Capitolo Sette - Ho desiderato essere un'altra

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10_Luglio_2011
Sofia pov

Andavo lì, a rivedere il suo sorriso incorniciato dal marmo ovale solo per sbattere in faccia alla realtà. E nonostante tornassi lì solo per lei, solo per capacitarmi che lei non fosse più qui ed io non avrei potuto più alzare il telefono per sentire la sua voce; dopo sette, infiniti anni, ancora non ci riuscivo. Ancora sentivo il bisogno di rivedere quel marmo bianco con il suo nome inciso.

E poi c'erano giorni, come questo, in cui la mia mente si incagliava nelle sue parole, nella sua voce che risuonava in testa.

10_Luglio_2002

'Sofia, quest'anno è stato pieno di soddisfazioni per te, hai compiuto diciotto anni e ti sei diplomata e se ci riuscirai, prenderai la patente ed io non dovrò più scarrozzarti, per cui volevo dirti solo un paio di cose: sei speciale Sofia, hai il tuo modo speciale di trattare la gente. Sei schietta e sei candida. Sei dolce e solare. Sei il mare calmo di un giorno di giugno. Sei limpida e trasparente. Sei rara. Dopo averti conosciuto nessuno può dimenticarti. Sono orgogliosa di essere tua sorella'

Il discorso di mia sorella Gioia, alla festa del mio diploma, si diffondeva e si perdeva in me ed ogni singola parola si incastrava nel mio essere. Ero felice.

Fu un giorno di festa e di spensieratezza. La sera, dopo che i miei erano andati a dormire, e noi ci stavamo mettendo a letto, Gioia mi disse "prendi una coperta e vieni con me!"

"Una coperta?! A luglio?!"

"Dai sbrigati!" bisbigliò.

La guardai corrucciata ma feci quello che mi disse. Mia sorella aveva delle idee strambe ma erano sempre stupefacenti. Lei prese una borsa di tela e non riuscii a vedere cosa ci mise dentro, poi sgattaiolammo fuori di casa.

Ma invece di scendere le scale del grande palazzo in cui vivevamo, mi fece cenno di salire; quindi dal terzo piano, giungemmo al terrazzo, all'ottavo piano.

"Ma... non sapevo ci fosse un terrazzo e tu ne avessi le chiavi!"le sussurai mentre era intenta ad aprire una grande porta di ferro.

"L'ho scoperto da poco!"rise e un secondo dopo fummo fuori.

Sopra di noi un cielo stellato immenso, eravamo parecchio in alto e le luci della città non ne offuscavano la vista.

"Dio, che bello! Solo in campagna avevamo visto un cielo così!" dissi incantata.

Lei mi prese la coperta da sotto il braccio e la stese per terra poi cacciò dalla borsa un paio di candele e le accese e infine, una bottiglia di spumante e una tavoletta di cioccolata.

"Adesso siamo pronte per festeggiare a modo nostro, solo io e te!"

Risi e le buttai le braccia al collo, poi ci sedemmo sulla coperta e lei aprì lo spumante.

"A te! A tutta la bellezza e la gioia che ti offrirà la vita d'ora in poi! Per adesso di Gioia hai avuto solo me...ma vedrai!" e scoppiamo a ridere, poi mi porse la bottiglia ed io bevvi un sorso, quindi gliela passai.

"Cosa ti aspetti? Dimmi un po'..."mi chiese mentre ingurgitavamo cioccolata fondente innaffiata da spumante dolce.

"Un amore vero!"risposi su di giri.

Scoppiò a ridere "Sei la solita romanticona! Credevo mi dicessi: passare tutti gli esami che mi aspettano all'università e diventare una brillante psicologa!"

"Dai! E' ovvio! Ma sai come sono stata male dopo la rottura con Elia e vorrei davvero trovare un amore vero, sincero, di quelli che ti fanno scoppiare il cuore!"

"Hai tempo per trovarlo!Nemmeno io l' ho trovato ancora!"

"Non pensi che Riccardo sia il ragazzo giusto per te?! Siete così innamorati!"

"Lo credevo anch'io, ma sai, ci sono delle cose che dovrei sentire e che al momento con lui non sento...come hai appena detto tu, non mi fa scoppiare il cuore, ecco! Penso che quando qualcuno ti fa scoppiare il cuore, te ne accorgi subito...perchè vedi le scintille!"disse ridendo.

"Solo tu sei capace di rendere le immagini così vivide solo con le parole, sarai un avvocato di successo!"

"Brindiamo allora! Di nuovo!" esplose lei e si attaccò alla bottiglia.

Quindi ci stendemmo vicine e ci perdemmo ad osservare il cielo tempestato di stelle e poco dopo una stella cadente lasciò la sua scia e Gioia esclamò:

"Sbrigati Sofia! Esprimi un desiderio! Quella stella è tua!"

Ed io sorrisi, chiusi gli occhi ed espressi il mio desiderio.

"Lo vuoi sapere?" le dissi pochi secondi dopo.

"No! Non dirmelo! Altrimenti non si avvera!"rispose.

E scoppiammo a ridere, poi mi accoccolai a lei e le stampai un bacio sulla guancia.

Ma quel desiderio non si avverò comunque.

Lei non sapeva quanto fossi felice che fosse nella mia vita, che mi fosse accanto, che mi amasse e si prendesse cura di me. E forse non lo sapevo davvero nemmeno io, almeno fino a quel maledetto giorno.

Quel giorno in cui ho perso tutto: Gioia, mio padre, mia madre, me stessa, la mia anima, la mia innocenza, la mia lucentezza. E se non fosse stato per il supporto di Tata e Nali, a lungo andare, avrei perso, anch'io, la vita.

10_Luglio_2004

Ho desiderato essere un'altra per allontanare da me il pensiero di ciò che avevo fatto, ho finto di essere diversa per affogare il mio dolore, ho cercato di colmare il senso di colpa nelle parole e nel corpo di uno sconosciuto qualsiasi.

Dopo essere stata due mesi chiusa in casa; erano ormai quindici giorni che uscivo tutte le sere, da sola. Mi facevo il giro di un paio di pub, mi sbronzavo per bene e poi tornavo a casa e mi chiudevo in camera, lasciando Nali e Tata, impotenti, fuori dalla porta. Ma il senso di colpa invece di andarsene, cresceva e dopo qualche mese oltre alla sbronza iniziai a portare a casa anche qualche tipo, qualcuno che rimorchiavo al pub, che mi degnava di una qualche attenzione e che trovavo carino, e di cui la maggior parte delle volte, non ricordavo nemmeno il nome. Lo sconosciuto in questione finiva nel mio letto, per abbandonarmi alla voluttà senza ritegno, cercando di riempire quel vuoto incolmabile.

Ma ogni qualvolta quello strazio terminava, il vuoto tornava, più abissale di prima. Ed io, cacciavo lo sconosciuto di turno, a qualsiasi ora della notte, e mi rinchiudevo in camera, soffocando nel cuscino i miei pianti convulsi.

Finché una sera, tutto cambiò.

Amami come Mai © #Wattys 2020Where stories live. Discover now