Job

6.6K 442 268
                                    

Jungkook Pov

Quando torno nel dormitorio sono ancora tutti svegli e vegeti.
Sembrano tranquilli, mentre io non lo sono perniente.

Mi basterebbe anche solo una parola per iniziare una rissa, sono troppo nervoso.
E infatti è proprio Lee a venire da me.

"Hey Jungkook, dov'eri finito abbiamo fatto uno scherzo a Yang memorabile" dice divertito.

Da quando siamo amici io e lui?
Da quando può chiamarmi per nome?

"Lee, non chiamarmi per nome" dico con tono duro mentre mi tolgo la giacca buttandola sulla mia branda.

"E perché no?" lo sento avvicinarsi e prendermi per la vita "Solo Taehyung può farlo?" mi sussurra all'orecchio.

Mi mordo il labbro inferiore e mi impongo di rimanere calmo.

Stacco delicatamente le sue mani dalla mia vita e mi giro sorridendo freddamente.

"Un'altra parola e ti faccio a pezzi Lee.
Non sono più il ragazzino debole di quando sono arrivato".

Ovviamente non gli basta come minaccia.
"Jungkook, che cosa hai fatto nell'ufficio di Taehyung per tutto questo tempo?" dice girandomi intorno sogghignando ignorando ciò che ho detto.

Sbuffo.
"Ci sono stato dieci minuti idiota.
Quello stronzo voleva dirmi alcune cose visto che sono il suo secondo" dico con fare ovvio.

"Ah, davvero?
Beh peccato perché quando ho bruciato il tuo quaderno ho dato un'occhiata ai disegni e ho visto che hai disegnato proprio lui.
Che c'è ti fai scopare da lui?" dice sogghignando passandosi la lingua sulle labbra.

"Sei proprio una puttana Jungkook" esclama ridendo.

Mi scaglio su di lui buttandolo per terra e lo tempesto di pugni.
Non ci vedo più dalla rabbia e gli altri non fanno niente per fermarmi.

Gli allenamenti con Park e Kim hanno dato i loro frutti e colpisco forte, così forte che questo stronzo non riesce a fare nulla.

"Non sono la puttana di nessuno Lee.
Mettitelo bene in testa" ringhio alzandomi di scatto dandogli un calcio nello stomaco.
La sua faccia è ricoperta di sangue e non si rialza, mi guarda terrorizzato.

Mi hai preso nel momento sbagliato stronzo.

"Portatelo via, voglio dormire cazzo" urlo furioso.

Alcuni suoi amici lo portano in bagno e io mi sdraio sulla branda.
Ho le nocche piene di sangue e fanno male.
Ma questo non importa.
Ora voglio solo calmarmi e dormire.

[...]

Il giorno seguente Lee mi lascia in pace, mi sta alla larga.
Forse ha capito che deve darsi finalmente una calmata con me.

Ignoro completamente Kim.
Sono giorni in cui non voglio né mangiare né parlare con nessuno.
Ho i coglioni girati perché vorrei scrivere il testo della canzone, disegnare e ascoltare musica.
Ma ovviamente non posso farlo.

Sono con Park a correre fuori dalla caserma come aveva fatto Kim una volta con me.
Dopo un po' ci fermiamo.

"Jeon si può sapere cosa hai?" Chiede guardandomi da cima a fondo.

"Niente" sbuffo.
Adesso ci si mette pure lui a rompere le palle?
Andiamo bene.

"Niente? Sembra tu voglia uccidere qualsiasi cosa o persona ti stia intorno" sentenzia.

Forse è proprio cosí.
Lee è stato in infermieria due giorni grazie a me.
Ma per fortuna questa volta non ha cantato.
Lo fulmino con lo sguardo.

Military||Taekook Donde viven las historias. Descúbrelo ahora