Nervous

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Jungkook Pov

Esco dall'ufficio di Kim più che soddisfatto.
Il ragazzo di qualche tempo fa ha ripreso il sopravento e mi sono sentito molto più sicuro e spavaldo con lui.

So che è sbagliato comportarsi in quel modo, non dovrei perchè vorrei rimanere me stesso.
Posso farlo?
Non credo di riuscirci ora che ho fatto questo patto con Kim.
Sospiro.

Non importa.

Torno nel dormitorio e appena entro Lee mi impedisce di avanzare.
"Com'è essere stato punito?" Chiede ghignando.

Lui pensa che Kim mi abbia punito?
Povero idiota.

"No, povero idiota.
Gli ho spiegato che io non c'ero e chissà perchè lui mi ha creduto" rido sbattendogli in faccia che io sono meglio di lui.
"Cosa? Lui ha creduto a te ma non a me?" Ringhia.
Sorrido soddisfatto.
"Hai avuto quello che meritavi stronzo.
La prossima volta ci penserai due volte a distruggermi le cose" lo sorpasso e lo guardo mentre si gira anche lui.

"Non ho avuto bisogno di fare la spia e dire che sono stati loro a ridurti cosí" indico la gente intorno a me "e non ho avuto bisogno di dirgli che mi hai distrutto le mie cose.
È bastato dirgli qualche parola" dico vittorioso.
Dopo quello che ho detto Lee se ne va verso la sua branda senza dire nulla.
Scoppio a ridere e mi sdraio sulla mia, aspettando semplicemente che spengano le luci.

[...]

È un nuovo giorno e Kim ci spiega che oggi impareremo a lanciare i coltelli e torneremo a fare pratica con le pistole.

Ma prima una sorpresa.
Ma prima ci aspetta la corsa fuori al gelo.

"Sei giri di campo, veloci!" Urla, cominciando a correre per primo.
Rimango fra gli ultimi.

Fa maledettamente freddo.
Non voglio pensare ai prossimi mesi.
Congeleró qua fuori.

Dio quanto odio il freddo, mi sento tutto intorpidito, poi con questi vestiti è anche peggio.
Finiamo l'ultimo giro e li sento lamentarsi per il freddo.
"Andiamo dentro, checche" sputa Kim camminando verso l'entrata.
Sempre a fare lo stronzo.

Lo seppellirò sotto il suo stesso ego un giorno.

"L'allenamento di oggi è diviso in squadre. Saremo tre istruttore. Io, Park e Choi" dice indicando gli altri che stanno arrivando verso di noi. Dividetevi voi, non m'importa chi va con chi, veloci!"
"Eh no Kim" lo richiama Jinyoung "le squadre le facciamo noi. Da quando in qua dai tutta questa libertà?"

Kim mi guarda mordendosi il labbro.
Tutto questo lo trovo noioso.

Guardo da un'altra parte mentre incrocio le braccia.
Questi stupidi giochetti da scuola.
È veramente stupido.

"Jeon, con me forza" mi richiama Jinyoung, sorridendo poi a Kim.

Ringhio e mi dirigo verso di lui.
Ce l'ho ancora con lui.
Che cazzo vuole da me questo qua.

In pochi minuti le squadre si sono formate.

Usciamo fuori dove Park si è divertito a costruire il percorso dell'inferno.
Così l'ha chiamato e gli do perfettamente ragione.

Il gioco consiste nello stare nel tempo prestabilito o arrivare addirittura prima.
Ma abbiamo solo un minuto per tutto questo?

Dio, dopo questa mattina penso che metà di noi finirà in infermeria.
È davvero complicato.
Aspettiamo di sapere chi va per primo.

"Jeon, tu! Corri!" Ordina.

Ah, chissà perchè me l'aspettavo.

Ho studiato il percorso mentre aspettavamo.
Aspetto il via e corro, corro più veloce che posso facendo tutto nel modo più veloce e spericolato fregandomene di quanto male mi sto facendo e di quanto ormai sono sporco di fango.
Avanti Jeon, sappiamo entrambi che sei capace di fare di meglio mi dico.
È il momento di fare vedere quello che valgo.

Military||Taekook Donde viven las historias. Descúbrelo ahora