12. MESSAGGIO - Parte 2

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Keira voleva Lucas, voleva aggrapparsi a lui e sentirsi dire che sarebbe andato tutto bene, che avrebbero capito cosa le stava succedendo e l'avrebbero fermato, anche se non fosse stata la verità.

Le serviva conforto perché, stavolta, Keira aveva avuto davvero paura. La sua visione era stata terribile e lei stava ancora tremando tra le braccia di Josh, che le sussurrava rassicurazioni all'orecchio tentando di calmarla e con un fazzoletto le premeva sul braccio ancora sanguinante.

«Come ti senti, Kei?» le chiese Josh con estrema dolcezza. Lui era l'unico che fosse davvero in grado di comprenderla in quei momenti. Era come se il loro legame facesse sì che anche lui sentisse il turbamento che lei provava dopo ogni episodio visionario. Le tamponò la testa con un asciugamani bagnato, dandole una piacevole sensazione di sollievo.

«Dov'è Lucas?» balbettò, con la vista ancora annebbiata.

«È andato a prendere del disinfettante... ah eccolo!» esclamò Josh alzando la testa e guardando verso la porta.

«Come sta?» il tono di Lucas era teso e Keira voleva tanto che lui la toccasse, che la facesse sentire tranquilla. Forse stava delirando.

«È lucida. Dammi qua.»

Il viso di Lucas entrò nel suo campo visivo e Keira vide tutta la preoccupazione che albergava nei suoi occhi di ghiaccio. Lui le prese la mano e se la portò sul petto; Keira sentì il suo battito accelerato e si concentrò su quello, mentre Josh le disinfettava le nuove ferite. Il bruciore fu più intenso delle volte precedenti e anche la spossatezza che di solito seguiva le visioni sembrava centuplicata, al punto che non riusciva nemmeno ad alzarsi dal pavimento.

«Voglio spostarmi da qui», sussurrò.

Lucas guardò Josh e Keira si stupì che non stessero ancora facendo a cazzotti... era un interessante progresso.

«Ti mettiamo nel letto, Kei», le disse Josh.

«La prendo io», intervenne Lucas. Prima che il gemello potesse controbattere, Lucas le mise un braccio intorno alle spalle e uno sotto le ginocchia e la sollevò dal pavimento, stringendola contro il proprio petto. Si avvicinò al suo letto e fece per posarla, ma Keira si strinse a lui come una piovra, decisa a restargli vicino e per nulla intenzionata a rimanere sola. Aveva troppa paura, non poteva farcela da sola, non questa volta.

«Keira, devi lasciarmi, altrimenti non posso metterti nel letto», le fece notare Lucas, sorridendole.
«Non voglio, infatti. Voglio stare con te», rispose lei, premendo il viso contro il collo del ragazzo. Il suo profumo le inondò le narici e, in qualche strano modo, riuscì a calmarla.

Lucas le rivolse uno sguardo carico di felicità e le posò un bacio sulla fronte.

«Guarda che non vado via. Sto qui accanto a te...» in quel momento, Josh si schiarì rumorosamente la voce e Lucas aggiunse: «insieme a Josh.»

Keira si lasciò appoggiare sul lenzuolo fresco e, a malincuore, lasciò la presa su Lucas, che si sedette accanto a lei. In quel momento avrebbe proprio avuto bisogno di un bel bacio da parte sua... chissà se Lucas si era accorto che lei gli stava fissando la bocca.

Josh interruppe i suoi pensieri sconclusionati. «Kei, stavolta sono tre», le disse, armeggiando col suo braccio.

«Cosa?»

«I segni. Ti sono spuntati tre segni in una volta», spiegò lui.

Keira strabuzzò gli occhi e scattò a sedere con uno scatto, ma una violenta fitta alla testa la costrinse a rimettersi sul cuscino con un gemito. «Ma cosa cavolo sono?» lamentò chiudendo gli occhi.

NightFall - Il PortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora