CAPITOLO 34: Lo Scontrino Fiscale

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-Assurdamente incredibile...-
-Non ci posso credere!-
-Martinelli, io sono senza parole!-
-Isabella, ma allora ti sei...-

-...- sussurro -penso proprio di sì...-

Eleonora e Rebecca mi fissano, sbigottite.
Non hanno emesso un fiato durante il lungo e dettagliato racconto del mio indimenticabile viaggio del mondo di Stefano Baroni.
Un mondo al quale, ormai, appartengo.
Tengono i calici di Dom Pèrignon, ancora stranamente pieni, senza riuscire a staccarmi gli occhi di dosso.
Ed io me ne sto lì, di fronte a loro, nella nuova boutique della Raspelli Jewerly a due passi dalla mia casa editrice, con un sorrisetto che proprio non se ne vuole andare.
Un sorriso che resta.

Il luccichio sfavillante dell'inaugurazione del luxury shop dell'impero Raspelli, la famiglia reale della oreficeria fiorentina, non è niente se paragonato ai miei occhi.
Perché le mie pupille nocciola sono diventate diamanti preziosi, zaffiri splendenti, rubini immacolati che riflettono la bellezza del mondo.
Perché i miei occhi brillano di un qualcosa al quale nessuna gemma, nemmeno la più preziosa, può essere paragonabile.
Un qualcosa che è dentro di me ed io, ne sono certa, non ho mai provato.
Prima di lui. Prima di essere travolta dal Destino.

-Mi stai dicendo che...- Ele, la mia nuova vicina di affari, ha lo stesso sguardo della Carmelita nazionale durante una d'ursointervista.

-... sono innamorata- concludo.

Ecco... adesso anche le mie migliori amiche risplendono.

E sorridono, raggianti. Felici per me.
Mi abbracciano, fregandosene nella gioielleria stracolma di invitati con la puzza sotto il naso, come facevamo da bambine e giocavamo insieme, con tutta la gioia della nostra innocenza.

-Bella, sei innamorata...- Rebecca mi sussurra, mentre mi accarezza i capelli.
-E sei meravigliosa, non ti ho mai visto così stupenda, bimba mia!- rincara la dose Eleonora.

Sono emozionata, pervasa da una eccitazione totale, mi sento sopra una nuvola rosa, manco Goku di Dragon Ball.

-Ragazze, scusate se non ve l'ho detto prima, ma non potevo che raccontarvelo di persona! E in questi giorni, da quando sono tornata da Viareggio, ho avuto mille casini a lavoro... mi perdonate?-
-Se ti perdoniamo?! Ma noi ti ringraziamo!- Ele esulta come una fighter sul ring -anzi, dobbiamo subito festeggiare!-

Afferra un calice di champagne dal vassoio del cameriere.

-Mmm...- lo scruto un po' -per caso non c'è una Tennent's?!-
-Una che?!- mi fissano sbalordite.
-Sì... una biretta!- e lo dico à la tamarra, con una sola 'erre' -noi proletari marittimi portuali festeggiamo con Tennent's e panino con la porchetta, non lo sapevate?-
-I... Isabella ma che dici? Poi sei vegetariana!-
-Ovvio, infatti il paninaro del mercato popolare ha un'ottima variante veg per infarcire i paninozzi!- rido.

Sono impazzita. Totalmente impazzita. Pazza d'amore.
E pure le golden ladies sembrano fuori di melone.
Comincio a divorare alcuni bignè al cioccolato, ingoiandoli senza pietà.

-Bella- Ele è senza parole -ma sei sicura che non hai cominciato a drogarti?! O che quei pasticcini non sono fatti de zuchero canna?!-
Rido.
-Oh, ma chi sei, parente di quella scema della Prugna?!- alzo gli occhi al cielo, ingurgitandone altri -no, sto benissimo... mai stata meglio!-
-Certo... sei innamorata!- Rebecca scuote il suo impeccabile chignon -ma sembri... sembri un'altra persona!-
-Una persona migliore, signorina Lanzillotta... decisamente migliore...- le sorrido, con la bocca sporca di nutella.
-A proposito della Prugna, hai per caso licenziato la tua segretaria per il caos che ha generato l'altro giorno?- Ele assapora lo champagne.
-No...- sospiro -perché non è stata colpa sua, ma mia!-

MA C'ERI E RESTIWhere stories live. Discover now