Capitolo 7

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Visto che domani sarò al Salone del libro di Torino, non potrò aggiornare la storia su Wattpad, perciò ho pensato: perché non anticipare di un giorno invece di lasciare tutti a bocca asciutta?
Perciò eccovi qua il nuovo capitolo della Fiamma di Bellaris.
Cosa avranno combinato Aria ed Erion questa settimana?

Ariadne

Ero stata ingiusta con Theodora, me ne rendevo conto. Tuttavia, non riuscivo a convincermi a tornare verso le nostre stanze e chiederle scusa per la mia reazione inadeguata.

Lei cercava solo di proteggermi e assicurarmi un futuro, futuro che io avevo compromesso lasciando credere a tutti di essere stata a letto con il Principe Erion.

«Siete pensierosa?»

Bastò il suono di quella voce a farmi gelare sul posto.

Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con il Re.

Anche lui aveva avuto come me l'idea di passeggiare sulla terrazza per godersi la brezza del pomeriggio? Non era solo, per fortuna. Aggrappata al suo braccio c'era una bella dama vestita di rosso cremisi, che sfoggiava un sorriso soddisfatto e sembrava pendere dalle labbra del Re. Di sicuro era molto più felice della vicinanza del sovrano di quanto non sarei mai stata io.

Le parole di Erion continuavano a turbinarmi in testa e, a causa di esse, quando il mio sguardo si posò per un secondo sulle mani del Re, fui colta da un'ondata di nausea, immaginandole sul mio corpo.

«No, Altezza. Mi stavo solo godendo la vista sui giardini», replicai, sperando che dovesse andare a fare cose ben più interessanti con la sua accompagnatrice.

Lui sorrise e, senza nemmeno voltare il capo nella sua direzione, ordinò alla dama accanto a lui di lasciarci soli.

No. Oh no.

«Vi devo ancora una passeggiata nel labirinto», sussurrò, chinandosi verso di me. Mi sfiorò una spalla scoperta con la punta delle dita, per poi sistemare una ciocca di capelli dietro la schiena. Di nuovo, la nausea mi colpì come una stilettata. Il piano di Erion non aveva funzionato, dannazione! O forse, il Re non era venuto a saperlo?

«Mi trovo un po' in imbarazzo, Altezza», tentai, cercando di assumere un'espressione desolata anziché disgustata.

Lui non smise di accarezzarmi la spalla e io mi trattenni a stento dall'allontanarmi urlando. «Per cosa, mia cara?»

«Sapete, io e il Principe...» arrossii, perché non avevo idea di come affrontare un discorso simile. Non sapevo nemmeno se fosse una cosa da potersi dire a un Re!

Lui si bloccò un momento e mi guardò negli occhi. I suoi erano scuri come quelli di Erion.

«L'ho sentito, sì. Tuttavia, non è un problema. Tutte le giovani fanciulle commettono l'errore di cadere nella trappola del mio secondogenito. Vi assicuro che, conoscendo Erion, non ci sarà una seconda volta.»

Cominciò a girarmi la testa. Se il Re lo sapeva e, nonostante ciò, era lì ad accarezzarmi con espressione languida, significava che il Principe non ci aveva visto giusto e io ero in trappola. Reputazione rovinata e ancora in balìa dei capricci del sovrano.

Cercai di scostarmi un po' per interrompere quel contatto molesto tra la mia pelle nuda e la sua mano ruvida.

«Altezza...»

Un paio di braccia forti mi circondarono la vita e mi trascinarono indietro sollevandomi come se pesassi poco più di un cuscino. La sorpresa fu tale che mi lasciai sfuggire un gridolino spaventato.

«Mia bellissima, eccovi qua, finalmente!»

Erion mi stava a due centimetri dal viso, mentre il mio corpo era completamente schiacciato contro il suo a causa della sua presa salda sui miei fianchi.

La Fiamma di BellarisWhere stories live. Discover now