CAPITOLO 42: The Final Bell

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VOLUME AL MASSIMO!!!!

-Perché...- sospira -perché sei tornata?-

Stefano mi guarda incredulo. Come se non ci credesse ancora.
Come se fosse solo un sogno.

La MGM Arena è un catino infernale.
Avverto le grida dei commentatori, totalmente impazziti come i trenta mila del palazzetto. Le luci dei riflettori su di noi, gli sguardi del mondo che ammirano il nostro amore.

-Come, perché?...- gli sorrido, commossa, strusciando la fronte contro la sua, dolcemente -me l'hai detto te, amore mio: l'amore è l'unica cosa che conta... l'unica...-

Una lacrima scivola giù, fino al mento.
Il mio ragazzo mi scruta, mi accarezza. Proprio come se volesse avere la conferma della mia visione.
Come se volesse la prova della mia esistenza.
Che ci sono. E resto.

-... e tuo padre?...- balbetta -il tuo lavoro?...-
-RINUNCIO A TUTTO! AMORE MIO MIO! A TUTTO! PERCHÉ TI AMO! PERCHÉ SENZA DI TE, NIENTE HA PIÙ SENSO...- piango -sei l'unica cosa che conta...-

-L'unica cosa che conta...- ripete, sospirando a fatica -e sei tu, Isabella... l'amore sei tu...-
-... ed io ci sono, Stefano... sono con te... ora e per sempre...-

Alessia si avvicina a bordo ring, sorretta da Cesare. Suo fratello le fa un cenno con la mano, lei annuisce. Ma la noto, quella sfumatura di orgoglio, unita alla preoccupazione, impressa nello sguardo di sua sorella.

Perché il mio viso ha la stessa espressione.

Il timer dell'intervallo inizia il suo conto alla rovescia.
Il Tempo... sempre una questione di lancette.

Stefano chiude gli occhi. Rimane sullo sgabello, sofferente.
Una smorfia di dolore gli schiaffeggia il volto tumefatto. Sembra veramente un leone ferito.
Mi sento morire nel vederlo così. Provo lo stesso dolore.

"Solo un minuto... poi torna a combattere... solo un minuto..."

-Non mollare, ti prego...- lo dico con un filo di voce.
Lui, il mio amore, sorride, mentre il medico della Federazione lo sta controllando, in silenzio.
C'è tensione, riuscirei a tagliarla con una lama.

-Are you OK, Mr Baroni?- il dottore osserva le sue pupille, illuminandole con una pila.
Noto l'occhio sinistro tremendamente gonfio, quasi chiuso.
-Yes, I'm fine...- Stefano sussurra, facendo finta di niente. Fingendo di stare veramente bene, anche se so che non è così.
Perché non può essere così.

-Se lei non riesce a vedere, devo sospendere l'incontro!- gli annuncia il medico della UFC, severo.

E ha ragione. La palpebra del Principe è violacea, gonfia, a stento intravedo l'azzurro della sua pupilla.

-Ci vedo...- conferma Baroni, quasi rabbioso.
Percepisco la sua paura, quella di perdere.
La sua forza di volontà più prepotente del buonsenso.
E che sta mentendo.

MA C'ERI E RESTIWhere stories live. Discover now