Night training

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Jungkook Pov

Lo spingo via e mi alzo velocemente senza guardarlo.
Maledizione a lui, fa di tutto per mettermi in difficoltà, proprio tutto.

Questo è stato peggio di essere massacrato di botte.
Come cazzo si è permesso.

Io non volevo, eppure alla fine ho ricambiato.
Un bacio violento, in una situazione simile...

Solo per farmi stare zitto?
Sento il cuore che batte a mille.

Fortunatamente Kim non dice niente.

Mi avvio verso i sacchi da boxe. Ho bisogno di fare qualcosa e di allontanarmi da lui. Ho i brividi.

Lo sento avvicinarsi, il suo sguardo brucia su di me.

"Jeon" mi richiama "non andarci così pesante. Fai così" mi affianca, facendomi vedere alla perfezione come fare.

Sussulto quando mi sfiora.
Stringo i denti e annuisco ripetendo il movimento in modo forzato.

Devo darmi una calmata.

"Fammi vedere se hai capito" dice tenendo il tono di voce basso.

Ripeto di nuovo il movimento, questa volta con più sicurezza, sperando che vada bene.

"Ci sei quasi, più fermezza ed è perfetto" afferma.

"Si, signore" dico ripetendo il movimento cercando di renderlo perfetto.

"Perfetto, non vedevo una matricola eseguire alla perfezione certe cose in così poco tempo" mormora.

Annuisco senza sentirlo davvero continuando.

Mi mordo le labbra e colpisco più forte.
Per qualche motivo ne ho bisogno.

"Ho fatto una cazzata" sento dire appena.

Continuo a tirare pugni, sentendo appena quello che dice.
Mi sto scaricando.
Mi lascia fare. Si appoggia al muro, continuando ad osservarmi.

Devo calmarmi, so che lo devo fare per non destare sospetti ma non riesco.
Devo solo sfogarmi, sono troppo nervoso.

"Jung- Jeon, cambia. Non puoi fare solo quello, i muscoli delle braccia si affaticheranno troppo poi" suggerisce.

Annuisco semplicemente e mi sdraio a terra e inizio a fare degli addominali.
Conto mentalmente, sarà lui a fermarmi.

Dopo un quarto d'ora mi ferma.

"Jeon, basta così. Fai una pausa, poi riprendi."

Mi siedo e faccio scrocchiare il collo e la schiena aspettando nuovi ordini rimanendo in silenzio a guardare il pavimento.

Che situazione strana, quasi imbarazzante.

Sono sfinito ma devo continuare.

"Vuoi da bere? Ho le chiavi della mensa, vado a prendere qualcosa" chiede.

"Sto bene cosí" dico senza guardarlo.

"Mhm, va bene" annuisce, uscendo dalla palestra, dopo una decina di minuti rientra.

"Al volo".

Alzo lo sguardo su di lui e prendo la bottiglietta appoggiandola per terra.

Voglio davvero andarmene da quí.
Iil tempo non sembra scorrere mai.
Sembra il mio inferno personale.

"Ehi pivello" mi richiama con voce bassa.

"Si?".

"Volevo scusarmi per ciò che è successo" afferma con tono deciso.

Military||Taekook Where stories live. Discover now