Military||Taekook

Coherence

Avete sentito il pezzo di Jimin?
A me è piaciuto tantissimo e penso che rimarrò sotto shock per giorni.
Non me l'aspettavo proprio.
Questa canzone è per sè stesso e per noi ARMY.
Sono cosí fiera del mio piccolo Mochi 🥰

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Jungkook Pov

La mattina dopo é la mia sveglia biologica a farmi aprire gli occhi.
Ormai ho preso l'abitudine di svegliarmi poco prima che Park venga a svegliarci, evitandomi così un infarto.

Mi alzo piano per non svegliare Taehyung e lo copro per non farli prendere freddo.
Gli tolgo un ciuffo di capelli che ha su gli occhi e sono tentato di baciarlo.

Mi mordo le labbra e non lo faccio, non so il perché ma non ci riesco.
C'è ancora molto su cui lavorare su di me.

Lo osservo qualche secondo.
È davvero bello, me lo immagino fuori da questo schifo fare il modello perché è davvero di una bellezza unica.

Quando dorme poi sembra così tranquillo e sereno che riesce a calmare persino me.

Sorrido leggermente ed esco dirigendomi verso la caserma.

[...]

Solo dopo le sei, dopo che l'addestramento è finito riesco a beccare Park da solo.
È quasi ora di cena ormai ed è praticamente un miracolo beccarlo senza gente intorno.

"Posso parlarti?" Chiedo parandomi davanti a lui.

"Eh? Che vuoi?" Chiede alzando un sopracciglio.

"Di Taehyung ovviamente" sbuffo.

"Che è successo?" Chiede curioso.

"Ecco il fatto è questo".
"Riesci a lasciarlo in pace con la questione dei suoi genitori?
Sta cercando di superarla ma non ce la fa se continui a parlarne e a rompere"dico deciso.

"Lasciarlo stare? Quello non la supererà mai se rimarrà qui, a fare la muffa" dice con tono duro.

"No, non è affatto vero.
Tu credi che sia questo ma non lo è" sibilo.

"Lo conosco da anni, so cosa gli farebbe bene. Deve staccare da questa merda, ma non riesce perché pensa che facendo così, suo padre potesse essere fiero di lui" sputa.

"Non serve che glielo ricordi continuamente sopratutto in questi giorni, lo fai solo stare peggio" ringhio.

"Tu vieni a dire a me quello che fare?" Dice con tono rigido.

"Se si tratta di lui si"sibilo.

"Addirittura" ride ironicamente.

"Si"esclamo convinto.
"Non hai il diritto di comportarti in questo modo, lo fai solo stare peggio".

Mi guarda negli occhi e sospira.
"Fallo stare bene, ti prego" annuisce "sei l'unico che può farlo ora."

Annuisco.
Finalmente sta ragionando.
Ci proverò anche se propriamente non so quello che sto facendo.
"E smettila di prenderlo per il culo o vi faccio sbaciucchiare di nuovo" dico sogghignando.

"Non ricordo quasi un cazzo di quella sera" sentenzia "ma quello- quello schifo rimarrà sempre nella mia testa, ti odio" sbuffa.

Sorrido soddisfatto,era proprio quello che volevo accadesse.
"Lo fai tornare quindi?"

"Vedrò domani" mi guarda negli occhi "voglio davvero che non pensi, per una volta in vita sua, al lavoro."

"Senti... se gli libera la mente non credi che sia meglio che farlo stare a casa a deprimersi?".