Ehilà, benvenuti in questo servizio di recensioni che spero possiate trovare innovativo e d'aiuto.
Non è utile solo per gli scrittori che vogliono mettersi in gioco, bensì anche per gli avari lettori alla ricerca di qualcosa di originale.
Tutti son...
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Iniziamo con uno degli elementi più importanti: la copertina. Si lo so, starete pensando che sbaglio ma io credo che la copertina abbia un ruolo importante. Almeno il 40% della qualità di un libro è data dall'immagine che si utilizza sulla coverbook. Detto ciò, posso ammettere che la foto utilizzata dall'autrice mi piace perché rappresenta in pieno la gioventù e il desiderio di libertà adolescenziale. Tuttavia consiglio di cambiare il font del titolo per renderlo più accattivante e di inserire il nome dell'autrice, davvero importante.
La trama è molto semplice e fresca, una di quelle storie d'amore litigarello che ci impiegano tempo a concretizzarsi. Il tema portante è sicuramente l'adolescenza e tutte le sfumature che fanno parte di questo complesso periodo di crescita. Per questo motivo nel libro leggiamo di protagonisti che fanno i conti con i loro sentimenti repressi, con i loro dubbi, i loro pensieri, con la gelosia e con la scoperta delle prime esperienze sessuali. Insomma una trama che, seppur scontata, non annoia mai!
Ho trovato molto carine le parti ironiche riferire alle sfortunate vicissitudini della protagonista che, lasciatemi passare il termine, è proprio sfigata! Inoltre sono presenti vari episodi giovanili che ci fanno tornare indietro con la memoria a quando anche noi vivevamo situazione così piacevoli e leggere.
I personaggi, come scontato che sia, risultano essere veri e propri stereotipi ma rappresentano caratteristiche delle quali non possiamo proprio fare a meno, soprattutto in questo genere di racconti. Andiamo chi non ama il Bad Boy?! Tuttavia quest'ultimi non vengono descritti un gran ché in quanto l'autrice si è limitata a farne solo una breve e sintetica descrizione fisica.
Durante la lettura dei primi trentacinquecapitoli, ho provato a cercare descrizioni di ogni genere ma neanche con il cannocchiale sono stata in grado di intravederle. Gli ambienti non vengono minimamente descritti e le sensazioni e i comportamenti dei personaggi sono leggermente analizzate. Purtroppo dobbiamo accontentarci di riduttive e basilari illustrazioni sul luogo che circonda i protagonisti. Lasciatemi dire che, da amante delle descrizioni, ne ho sentito davvero tanto la mancanza!!!
La grammatica devo ammettere, con rammarico, che è un elemento che fa perdere punti alla storia; è il vero tallone d'Achille dell'autrice. Nella lettura ci si imbatte in numerose ripetizioni, troppe in effetti, accompagnate poi da una punteggiatura spesso imprecisa. Inoltre c'è la presenza di alcune frasi che non rispettano alla precisione le regole della grammatica come l'uso delle preposizioni, la concordanza di genere e numero e, di tanto in tanto anche qualche verbo coniugato in modo errato. Questi tre elementi, che in alcuni casi potrebbero essere anche frutto di una stesura priva di revisione, rendono la narrazione meno fluida e costringono il lettore a tornare su passi già letti per comprenderli meglio. È davvero un peccato!!!
Proseguendo questa storia ho avuto il presentimento di leggere un canovaccio, ovvero delle linee guida per una futura narrazione più ampia. Le scene sono sintetiche e non vengono approfondite, il numero di discorsi diretti è nettamente maggiore alla parte narrativa, le vicende sembrano susseguirsi troppo rapidamente e spesso appaiono poco legate tra loro. Un vero peccato perché le basi per una buona storia ci sono, dal punto di vista fantasioso, ma il resto, come descrizioni e grammatica, è lasciato un po' al caso.
Complimenti a mikaeela12, per la sua storia Ti amo, stupido, che ha superato, con una sfiorata sufficienza, la prova della volpe rossa 🦊 Il giudice aggressivo dal fiuto intuitivo, con le orecchie attente e i movimenti scattanti, le ha assegnato 6/10.
