CAPITOLO 26: Annullamento Totale

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La nostra casa, piccola e accogliente.
Fa freddo, il mare è in tempesta.
E le onde si vedono, in lontananza, la finestra ci regala una vista mozzafiato.
Ho scelto quell'appartamento proprio per il panorama. Io non vivo, senza mare. Gliel'ho sempre detto.
Il piccolo Leonardo sta ancora dormendo.
Giovanna, invece, è sveglia.
Sta giocando con le sue bambole, fa sempre un gran baccano la mattina.
-Papà, ti posso disegnare qualcosa?- gli mostra il pennarello.
-Dove, amore mio? Non c'è abbastanza spazio...- e Stefano sorride.
Le luci dell'albero di Natale le fanno risplendere gli occhi.
Li ha verdi.
E il verde è un colore che amo. Unisce l'azzurro di Stefano e le mie pupille nocciola.
-Facciamo sulla gamba, piccola stella?-
-No... sulla pancia!-
-Sotto il leone come sempre?-
-...- e gli sorride. Ha la bocca come la sua.
Ed io li guardo, mentre aspetto di svegliare il piccolino. Me ne sto sul divano, a scrivere, scrivere, scrivere...
Poi qualcuno suona il campanello.
Che strano... è un rumore strano...
-Amore, ma non faceva questo verso?-
-Quale?- Stefano sembra stranito, ma mi sorride.
-Questa... questa canzone...-
-Ma l'ha scelta te... non ti ricordi?-

... questa musica... la melodia di un carillon...

Apro gli occhi.
All'improvviso.
Ho ancora il batticuore.

Sbadiglio, mentre mi strofino le palpebre.
Il sole filtra dalle vetrate, sembra così potente...

Ma io sto bene, così... "Ah no, non mi muovo..."
Ho ancora il suo profumo addosso. Non posso spostarmi. Non voglio.

"Ancora cinque minuti..."

MA C'ERI E RESTIWhere stories live. Discover now