19. DISTRUZIONE - Parte 2

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Il cervello di Keira ci mise un attimo per elaborare l'informazione, come se il sistema si fosse inceppato. Quando capì finalmente le parole di Darren, le sue gambe sembrarono diventare di burro e Keira si accasciò al suolo, incapace di reggersi in piedi. «No, non è vero...» biascicò, «stai... stai mentendo!»

Darren le si avvicinò e la fronteggiò. «No, Keira, non sto mentendo. Perché ti avrei detto di stargli lontana?»

Keira si divincolò. «No! Io non...» le parole le morirono in gola e abbassò lo sguardo. «Il portale... passerà attraverso di me, vero?» Sollevò la testa e fissò Darren negli occhi. La luce rossa che usciva dal suo ventre, l'incantesimo sul suo corpo. Darren aveva detto che Loki sarebbe tornato e che lei era un portale.

«Esatto. Quando l'incantesimo sarà completo, Loki userà il tuo corpo per arrivare su questo mondo e distruggerlo», confermò il ragazzo. In quel momento, Darren sembrava molto più grande dei suoi diciotto anni, il suo viso mostrava una stanchezza e una consapevolezza che non si adattavano per niente alla sua giovane età.

«Keira?» la chiamò, scuotendola per le spalle.

Si sentiva vuota, spaventata, incredula, arrabbiata. Era ssurdo ciò che Darren le aveva appena detto, eppure... eppure sentiva che era vero. Cos'avrebbe dovuto fare?

«Perché vuoi che io sti lontana da Lucas, allora? Non dovresti, che so, augurarti che mi uccida?»

Darren fece un passo indietro, come se Keira l'avesse spinto. «Sì, è vero ma...» sembrò per un momento a disagio, «non credevo che sarebbe stato così», confessò infine.

«Così come?»

«Non pensavo che saresti stata così... una ragazzina, bella dolce e innocente...»

Keira sentì una fitta al petto e abbassò lo sguardo.

«Ci avevano sempre dipinto il portale come un individuo mostruoso creato dagli adoratori di Loki e tu, tu...» si interruppe, abbassando a sua volta la testa.

Le lacrime le pizzicavano dentro gli occhi e la gola era così serrata che faceva fatica a deglutire.

«Così vorresti lasciare che io distrugga il mondo?» domandò. «Io... devo farmi fuori, è l'unico modo!» esclamò poi, schizzando in piedi e guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa con cui tagliarsi le vene o roba del genere. Darren la afferrò da dietro e la strinse tra le braccia, bloccando ogni suo movimento come un placcatore di una squadra di football.

«Ferma, Keira! Non essere stupida! Non puoi ucciderti!»

Lei si divincolò, mentre delle lacrime bollenti cominciavano a scorrerle lungo il viso. «Sta a vedere allora!» gridò, satura di disperazione. Non voleva morire, ma non avrebbe permesso che qualche divinità psicopatica la usasse come porta per distruggere il mondo.

«Smettila di agitarti!» le intimò Darren, rinsaldando la presa. «Lasciami, devo fare qualcosa!»

Sentì Darren espirare, frustrato e poi mollare la presa.

Lei si allontanò di scatto e si voltò verso di lui, che teneva i pugni chiusi lungo i fianchi. «Non puoi ucciderti, Keira, sei indistruttibile...»

Lei sbiancò. «C-che?»

Il ragazzo annuì, mesto. «Finché non avrai adempiuto al tuo compito, nulla potrà ferirti o farti del male. Perché credi che servirebbe Lucas altrimenti? Se chiunque avesse potuto ucciderti, non sarebbe stato necessario avere un guerriero della Caccia Selvaggia.»

«No...» si accasciò di nuovo a terra, sconfitta.

Darren le si avvicinò. «Credo sia meglio chiamare tuo fratello.»

*

Josh entrò nella stanza delle ragazze come un razzo, seguito a breve distanza da Lucas e Amy. Nessuno aveva invitato questi ultimi, ma Lucas non intendeva lasciare sola keira con Darren un secondo di più. Dopo la chimata concitata che Josh aveva ricevuto, il cuore di Lucas era schizzato in gola ed era stato invaso dalla preoccupazione.

