Capitolo 31

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Buonasera!

Sono pessima, lo so. Ma non potevo cominciare il nuovo anno senza aggiornare questa storia e viste le numerose notifiche mi arrivano ogni giorno da voi (e che mi fanno sentire pessima perché non aggiorno da un mese e mezzo) oggi mi sono messa d'impegno per terminare il capitolo che avevo in stesura e pubblicarlo.

Che dire, spero che vi piaccia, fatemi sapere nei commenti!

Ariadne

La proposta di William Munroe mi aveva spiazzata, oltre ad avermi messo in forte imbarazzo.

Era stato difficile esimermi dal dargli una risposta immediata, poiché non avevo intenzione di mancare di rispetto alle sue intenzioni, né di risultare superba agli occhi delle altre dame. Insomma, con una proposta pubblica di quel tipo, da parte di un uomo benestante, titolato, bello e gentile, quale fanciulla sana di mente avrebbe rifiutato? Specie considerando la mia inesistente posizione e la mia infelice situazione.

Non ero intatta e sebbene Lord Munroe avesse menzionato il mio legame con Erion, non poteva comunque sapere che gli avevo donato la mia verginità. Questo era un altro elemento che mi frenava dal prendere una decisione.

Avrei dovuto informare William, oppure fare finta di nulla? Se ne sarebbe accorto? Non ne capivo molto di certe cose, ma reputavo giusto dare a Lord Munroe tutti gli elementi per poter valutare se volermi come sposa o meno. Probabilmente non avevo nemmeno bisogno di crogiolarmi al fine di prendere una decisione. Non appena William avesse saputo che non ero più vergine, avrebbe ritirato la proposta e nessuno avrebbe potuto biasimarlo per questo.

Avevo perso l'unica cosa di valore che possedessi, perciò, per quanto ne potesse dire Erion, nessun uomo avrebbe tratto vantaggio dall'accasarsi con una come me. Nemmeno uno stalliere, forse.

Lasciai da parte quelle considerazioni e provai a figurarmi come moglie di Lord Munroe. Era un uomo dolce, attraente, onesto e senza dubbio, col tempo, avrebbe potuto far nascere in me dell'affetto e dell'attrazione nei suoi confronti.

Ma non l'amore.

Quello lo avrei provato sempre e solo per Erion ed ero rassegnata di fronte a tale consapevolezza.

Non sapevo davvero che cosa fare e non avevo a chi chiedere consiglio, a parte Theodora. Lei, però, era la Regina e difficilmente avrebbe potuto comprendere appieno la mia situazione.

Inoltre, la mia amica mi aveva confessato che la proposta tanto improvvisa quanto prematura di Lord Munroe la insospettiva. Non voleva tuttavia influenzare le mie scelte e sosteneva che dovevano essere il mio cuore e la mia ragione a decidere il da farsi.

Era passata ormai una settimana dalla proposta di Lord Munroe e non potevo temporeggiare oltre, era una questione di rispetto nei suoi confronti. Oltretutto, tra i membri della corte cominciavano a girare voci su di noi e preferivo non dare a quella gente dei pretesti per ficcare il naso nella mia vita. Non che avessi avuto molte occasioni per parlare con William negli ultimi giorni. Era passato a Bellaris solo un paio di volte, sbrigando in fretta i suoi doveri di membro del consiglio per poi sparire di nuovo.

Sapevo, però, che quel giorno ci sarebbe stata un'importante riunione nella sala grande del castello e che quindi avrei avuto occasione di incontrarlo. Thea mi aveva rivelato che in quell'incontro avrebbero preso una decisione definitiva riguardo la situazione nelle terre di Omerin.

Passai più tempo del solito a prepararmi, indossando un abito color malva e acconciando i capelli rossi in un'intricata treccia che scendeva sulla spalla, adagiandosi sulla pelle lasciata scoperta dallo scollo del vestito. Quando fui finalmente soddisfatta del risultato ottenuto, lasciai la mia stanza e percorsi il corridoio fino a raggiungere le scale che conducevano al piano terra. Speravo di incrociare Lord Munroe prima dell'inizio della riunione e di poter parlare con lui in un posto appartato.

La Fiamma di BellarisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora