Capitolo 23 - Parte 2

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Entrai nell'immenso salone che ospitava i due troni e lo trovai completamente trasformato.

Non era più una semplice sala del trono, con la pedana sulla parete di fondo e un lungo corridoio vuoto che separava l'ingresso dal punto in cui sedevano i sovrani di Bellaris, era diventato qualcosa di diverso, di vivo e sfarzoso, pieno di colori e profumi inebrianti.

Lo spazio centrale del salone era occupato da centinaia di persone nei loro abiti migliori, tutte in attesa trepidante dell'ingresso della coppia che si sarebbe unita in matrimonio quel pomeriggio: dame dai vestiti pregiati, uomini in completi costosi e raffinati, con i capelli impomatati e le pance sporgenti al di fuori del doppiopetto.

Le pareti erano state ricoperte di tessuti dai colori pastello, che rendevano la sala luminosa e accogliente, in tinta con le numerose composizioni floreali che adornavano ogni angolo possibile, pendendo persino dal soffitto in eleganti fioriere sospese.

Un drappo color avorio era puntato sulla parete di fondo, dietro ai due troni e, di fronte alla pedana, erano state sistemate due sedute per gli sposi, ricoperte con il medesimo drappo e circondate da fiori e candelabri.

Era tutto magnifico, degno del matrimonio di un Re, eppure non riuscivo a godermi nemmeno un briciolo di quell'atmosfera di festa.

Avrei dovuto essere felice per mio fratello, eccitato per i festeggiamenti, invece riuscivo solo a pensare al modo in cui avevo evitato Ariadne per tutto il giorno, come il peggiore dei codardi.

Non mi ero presentato all'appuntamento sulla terrazza che io stesso le avevo dato. Non mi sentivo ancora pronto a parlare con lei della situazione delicata in cui mi trovavo, perché non avevo preso una decisione definitiva. Però l'avevo osservata, da dietro le tende bianche gonfiate dalla brezza, mentre attendeva paziente il mio arrivo, nel suo abito color pervinca che faceva risaltare ancora di più il rosso stupefacente dei suoi capelli.

Era sembrata così felice e fiduciosa, con la bocca incurvata in un lieve sorriso, ed era stato molto difficile per me non raggiungerla, poiché l'unica cosa che desideravo fare era prenderle il viso tra le mani e baciarla.

Invece ero sul punto di distruggere ogni cosa.

Quando l'orchestra cominciò a suonare la melodia che annunciava l'ingresso di Lachlan e Theodora, mi affrettai a raggiungere una delle prime file di fronte ai troni; il mio posto era accanto a mio fratello e lo sarebbe stato sempre, da quel momento in avanti.

Individuai Aria dal lato opposto della stanza, anche lei in prima fila. Era splendida: indossava un abito color lavanda con uno scollo a cuore che metteva in risalto il suo bellissimo seno, le maniche a sbuffo erano di un tessuto leggero, simile a chiffon, e arrivavano fino al gomito, lasciando le spalle scoperte. L'ampia gonna disegnava una campana perfetta attorno alla sua vita stretta, ed era ricoperta dello stesso tessuto leggero delle maniche che rendeva l'abito quasi etereo. I riccioli rossi erano raccolti sulla nuca in un'acconciatura complessa ed elegante, tenuta ferma da alcuni fiori di stoffa dello stesso colore dell'abito.

Aria era una visione e il mio cuore sembrava voler schizzare fuori dal petto per correre tra le sue braccia. Ma non potevo. Mi rifiutavo di illuderla ulteriormente prima di aver preso una decisione sul mio futuro, un futuro che influenzava in maniera inevitabile anche il suo.

Seguii l'intera cerimonia in una sorta di trance, troppo preso a non perdere di vista Ariadne per prestare attenzione all'ingresso degli sposi, alle loro promesse, alle parole del celebrante e alla successiva incoronazione di Lachlan e Theodora a Re e Regina di Bellaris.

Fu soltanto quando le corone vennero effettivamente poste sulle teste di entrambi, e un boato si levò in tutto il salone, che mi costrinsi a distogliere lo sguardo da Aria e a concentrarmi su mio fratello.

La Fiamma di BellarisWhere stories live. Discover now