The beginning

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Scuola, un luogo che i comuni mortali o ragazzi reputano abbastanza sicuro per stare e relazionarsi. Non era proprio simile a queste aspettative soprattutto per una ragazza.
La ragazza in questione aveva l'età di soli 13 anni da poco compiuti. Odiava quel posto più di ogni altra cosa, come le persone al suo interno che ogni giorno rendevano la sua vita un inferno.
Il suo nome era Jade, era abbastanza particolare come ragazza visto che si distingueva con una chioma rosso rame e degli occhi neri come la pece.
La gente la considerava falsa e debole, visto che non aveva il coraggio di rispondere alle accuse. I pettegolezzi la disintegravano ogni giorno di più, come anche le parole che le rivolgevano ogni giorno. Nessuno si sarebbe meritato una sorte tanto orribile per niente, ma questo era quello che avvenne a lei.
Prima di ciò era conosciuta per essere una ragazza solare con molti amici dalla sua parte ma , sfortuna volle che una nuova ragazza decise di rendere la sua vita un inferno per aggiudicarsi tutte le attenzioni rivolte alla rossa.
Il suo piano andò in segno dopo poco tempo , lei aveva sostituito la ragazza rendendola un mostro davanti agli occhi di altri.
Come ogni giorno , Jade si recava a scuola consapevole della straziante giornata che avrebbe passato. Odiava la sua vita ma sapeva che mancava poco alla fine di quello strazio.
Vagava ogni giorno con un cappuccio e una felpa lunga che fossero in grado di nascondere i suoi capelli corti e la sua pelle bianchissima.
La campanella interruppe i suoi lunghi pensieri e corse verso la sua classe pregando che la professoressa non la avrebbe rimproverata per il ritardo. Sfrecciò in classe come una furia e riuscì a prendere posto nel suo banco sbattendo violentemente i libri. Tutti si girarono a osservarla, consapevoli che fosse la falsa e i suoi brutti modi.
Pochi minuti dopo la professoressa entrò con un sorriso smagliante che fece ricordare alla ragazza che giorno fosse. Era il giorno della scelta. Un giorno molto importante per i ragazzi del terzo anno visto che sarebbero venuti a conoscenza dei loro poteri e soprattutto di che famiglia appartenessero.
Ve ne erano tre di importanti:porcospini, volpi e gatti. La più importante in assoluto era la prima tra cui spiccavano i volti di Sonic the hedgehog, Shadow e Silver. Per non parlare poi dei numerosi porcospini angelici e demoniaci.
Tra le volpi invece il nome più conosciuto era quello di Tails, una volpe astuta e ingegnosa che aveva aiutato in varie volte i porcospini in caso di necessità. Per ultimo e non meno importante vi erano i gatti dove si sentiva solo parlare di Amy, la ex ragazza del porcospino più veloce per eccellenza Sonic. Di lei si sapeva solo questo ma era reputata come un ottima combattente e protettrice.
La gente puntava molto in alto in quei giorni, molti desideravano essere i figli di Sonic , Shadow e Silver, altri invece come Jade desideravano solo essere qualcosa di utile. Puntare troppi in alto avrebbe rovinato tutto se magari non si desiderava il giusto. Proprio ciò che fece Isabelle, la ragazza che sostituì la figura di Jade nel suo ex gruppo di amiche, lei era proprio una di quelle che puntava in alto visto che desiderava ardentemente diventare la figlia di Sonic. Bazzecole nessuno poteva essere così potente.
I ragazzi furono inviati nella sala principale del plesso , fu affidato ad ognuno un bracciale grigio che si sarebbe illuminato e colorato solo dopo aver detto una specifica frase: "I want to be who I am" , quella frase venne adottata visto che ognuno dei ragazzi voleva essere ciò che desiderava. O almeno così si è sempre pensato.
I professori rivolsero un cenno ai ragazzi di iniziare a dire le parole insegnate.
La ragazzina si guardò intorno titubante ,notando che in alcuni la trasformazione stesse già avvenendo. Prese un lungo respiro e iniziò a sussurrare: "I-i..." si bloccò per qualche secondo scuotendo la testa e dopo poco disse in tono deciso: "I want to be who I am".
Le trasformazioni dei ragazzi iniziarono a far brillare la sala di una luce sfavillante, dopo poco questa si dileguò lasciando spazio a un orda di animali.
Jade manteneva i suoi occhi completamente chiusi mentre nelle sue mani sentiva piccole punture su suoi palmi, aveva degli artigli affilati. Ciò faceva intuire palesemente che egli stessa fosse un gatto o almeno così credeva a sentire quella pressione.
Poco dopo si sentì un coro stupito da parte dei ragazzi e dei professori, decise di aprire gli occhi e notò che tutti la stavano fissando: "P-perché mi guardate tutti così ?" chiese con fare titubante la ragazza. Dopo poco iniziò a guardarsi, portava ai piedi delle scarpe completamente rosse con una striscia bianca , una giacca nera di pelle e la sua pelle ormai diventata morbida di un blu acceso.
Iniziò a toccare il dietro della sua testa che iniziò a pungere a contatto con le sue mani. Era un porcospino e aveva completamente sbagliato la sua supposizione.
Dopo qualche minuto di silenzio una professoressa annunciò a gran voce:"Ragazzi date il benvenuto alla figlia di Sonic The Hedgehog".
La ragazza sgranò gli occhi , non poteva lei stessa avere tutto quel potere. Non poteva crederci... ma in quel preciso momento una professoressa le passò piano uno specchio, iniziò a vedersi il viso. Aveva degli splendidi occhi verdi misti a una pelliccia blu.
I professori iniziarono a guardarsi perplessi sussurrando:"Perché la ragazza ha degli artigli ?" La cosa sembrava strana pure per la diretta interessata che però evito di farsi troppe domande ancora sconvolta dalle parole rivolte prima dalla professoressa.
La stessa , si avvicinò e le chiese: "Cara, come desideri chiamarti ?" ,la ragazzina la guardò con i suoi luminosi occhi celesti cercando di trovare disperatamente una risposta a quella domanda.
I suoi occhi brillarono e un ghigno spunto sul suo volto, non avrebbe mai reagito così:"Gi, desidero essere chiamata in questo modo". Con fare trionfante ,ripetè il suo nome più volte scandendo bene le due lettere soprattutto in faccia a coloro che la avevano derisa.
Infatti , da quel giorno la ragazza si ripromise che la avrebbe fatta pagare a coloro che la avevano fatta soffrire atrocemente. Pensando a ciò dette un occhiataccia a Isabelle ,che era diventata un gatto completamente bianco, mostrando a sua volta un ghigno compiaciuto alla idea di vederla un semplice gatto.
Inoltre, si ripromise che nessuno la avrebbe più fatta soffrire, deriso e umiliato. Avrebbe lottato sia con le parole che con la forza che nel profondo sapeva di avere. Presto tutti avrebbero capito di che pasta fosse fatta.

Two demons , One power Where stories live. Discover now