CAPITOLO 48: Clair de Lune

12.4K 795 185
                                    

Rimango immobile.

Stefano mi fissa con emozione, con una intensità tale da non permettermi di respirare. Cosi dannatamente bello, così incessantemente devastante.
Meravigliosamente innamorato di me.
Quello sguardo lì... quello che mi ha fatto assaporare quei baci infiniti.

-Cosa?...- sussurro, senza forze -che significa?...-

"Le Louboutin... l'incidente... Non so camminare sui tacchi?..."

Mi frullano in testa così tante parole che mi sembra di ritrovarmi nell'occhio del ciclone. Gira tutto, ancora una volta, e non riesco a bloccare questo caos danzante che mi fa tremare il cuore.

-È così, amore mio...- abbozza un sorriso -sei caduta... hai sbattuto la testa e, al tuo risveglio, hai cancellato il ricordo più bello e il ricordo più brutto... hai cancellato me e tua madre... è andata così...-

Il salone di villa Martinelli sprofonda in un nuovo, assordante, silenzio.
La luna, che si intravede dalle grande finestre della stanza, è più luminosa che mai.
Forse, mi dico, sta per scoccare la mezzanotte e, come un incantesimo d'altri tempi, tutto questo baccano di emozioni finirà improvvisamente.

"È un sogno, Bella?... ma è così reale..."

La Prunial, mio padre, lo psichiatra e le ragazze fanno un passo indietro, nello stesso istante, come se si stessero preparando a prendere una rincorsa.
Ma non è per questo. Il loro defilarsi, lasciandoci al centro del pavimento di marmo bianco, non lascia altri dubbi.

Adesso, tocca a noi. Solo a noi.
A me e a Stefano Baroni.

E non ho fiato.

Il Principe mi prende la mano. È così piccola, avvolta tra le sue dita tatuate. E il suo palmo è caldo, leggermente bagnato dalle lacrime.
E questa volta non faccio alcuna resistenza. Lo lascio fare.

Mi lascio travolgere.

-Amore...- esordisce, con un filo di voce.

Lo guardo, tentando di scorgere un'ancora di salvezza negli oceani azzurri incastonati nelle sue pupille. Prego, dentro di me, che quel ragazzo stupendo che mi ha fatto impazzire d'amore mi dica all'improvviso che è solo un sogno, che non è vero niente.

Ma lui, no. Continua a parlare.
E, lo sento, sta per dirmi l'ultima rilevazione della notte più assurda della mia vita.

-Speravo, dentro il mio cuore, che questa terapia d'urto, questa folle messa in scena, riuscisse a farti ricordare... a man a mano... un passo alla volta...- sussurra -e qualcosa, forse, è riemerso nella tua mente... piccoli pezzi, un po' sbiaditi... ma ora mi rendo conto che non è bastato...-

Deglutisce, si lecca le labbra. Sospira.

-Isabella, ti sei innamorata di nuovo, una seconda volta, di me... e questa è la conquista più grande. Temevo che, dopo essere uscita dal coma, tu fossi totalmente cambiata... e mi dicevo, disperato, se anche il tuo cuore si fosse trasformato... invece no. Il tuo cuore, il nostro amore... c'era e resta...-

Tremano anche i miei respiri.

-E, forse, egoisticamente, potevo... accontentarmi. Ti sei innamorata di me, io avevo ritrovato la mia Isabella... potevamo rincominciare da capo. Come se il passato, quello che già abbiamo vissuto, fosse stato solo un sogno- abbassa la testa -ecco perché ti dissi di non leggere quel libro. Perché non volevo arrivare a questo. Non volevo rischiare di spaventarti... e di perderti di nuovo...-

MA C'ERI E RESTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora