Capitolo 50-finale

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«Cos'è questo posto?» chiese il ragazzo, visibilmente confuso e spaventato.
Il vento era gelido e prepotente, e il cielo era così grigio che solo guardandolo chiunque si sarebbe potuto intristire. Sembrava una foresta, una gigante e immensa foresta. Però aveva qualcosa di strano, di diverso, di magico.

«Questa è l'isola che non c'è» la voce cupa dell'Ombra riecheggiò in un sussurro nell'aria che li circondava.

«Isola che non c'è?» domandò il ragazzo, stranito da quel nome così surreale.
«Che significa che non c'è?»

«Significa che quest'isola, nel tuo mondo, non esiste»

«Quindi...qui non ci sono gli altri, intendo, le altre persone» sussurrò l'ultima frase, come se il solo nominare quella gente spregevole che gli aveva rovinato la vita lo facesse star male.

«No, Peter. Qui non ci sono adulti, non ci sono regole. Qui non si cresce e non si ubbidisce a nessuno. Qui puoi essere finalmente libero»

Una scarica di adrenalina attraversò il corpo del ragazzo, portando un sorriso spontaneo a crescere sul suo viso.

«Niente preoccupazioni, niente lavoro, niente...genitori» pronunciò Pan con disprezzo, lasciando che le sue labbra si arricciassero in una smorfia di disgusto. Non aveva dimenticato lo sguardo di suo "padre", sempre se potesse definirlo tale. Quando finalmente lo aveva sconfitto, lo aveva punito per tutto il male che gli aveva causato e si era preso ciò che gli spettava, si era sentito meglio che mai. Quando la vita stava abbandonando i suoi occhi—quello fu il suo primo e unico momento di vera felicità. Ma non era spaventato dalle conseguenze. Non provava rimorso per le sue azioni, non aveva senso di colpa ed essere definito 'assassino' non gli recava alcun fastidio. Aveva fatto ciò che era giusto fare.

«Ti sto dando una possibilità, Peter, la possibilità di proteggerti. Per sconfiggere una paura devi oltrepassarla, devi dimostrare che lei può essere spaventosa, ma tu puoi essere ben peggio. Diventa la tua paura Peter, diventa il male»

La mano dell'Ombra scansò diverse foglie e rami che ricoprivano una parete alquanto insolita. Dopodiché un piccolo oggetto luccicante apparve nella sua mano. Un oggetto che attirava Peter in una maniera incontrollabile, tanto che il ragazzo non riuscì a reprimere la tentazione di allungare una mano e toccarlo. Lo sfiorò con la punta del dito, sentendo immediatamente una piacevole sensazione di calore invadergli ogni particella del corpo. Chiuse gli occhi e si beò di quell'istante che parve infinito.

«Che cos'è?» mormorò distrattamente, ancora troppo concentrato sulle bellissime sensazioni che quell'oggetto gli donava.

«Questa perla sarà la tua magia, la tua anima. La tua vita dipende da lei, ora» lo informò prima di posare l'oggetto all'interno della parete che si era leggermente aperta per poi richiudersi una volta che la mano dell'Ombra glielo ordinò.

«Sarai il re di quest'isola da adesso in poi, Peter Pan»

——-

«PETER! NO!»

Le urla di Wendy riecheggiarono nell'aria dell'intera isola.

Run, Wendy || COMPLETAWhere stories live. Discover now