Sapevo che non avrei dovuto lasciarla con Darren! Si era ripetuto, mentre raggiungevano, attenti a non farsi sorprendere dai professori, la stanza in cui Keira e Darren si erano rintanati.

Vedendoli entrare nella camera, Darren si accigliò. «Perché sono venuti anche loro?!» sibilò rivolto a Josh.

«Perché non avrebbe potuto fermarci in nessun modo, testa di banana!» lo rimbeccò Amy. «Che diavolo è successo?»

Lucas si stava già precipitando da Keira, che era accasciata a terra e si stringeva convulsamente le braccia al busto.

«Kei» il ragazzo si inginocchiò davanti a lei e fece per cingerle le spalle, ma Keira si discostò bruscamente, senza guardarlo.

Lucas ci rimase di sasso e sentì il cuore pompare ancora più velocemente il sangue nelle vene. Si voltò verso Darren come una furia. «Cosa le hai detto? Tu brutto figlio di...»

Darren non rispose, si limitò a guardare Keira con espressione dispiaciuta, mentre Josh e Amy cercavano di capire cosa diavolo fosse successo.

«Kei che c'è?» chiese Josh, bianco come un lenzuolo.

Finalmente, lei alzò il capo, rivelando degli occhi colmi di lacrime. A Lucas si spezzò il cuore a vederla così e la sua voglia di ammazzare Darren divenne quasi incontrollabile, almeno fino a che Keira non aprì bocca.

«Sto per distruggere il mondo», esalò.


Lucas fissò Keira inebetito, senza capire da dove diavolo le fosse venuta quell'idea assurda e che cosa le avesse mai detto quell'imbecille di Darren per indurla a pensare una cosa del genere.

«Di cosa stai parlando?» sbottò Josh incredulo.

«Le mie visioni!» Keira scattò in piedi come una molla, stringendo i pugni, mentre le lacrime le scorrevano lungo le guance. «Non sono che il preludio della mia azione distruttiva globale!»

Lucas si alzò e, di nuovo, tentò di toccare la ragazza che, questa volta, gli permise di sfiorarle un braccio. «Keira calmati, per favore», le disse, preoccupato all'ennesima potenza.

Ma che storia era quella?

Amy guardò Darren con espressione accigliata. «Tu. Parla. Ora. E si esaustivo», ordinò al ragazzo, incrociando le braccia al petto.

Darren sospirò e andò a sedersi alla scrivania. Un po' riluttante, cominciò a raccontare di una setta di adoratori di Loki, che aspettavano il manifestarsi del dio attraverso uno strumento di distruzione che, a detta di Darren, era la stessa Keira. Disse che le rune e le visioni erano i segni di un processo che avrebbe condotto Keira a diventare il portale per consentire a Loki di arrivare sulla Terra e distruggere tutto.

«Le rune, che compaiono un po' alla volta a seguito delle visioni, andranno a completare un incantesimo sul suo corpo. Quando i seguaci di Lokilo attiveranno, il portale si aprirà e Loki uscirà attraverso di lei», disse sfiancato. Sembrava che avesse combattuto contro un branco di leoni.

«Stronzate! Quando diavolo te lo sei inventato eh? Stanotte?» sbottò Lucas, parandosi davanti a Keira come se Darren stesse cercando di aggredirla. Non riusciva a concepire che una cosa tanto assurda potesse anche essere vera. Soprattutto non voleva credere che Keira fosse coinvolta.

«Non mi sono inventato niente, idiota! Come farei a sapere delle rune e delle visioni, eh? Genio!» sbraitò Darren.

«Perché hai detto a Keira che deve stare lontano da Lucas?» chiese Josh, che era rimasto in silenzio fino a quel momento.

Per la seconda volta da quando erano entrati nella stanza, Keira parlò e lo fece guardando Lucas dritto negli occhi: «Perché lui mi ucciderà».

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