Capitolo 25

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Buongiorno a tutti! 

Ebbene sì, dopo una luuuuunga assenza sono tornata!

Mi scuso con tutti quelli che hanno letto/stanno leggendo la mia storia per questo ritardo prolungato, ma il mio nuovo status di mamma occupa praticamente tutto il mio tempo da sveglia.

Però, ora eccomi qua, pronta a continuare. E voi siete pronti?

Ariadne

Era stata una giornata intensa.

I festeggiamenti si erano protratti fino a tarda notte, anche dopo che i nuovi sovrani si erano ritirati nelle loro stanze per consumare la propria unione.

Un nutrito gruppo di nobili li aveva seguiti per assistere a quel momento, com'era consuetudine fare, e per tutto il tempo mi ero domandata come Theodora avrebbe potuto sopportare una cosa simile.

Il pensiero, se non altro, aveva distolto per un po' la mia attenzione da Erion e da ciò che era successo tra noi, anche se non del tutto.

La notte era stata terribile. Non avevo fatto che girarmi tra le lenzuola fresche di bucato, cercando di cancellare dalla mia mente la sera precedente e il fatto che l'avevo passata tra le braccia del Principe.

Ero stata una sciocca sconsiderata. Sebbene avessi desiderato Erion con tutta me stessa, non avrei mai dovuto cedere il mio corpo prima del matrimonio. Se si fosse saputo in giro che non ero più intatta, nessuno avrebbe mai voluto sposarmi.

Mi interessava davvero, in fin dei conti?

Dubitavo che il mio cuore avrebbe mai smesso di battere per il Principe, quindi volevo davvero incatenare me stessa in un matrimonio privo di sentimenti?

«Ariadne.»

Sollevai il capo dal mio piatto e sorrisi a Theodora quando uscì nella terrazza in cui eravamo solite fare colazione.

Mi alzai immediatamente e mi inchinai con rispetto di fronte alla nuova sovrana.

«Mia Regina.»

«Oh, ti prego. Non ci provare.» Mi liquidò con un cenno della mano e si accomodò all'altro lato del tavolo. Cinque camerieri le furono subito attorno, pronti a esaudire ogni sua richiesta.

Quando, finalmente, ci lasciarono un po' di intimità, Thea posò la tazza di tè sul piattino e mi guardò con un sorriso trasognato.

«Siete felice?» domandai.

«Non penso potrei esserlo di più», ammise, poggiandosi contro lo schienale, col viso rivolto verso i giardini. «Non riesco a credere che appena dieci giorni fa eravamo là dentro, con quel...» Chiuse gli occhi, lasciando la frase in sospeso. «Ora siamo qui, sono la Regina e Lachlan è l'uomo migliore che potessi desiderare.»

«Sono lieta di sentirvelo dire.»

Theodora mi studiò per alcuni istanti e prese un altro sorso del suo tè. «Non credevo che sarebbe stato così.»

«Cosa?»

Lei sorrise dietro la tazza e le sue guance si tinsero di rosso. «L'unione matrimoniale.»

Abbassai lo sguardo imbarazzata, trattenendo una risatina. «Sembra che sia stato... piacevole.»

«Estremamente piacevole.» Calò il silenzio per alcuni secondi e poi Thea si coprì il volto con entrambe le mani. In quel momento sembrava una ragazzina, o meglio, dimostrava l'età che aveva davvero. Dismessa l'aria da nobildonna con doveri e responsabilità, Theodora lasciò uscire la ragazza che conoscevo da tutta la vita. Mi era mancata molto, me ne resi conto solo in quell'istante.

La Fiamma di BellarisWhere stories live. Discover now