21. BIANCA - Parte 2

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Quando scesero per la cena, un quarto d'ora circa dopo la conversazione con la dottoressa, i ragazzi si trovarono a fronteggiare il dottor Kettner, suo fratello – o zio Keppy come l'aveva ribattezzato Amy - , Roy e Cooper all'ingresso della sala da pranzo.

«Ho spiegato loro la situazione, ragazzi», disse la Fitzpatrick con tono neutro. «Non vorrete mica portarvela in sala da pranzo, spero!» aggiunse, notando la cagnolina in braccio a Lucas.

«Non voleva stare sola», spiegò Keira, «non riuscivamo a uscire e lasciarla dentro. Inoltre, restando sola, potrebbe combinare dei guai o abbaiare.»

La dottoressa scosse la testa, fissando Keira con rammarico. «E dire che quando sei arrivata eri così silenziosa e pacata...»

Josh ridacchiò e Keira gli diede una gomitata.

«È quella la cagnetta?» chiese Kettner, avvicinandosi a Lucas. Bianca lo annusò e guaì, scodinzolando come una pazza. Il dottore sorrise e le grattò la testolina. «Senza dubbio è molto graziosa e affettuosa», commentò compiaciuto, «credo che non creerà problemi.»

«Davvero?!» esclamarono in stereo Lucas, Keira, Josh, Amy e Chloe. Juliet si limitò a un cenno di approvazione. Jeany, invece, restò in silenzio.

«Ovviamente, la cosa deve stare bene a tutti i pazienti, ragazzi», ricordò loro il dottore.

«Ha visto Chloe? Sembra vivace! Di solito è così triste!» bisbigliò la dottoressa a Kettner, tutta eccitata. Solo Keira la sentì, gli altri erano occupati a festeggiare Bianca.

Il dottor Kettner annuì. «Beh... mi pare ovvio che voi cinque siate favorevoli», disse Kettner, sorridendo ai ragazzi. «Juliet, tu che ne pensi?»

La ragazza annuì convinta e a Kettner quella reazione sembrò bastare; si rivolse poi a Jeany, quella che avrebbe potuto obiettare maggiormente, vista la sua ossessione per l'igiene. Keira sperò con tutto il cuore che la ragazza accettasse Bianca tra loro. Jeany guardò Keira e poi il modo in cui accarezzava la testolina di Bianca e sospirò. «Io sono d'accordo», annuì, «Purché non sbavi sulle mie cose» aggiunse rabbrividendo.

Keira le fece un sorrisone a trentadue denti e Josh corse ad abbracciarla con tanto entusiasmo che lei arrossì come un peperone, ma non fece nulla per liberarsi dalla presa a polipo di Josh.

«Dobbiamo chiedere agli altri ragazzi... ah, eccoli che arrivano!» annunciò Cooper, allegro. Anche lui sembrava favorevole all'adozione di Bianca; Roy, invece, era impassibile.

«Ragazzi, dovremmo chiedervi una cosa...» cominciò Kettner, ma fu interrotto da Carlos, che, vedendo il cane, corse incontro a Lucas.

«Che perrito grazioso! Mi ricorda il mio cagnetto Pepe. Di quien è?» domandò sorridendo.

«Nostro, se siete tutti d'accordo», gli disse Keira, speranzosa. Carlos le sorrise con i suoi grandi occhi verdi e annuì.

«Darren?»

«No problem. Se basta a farti sorridere in quel modo, Keira, per me è il benvenuto!» le disse con un mezzo sorriso.

Keira mimò un grazie con le labbra e lui le fece l'occhiolino. A Lucas non piacque affatto quello scambio tra i due e sentì il pressante desiderio di prendere a calci il fondoschiena di Darren.

«Io ci sto! Così potremo giocarci in giardino! Faccio schifo a basket!» esclamò Stanford, giulivo. Noah, con il quale Keira aveva scambiato al massimo un 'ciao' quando lo incontrava all'istituto, annuì con un'alzata di spalle.

«Evvai! Bianca es nosotras!» esclamò Amy saltellando.

«Nuestra, Amy», la corresse Carlos.

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