17. SMARRIRSI - Parte 1

112 14 13
                                    

Quando tornarono alla pensione, per cena, Lucas e Keira erano sfiniti. Dopo essersi baciati, molto a lungo, si erano ricongiunti agli altri e avevano giocato in acqua per tutto il pomeriggio.

Keira si trascinò letteralmente fino alla sua stanza e Josh la accompagnò per assicurarsi che non stramazzasse al suolo durante il percorso. Keira sospettava che l'unico intersse di Josh fosse quello di pedinare Jeany e che la premura verso di lei non fosse che una scusa. Per il dopo cena, il dottor Kettner aveva organizzato, assieme al al personale della pensione, una festicciola sulla spiaggia per loro. Aveva notato quanto si fossero divertiti al mare e quanto ognuno di loro sembrasse più spensierato dopo un solo pomeriggio fuori e aveva deciso di premiarli.

«Io mi vesto in stile Hawaii!» cinguettò Amy, spargendo i vestiti ovunque nella stanza. Jeany le passava dietro con espressione inorridita, per raccogliere e mettere in ordine quello che Amy seminava. «Vestiamoci tutte così! È estate e sulla spiaggia si starà bene con un top e una gonnella o un pareo. Tenete qua!» disse lanciando una sfilza di foulard di diversi colori e dimensioni alle altre.

«Ma tu dove la prendi tutta questa roba?» indagò Keira, perplessa, esaminando un pareo che aveva lo stesso colore degli occhi di Lucas.

«Un po' qua un po' là... metti quello, Keira, ti starà benissimo. Hai un top che non sembra uscito dall'armadio di mia nonna da abbinarci?»

Keira le fece una linguaccia e rovistò nella sua sacca alla ricerca di una canotta carina da indossare.

La festa era già iniziata, Lucas poteva sentire la musica e i rumori provenire dalla spiaggia di fronte alla pensione. Era con il dottor Kettner e gli altri ragazzi e stavano aspettando l'arrivo delle ragazze per cominciare i festeggiamenti.

«Ti trovo diverso, Lucas.»

Il ragazzo si voltò verso Kettner, incontrando i suoi occhi scuri. «In che senso?» domandò.

Il dottore sorrise sotto i baffi e incrociò le braccia dietro la schiena. «Innazitutto, mi sembri meno strafottente», lo punzecchiò, «e ti trovo più moderato e attento e sospetto che Keira Connelly c'entri qualcosa...»

Perché ci girava intorno? Leggendogli la mente, Lucas vedeva chiaramente che Kettner era a conoscenza del loro legame. Fortunatamente non aveva idea di tutto il resto, degli strani simboli su Keira e delle sue visioni.

«Sta per farmi il discorsetto sulle api e i fiori?» replicò, sarcastico.

Kettner scosse la testa, distogliendo lo sguardo dal suo. «Non credo sia necessario. Sono sicuro che sai perfettamente come funziona. Forse, però, tu non vai bene per lei, Lucas.»

Cosa?

«La tua vicinanza è pericolosa...»

Lucas tentò di leggere nella mente di Kettner per capire a cosa diavolo si stesse riferendo, ma, per la prima volta, non riuscì a vedere nulla.

«Che significa?» domandò.

Finalmente, il dottore lo guardò di nuovo, i lineamenti più rilassati. «Keira deve riprendersi dalla morte dei suoi genitori. Penso non debba avere altro genere di preoccupazioni.»

Non gli stava dicendo tutto.

«Lei non sa cosa è meglio per lei né, tantomeno, per me. Credete di sapere tutto di noi, invece non sapete un accidente.»

Non avrebbe voluto dire quelle parole, non dopo che Kettner gli aveva detto che lo trovava cambiato. Eppure, non era riuscito a trattenersi. Si comportavano tutti come fossero i detentori di verità assolute, ma la realtà era che sia a lui che a Keira capitavano cose che nessuno di loro poteva spiegare.

NightFall - Il PortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora