Capitolo 29

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Chiedo umilmente perdono a tutti per la lunga assenza. È stato un periodo piuttosto "affollato" e ho dato precedenza alla pubblicazione di un altro romanzo su Amazon prima di proseguire con questa storia. 
Però spero di farmi perdonare regalandovi un capitolo abbastanza corposo!
Buona lettura e a presto!

Melissa

Erion

Nelle settimane successive mi immersi anima e corpo nel lavoro di consigliere, cercando il più possibile di evitare di incrociare la Regina e le sue dame. Una in particolare.

Ero stato un vero folle a presentarmi da Aria come una furia, in piena notte, con una proposta ancora più folle e vergognosa.

Non ero più quel tipo di uomo, con lei non lo ero mai stato e avevo sempre voluto darle di più. Come mi era saltato in mente di proporle una relazione clandestina? La amavo, volevo stare con lei e per me qualunque modo sarebbe stato accettabile, ma io ero un principe, un nobile e soprattutto un uomo. Per una fanciulla non era così semplice, c'erano molti fattori che doveva considerare e io mi sentivo un verme per averle strappato la sua purezza con una promessa che non ero più in grado di mantenere.

Mi sfregai la faccia con forza e poi infilai le mani tra i capelli, poggiando i gomiti sul marasma di carte sparse sulla mia scrivania.

Avevo una scrivania, avevo un ufficio, un ruolo, una responsabilità. Avevo un Regno e un fratello da aiutare. Però avevo anche un cuore e quello ormai non mi apparteneva più. Metterlo a tacere si stava rivelando molto più arduo del previsto, ma dovevo farlo, per il bene del Regno e per quello di Ariadne. Dovevo lasciarla andare, affinché lei potesse costruire la propria felicità. Anche se tale felicità fosse stata accanto a quel Lord Munroe.

No, lui no.

C'era qualcosa che mi puzzava in quel tizio. Sebbene Lachlan pensasse che la mia diffidenza fosse dovuta esclusivamente alla gelosia, c'era molto di più.

Era praticamente apparso dal nulla, a quanto pareva era ricco sfondato, al punto da fare gola alla corona, e si era fiondato subito su Ariadne, senza la minima titubanza.

Perché? Chi era davvero? Dov'era la sua famiglia? Perché non aveva mai frequentato la corte prima della morte del Re?

Misi da parte le carte che Lachlan mi aveva chiesto di revisionare e mi alzai dalla scrivania, deciso a fare chiarezza sul passato di William Munroe.

Passai il resto del pomeriggio a spulciare gli archivi reali, cercando documenti, notizie, attività legate a Munroe e l'unica cosa che trovai fu un atto di proprietà di un terreno ai confini del regno, firmato nientemeno che da Lord Bronagh, il capo del consiglio ai tempi di mio padre.

La data della cessione era anche piuttosto recente.

Per quale assurdo motivo il Re aveva concesso un terreno a un tizio venuto da chissà dove e senza nobili origini?

*

Rovistai tra gli incartamenti fino al calare del sole e, quando mi decisi ad alzare la testa dai documenti, trovai Lachlan sulla porta dell'archivio, intento a fissarmi con una strana espressione.

«Fratello.» Fece un passo all'interno della stanza, lento, come se si stesse avvicinando a una preda durante una battuta di caccia.

«Lachlan, non indovinerai mai cosa ho scoperto.»

Mi alzai dalla sedia su cui mi ero accomodato spargendo carte in ogni dove e recuperai la giacca che avevo appeso allo schienale. Afferrai l'atto di proprietà del terreno e lo ficcai sotto il naso di mio fratello con particolare enfasi.

La Fiamma di BellarisHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin