CAPITOLO 45: E Solo Buio

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-Il numero del cliente da lei chiamato potrebbe essere spento o...-

Riattacco il telefono. E sorrido.

"Ah Regá, sono diventata un po' bifolca... mica scema, eh!"

Appoggio l'iPhone sulla mia scrivania in legno di noce lappone e rifiniture d'oro francese, con la foto che ritrae un bacio dei futuri coniugi Baroni, e mi stiracchio la schiena.
Continuando a sorridere.

Il tramonto della splendida Firenze, che dipinge di rosso la meravigliosa Piazza della Signoria, mi avvolge.

-Love me like you doooo... Love me, love me, like you doooooo..- canticchio la canzone di Ellie Goulding, che manco Anastasia Steele dopo la stanza dei giochi col signor Grey. E no, non a smanettare la PlayStation.

Già, sono di ottimo umore. A due passi dalle stelle che stanno per abbellire il cielo della Toscana.
Non solo perché ho terminato gli ultimi lavori lasciati in sospeso della mia casa editrice... ma soprattutto perché oggi, proprio oggi, il 10 Giugno... compio 24 anni.

Non ancora tecnicamente, sia chiaro: sono nata alle 22. 15, c'è ancora tempo. E l'attesa, lo ammetto, mi rende piacevolmente eccitata.

Come avevo previsto, qualcosa bolle in pentola.
E non mi riferisco al pollo lesso di Stefano, quello che gli ho preparato ieri sera per cena, prima di raggiungere la Martinelli Editore e presenziare alla riunione con gli assistenti; dopotutto, il mio fidanzato deve subito rimettersi in forma, a maggior ragione per il riposo forzato post incontro della MGM Grand Arena.
Ma, ed ecco perché sorrido come un ebete, i miei tesori mi stanno sicuramente preparando una mega festa a sorpresa per il mio compleanno.
Un party degno della miglior Paris Hilton ai tempi d'oro, scommetto.

E nessuno mi caga. Prevedibile. Mi stanno facendo uno scherzetto.

"Mi chiamavano volpina del deserto, a scuola... più ficcanaso e perspicace di Sherlock Holmes, versione stragnocca firmata Robert Downey Jr, of course!"

Da stamattina, ho soltanto ricevuto un messaggino del buongiorno da parte del Principe. E poi... basta.
Né lui, né la sua famiglia, né le mie amiche, né mio padre... tutto tace.
Spiriti.

Nemmeno un 'auguri' senza punto esclamativo, quelli che solitamente si postano nelle bacheche facebook di tizi di cui te ne freghi altamente le pelotas.

"E pensano di farla a me! Ma io glielo lascio credere... non voglio fare la stronza: la vecchia Isabella non esiste più!"

Riordino le pratiche, chiudendole dentro la cartelletta Montblanc, fischiettando motivetti a caso.
Il tubino nero di Prada e le décolleté Jimmy Choo sono lì, sopra la poltrona da 12,000 euro, ormai diventata un piccolo altare. Ho deciso di puntare su un outfit supersexy per il party a sorpresa che, ne sono certa, mi attende fra pochi minuti, nella villa di babbo in collina.

Insomma... sono la festeggiata! E voglio mettermi in tiro per questa sera.
Anche perché mi aspetta pure la Bès, devo tirarmela un pochetto.

"Che poi, solo ora me ne accorgo, non mi sono più infilata un paio di tacchi da quando mi sono messa con Stefano... OK Converse e Anfibi, ma una botta di catwalking da Gisele Bundchen, ogni tanto, me la devo permettere!" penso.

Mi siedo sul mio trono, per rispondere alle mail dei corrieri e del commercialista. Sto masticando un cupcake voracemente.
Mi sono macchiata pure la maglia degli Slipknot, ma me ne frego. Faccio pure un ruttino, tanto non c'è nessuno.
Il personale se n'è andato da un pezzo. Solo sola come la gocciolina di sodio.

MA C'ERI E RESTIWhere stories live. Discover now