Capitolo 31

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Isola che non c'è 4.00 am

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Wendy si rotolò tra le lenzuola emettendo un lamento.

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Aprì gli occhi lentamente e si passò una mano sul viso. Le sembrava di aver dormito massimo un'ora.

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Si alzò dal letto sbuffando e si diresse a passi pesanti verso l'entrata della sua tenda.

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«Dacci un taglio!» sbottò aprendo la tenda di scatto e affacciandosi fuori.

Il ragazzino la guardava dispiaciuto.
Le sembrava di averlo visto ogni tanto, ma non sapeva il suo nome.
Alzò lo sguardo al cielo, notando che la luna era ancora ben alta.

«Cosa c'è? È presto» si lamentò.

«Scusami, ma Pan mi ha chiesto di chiamarti» la informò lui usando un tono di voce così basso che anche lei che gli stava appiccicata faticava a capire cosa stesse dicendo.

«Perché?»

«Non mi è dato saperlo, io eseguo solo gli ordini» alzò le spalle.

«Dove devo andare?» chiese scocciata, uscendo dalla tenda.

«C'è una casa sull'albero poco più distante da qui, devi entrare nella foresta e dirigerti verso la spiaggia, ma prima di svoltare l'ultimo angolo dovrai girare a sinistra invece che a destra. Dopo pochi minuti sarai lì»

«Pan vuole che io mi addentri nella foresta, da sola, nel pieno della notte?» gli domandai alzando un sopracciglio.

«T-te l'ho già detto, io non faccio domande» rispose lui incerto.
Wendy aveva capito che qualcosa non andava, non aveva una bella sensazione.
Rientrò nella tenda e prese l'arco e le frecce.
Il ragazzino la guardò stranito.

«Non può succederti niente, te lo assicuro» esordì fin troppo convinto.

«Non si è mai troppo prudenti» accennò un sorriso tirato, per poi lasciarselo alle spalle.

Cole si agitò sul posto, iniziando a guardarsi in torno come se la soluzione ai suoi problemi potesse sbucare dagli alberi.
Non credeva si sarebbe portata un'arma dietro e non sapeva se gli altri avessero considerato quest'eventualità.
Non poteva avvisare i suoi compagni o lei lo avrebbe visto. Gli rimaneva sperare che i ragazzi la cogliessero di sorpresa e che lei non avesse modo di difendersi.
Un po' gli dispiaceva per quella ragazza. Non era colpevole di nulla, si trovava solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Nonostante ciò, sull'isola che non c'è non c'era posto per i rimpianti.
Si agiva e si vinceva, non importava come o perché.

E se si perdeva, si moriva.


Wendy tenne stretto il suo arco mentre attraversava la foresta. Stava camminando da qualche minuto, non aveva sentito nemmeno un rumore. Forse non c'era niente di cui preoccuparsi, Pan non l'avrebbe mandata in giro sapendo che sarebbe potuta essere in pericolo-

Run, Wendy || COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora