Died

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Jungkook Pov

Le settimane sono passate lentamente in caserma.
Le cose si sono fatte difficili da quel giorno in cui Jinyoung mi ha parlato.
Mi ha detto che le lettere non sarebbero più arrivate perchè si trovavano in una zona pericolosa, troppo pericolosa per spedire.

Da quel momento ho continuato ad avere la nausea, la troppa paura di perderlo mi ha giocato brutti scherzi e le mie condizioni fisiche sono peggiorate a dismisura.

Le reclute non fanno che dire che sicuramente non tornerà e questo pensiero mi fa impazzire.
Lui deve tornare me l'ha promesso...
Lui non può abbandonarmi, lasciarmi quí da solo...

Vengo chiamato dal direttore e già ho una brutta sensazione.
Mi fa sedere e mi guarda bene prima di parlare.
"Abbiamo ricevuto una notizia dai nostri e pensavo tu fossi il primo a doverlo a sapere insieme a mio figlio" dice con tono autoritario.

Jinyoung annuisce inpiedi con le braccia conserte serio come mai l'ho visto prima d'ora.

"Taehyung è morto durante l'ultima spedizione".

Le orecchie iniziano a fischiare e con un filo di voce chiedo di ripetere e non ho sentito male, mi ha appena detto che il mio ragazzo ci ha lasciato le penne, è morto.

Park e suo padre iniziano a litigare su come sia potuto accadere ma non ascolto realmente le loro parole.
È come se un fottuto palazzo mi fosse caduto addosso.

Mi alzo silenziosamente ed esco ignorando entrambi.
Cammino lentamente ignorando totalmente che io stia piangendo.
Ignoro le continue prese per il culo delle matricole ed entro in palestra dove trovo Seokjin fare arrampicata con un'altro istruttore.

Aspetto che scendano e credo di averlo implorato di ammezzarmi di allenamento.
Lo vede che sto piangendo, vede che lo sto totalmente ignorando.

"Jeon ti do una vera ragione di frignare.
Sul ring ora" dice con voce inflessibile.

Obbedisco e le prendo, prendo cosí tante botte che finisco per non sentire più un cazzo ma continuo ad alzarmi fino a che non collasso a terra.

"Le persone muoiono tutti i giorni dovevi pensarci prima di metterti con un militare" dice con tono fin troppo duro.

Scoppio a piangere.
Lui non puó essere morto, lui non è morto mi aveva promesso di tornare.
Mi aveva detto che non ci saremmo più separati e ora non c'è più?

Come posso superare tutto questo senza di lui? Come posso vivere senza di lui?

"Andiamo, stai dando spettacolo.
Non farti vedere più debole di quando hai messo piede qualche ora fa in questa palestra".
Mi colpisce in faccia e finisco rovinosamente a terra.

"Jeon, reagisci" mi ordina, ma io non ce la faccio.
Mi colpisce ancora.
"Pensi che sia stato l'unico a morire?
Non pensarci neanche.
Lui ha fatto tutto ciò che doveva fare e tu dovresti essere solo fiero di lui invece di piangere come un marmocchio" sbotta colpendomi ancora.

Lui voleva andarsene, non voleva andare in guerra, non voleva rischiare il culo.

Faticosamente mi alzo e cerco di darmi un contegno.
"Bravo cosí" sorride dandomi una pacca sulla spalla.
"Vedi di non mollare moccioso, lui  non lo vorrebbe".

Annuisco titubante e mi lascia andare visto che è ora di cena.
Ma non ho fame e ignoro gli sguardi delle reclute deridermi.

Poi la vedo.
Vedo Soyeon e lì mi parte l'ira di dio.
Parto come un cazzo di treno e le do un pugno così forte che finisce per sbattere contro il muro.

"Giuro di essere di non essere un tipo violento, ma quando mi fanno incazzare non esiste nulla che mi calmi e tu brutta troia mi hai fatto incazzare così tanto che mai in vita mia".

Lei mi guarda terrorizzata mentre avanzo per dargliene ancora.
Le donne non si toccano ma lei non è una donna, è un mostro.

"Lo sai che Taehyung è morto?
È morto per colpa tua razza di topo di fogna.
Hai ammazzato l'unica ragione di vita della mia vita.
Ci hai ammazzato entrambi, spero che tu sia contenta" sbotto furioso.

Prima che possa alzare di nuovo le mani vengo fermato da alcuni istruttori e vengo portato nell'ufficio del direttore insieme a lei che si tocca il viso dolorante.

Quello che mi si presenta nella mezz'ora successiva è Soyeon che piange e il direttore che vuole aumentarmi la leva di un anno ma inespettamente Soyeon interviene e la pena diminuisce fino ad arrivare a due mesi in più, uno se mi comporto alla perfezione.

Per me potevano tenermi un'altro anno lí, non mi importa più di un cazzo e non la ringrazieró per quello che ha fatto.

"Jungkook mi dispiace" dice con un filo di voce.

"Non me ne faccio niente delle tue scuse, faccia di merda" gli ringhio in faccia.
Annuisce a testa bassa.
"Vattene" dico a voce bassa "tornatene a casa tua in america.
Mi hai fatto a pezzi, non hai più nulla da fare quí" dico serio.
Mi guarda sconvolta ma alla fine annuisce e mi lascia lí da solo.

Mi sento più solo che mai.
Sono davvero stanco, vorrei solo solo allontanarmi da tutte queste persone...

A passi veloci mi muovo verso l'ufficio di Park, non ha chiuso la porta a chiave cosí rubo le chiavi dell'appartamento di Tae.

Ho bisogno di entrarci, di trovarmelo almeno un po' vicino...
È già tardi quindi non faccio fatica ad arrivarci.
Accendo la luce e chiudo la porta.
Irremediabilmente le lacrime tornano a scorrere sulle mie guance.

Ricordo la prima volta che sono entrato in questo appartamento, di come mi sono sorpreso a scoprire che Tae fosse un nerd.
La prima volta che abbiamo provato a vedere SAO ma che ho avuto l'attacco di panico.
Poi la seconda volta in cui il film ci faceva da sfondo per parlare.
Tae che cucina, io che cucino la cena di compleanno di Tae.
Il natale insieme...
Quando ho dovuto dirli addio due volte...

Entro nella sua stanza spegnendo la luce del soggiorno.
Quí abbiamo fatto l'amore tante volte e quí Tae si è concesso a me.

Piango più forte, mi manca così tanto...

Mi spoglio rimanendo solo con i boxer e mi metto sotto le coperte abbracciando il suo cuscino continuando a piangere.
Non posso credere che se ne sia andato per davvero...
Il mio Taehyung non c'è più...

Mi stringo nelle coperte sentendo ancora il suo odore persistere.
Dormo qualche ora, non riesco a fare di più.

Stare quì non so se mi abbia aiutato o mi abbia fatto stare peggio ma mi sono sentito più vicino a lui.

Torno in caserma in tempo per la sveglia e raggiungo Kim in palestra.
Anche se la voglia di vivere è sotto la crosta terrestre.
Insieme a Taehyung sono morto anche io.

Military||Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora