Rain

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Taehyung Pov

Essere tornato alla normalità fa davvero schifo. Infatti sono qui, davanti alla porta del loro dormitorio aspettando l'ora esatta per sbattere le porte al muro e farli cagare sotto dallo spavento. Forse è l'unica cosa bella che mi è rimasta. L'orologio scatta e, come tutti i giorni, comincio ad urlare. "Sfigati, in piedi! Non cinque secondi in più e non fatemelo ripetere!"

Si alzano tutti di scatto e fanno il saluto militare. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato tutti, il livello di rispetto è aumentato e molti di loro hanno cominciato ad aver davvero paura di me. Credo sia la lontananza di Jungkook che mi abbia fatto diventare così stronzo e cattivo, quest'ultimo periodo.

Spiego loro, con tono autoritario, ciò che andranno a fare oggi e li intimo a sbrigarsi ad uscire nel cortile. Piove a dirotto, ma essere un militare è anche questo. Sgobbare sotto la pioggia e sapere di non avere scampo, se vuoi sopravvivere.

Arrivano fuori, tutti in fila e ordinati, mettendosi in riga. Mi rendono soddisfatto però quando ubbidiscono.

"Questo è un test, cosa che non vi ho detto prima. Prendetelo come una delle cose più importanti che farete nella vostra vita" dico con tono rigido. "Mettetevi in posizione, non voglio sprecare nemmeno un secondo di questa giornata del cazzo, veloci!"
Uno ad uno compiono il percorso sotto il mio sguardo vigile, uno dietro l'altro, fino ad arrivare all'ultimo. Jungkook.
Mi mordo il labbro inferiore, per poi scuotere la testa. No Taehyung, concentrati.
"Jeon, veloce in posizione!"

Appena gli dico di partire corre come scheggia e fa del suo meglio.
C'è veramente un tempo di merda oggi e siamo già fradici dalla testa ai piedi.
È difficile muoversi tra il fango e tra tutto il percorso ma deve dare il meglio di sè e così fa fino ad arrivare alla fine.

Ha fatto davvero un buon tempo, si è allenato duramente, nonostante tutti i casini.

Li faccio tornare tutti in riga, di fronte a me. "Siete tutti delle checche, ma oggi mi siete quasi piaciuti. Quasi, non montatevi la testa" dico risoluto. Questa pioggia non sembra proprio voler diminuire di intensità, anzi, sembra stia facendo proprio il contrario, ma finché non ho la richiesta della sospensione dell'allenamento, dobbiamo rimanere qui fuori.
Mi avvicino ad ognuno di loro, passandogli davanti. "Voglio sapere cosa avete imparato da questi mesi di allenamento." E così ognuno mi risponde, con le solite cazzate che si dicono di solito, per non fare una figura di merda. Lo so bene io, dato che ci sono passato. E alla fine arrivo da Jungkook. Lo guardo negli occhi, cercando di rimanere serio. "Sei l'ultimo, su, voglio saperlo anche da te." Il contatto visivo è l'unica cosa che ci rimane, il mio sguardo non i sposta dai suoi occhi. Mi manca da morire.
E anche lui risponde. E quei pochi secondi di contatto sono finiti. L'ho già detto che è davvero straziante come cosa? No, perchè lo è davvero.
Poco dopo mi squilla il telefono ed è Park che mi riferisce che gli allenamenti sono sospesi a causa del mal tempo. Non potevano farlo prima?

"Ragazzi, per la vostra felicità l'allenamento è sospeso. Tornatevene dentro, smammate." sbuffo, aspettando che rientrino tutti dentro la struttura.
Sospiro sollevato entrando insieme agli altri.

Sono nel mio ufficio a lavorare sulla relazione della prova che hanno fatto stamattina i miei ragazzi, quando sento bussare alla porta. Mi alzo e vado ad aprire ritrovandomi Young.. Youngqualcosa davanti.
"...cosa?"Lo guardo stranito.

Fa il saluto militare e mi guarda titubante.

"Cosa vuoi a quest'ora?" continuo a guardarlo stranito.

"Signore... mi scusi se la disturbo ma... Jungkook mi ha detto qualcosa di voi e pensavo di dover venire da lei anche se Kookie mi odierà..."

"Cos'è successo?" Aggrotto le sopracciglia. Cos'è successo ora? "Hai fatto bene a venire da me, sono il responsabile di loro, stanotte"  cerco di essere risoluto, nonostante l'ansia mi logora.

Military||Taekook Where stories live. Discover now