziale nei confronti di quelle labbra inesplorate gli impedisse di essere irruento. Keira lo accolse in modo così naturale che Lucas quasi si stupì di aver baciato altre persone, perché quella sensazione di appartenenza, che provava mentre baciava Keira, era per lui totalmente nuova. Era come se le loro bocche fossero state fatte per incontrarsi. Dopo il momento iniziale, anche Keira perse ogni impaccio e si lasciò trasportare dal bacio, cercando la lingua di Lucas con la propria mentre le mani, appoggiate sul petto del ragazzo, stringevano con forza la stoffa della sua maglietta.

Lucas non sapeva da quanto tempo fossero stretti l'uno all'altra, da quanto le loro labbra fossero impegnate in un rincorrersi dolce e intenso al tempo stesso, ma quando si separarono, a lui sembrò comunque troppo presto.

Erano ancora abbracciati e si guardavano negli occhi senza dire una parola. Non era necessario che Keira parlasse, Lucas leggeva chiaramente nella sua mente e, sebbene non potesse cogliere le emozioni, i pensieri di Keira gli suggerivano che la ragazza stesse provando ciò che provava lui.

Keira si passò la lingua sulle labbra e sorrise.

«Perché ho aspettato tanto prima di farmi baciare da te?»

La bocca di Lucas si curvò in un sorriso compiaciuto. «Non saprei, ma errare è umano», replicò.

«Scusami, forse ti ha fatto schifo, non sono capace...»

Lucas la zittì con un piccolo bacio a fior di labbra e le circondò il viso con le mani. «È stato il bacio più perfetto che abbia mai ricevuto, Kei. Passerei il resto della giornata a baciarti.»

Keira sorrise. «Mi piacerebbe...»

Sfortunatamente per loro, però, in quel momento una voce familiare si intromise nella loro bolla romantica, facendola scoppiare. Lucas si sentì chiamare dall'altra parte del prato e, voltandosi verso il cancello principale, individuò la figura smilza di sua nonna paterna che si sbracciava nella sua direzione. Lucas sperò con tutto se stesso che non li avesse visti mentre si baciavano, sarebbe stato piuttosto imbarazzante...

«È arrivata Mary», spiegò con un mezzo sorriso. Keira lo guardò confusa e lui le prese la mano e intrecciò le dita con le sue. «Andiamo, Kei. Mia nonna è qui!»

NightFall - Il PortaleWhere stories live. Discover now