Recensione di "Riscoprendo se stessi" 🦅

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Riscoprendo se stessi

Eccoci qui, già pronti con una nuova recensione della tipologia aquila

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Eccoci qui, già pronti con una nuova recensione della tipologia aquila.
Questa volta tra le grinfie della regina è stata bloccata una storia dalla trama particolare ma vediamo nel dettaglio ogni punto da analizzare.

Iniziamo dalla copertina che sinceramente credo sia di scarsa qualità. Apprezzo l'idea di base perché molto affine alla storia ma credo che un fotomontaggio di immagini sarebbe stato più accattivante.
Non dobbiamo essere ipocriti, ciò che ci attira di un libro è in primis la sua coverbook e, se avessi dovuto decidere di leggerlo solo guardando la sua copertina, non avrei girato neanche la prima pagina. Inoltre non apprezzo i font, troppo semplici, e le posizioni delle scritte.
Suggerisco allo scrittore di sistemare e migliorare la copertina della sua storia.
Ah! Stessa cosa anche per le immagini inserite come copertine dei singoli capitoli.

Passiamo ora alla trama generale.
Come vi avevo anticipato, trovo che la storia sia dotata di una trama particolare e per certi versi anche insolita. Ha un gran potenziale fantasioso ma ritengo che il problema sia lo stile di scrittura di questo autore, o forse, è più opportuno dire la poca cura nella ricerca di uno stile vero e proprio.
Mancano delle fondamenta di ogni tipologia di racconto ma vediamo nello specifico a cosa faccio riferimento.

Dal punto di vista delle descrizioni queste sono quasi inesistenti. Quelle delle ambientazioni sono lasciate totalmente alla fantasia del lettore mentre quelle dell'aspetto dei personaggi sono davvero molto elementari e troppo riduttive.
Capisco esistano scrittori/lettori che non amano le lunghe descrizioni manzoniane, ma un minimo sono sempre indispensabili per aiutare il lettore ad ambientarsi nella storia e per poter concretizzare i personaggi dei quali legge le avventure.
Dove però ho sentito la grandissima mancanza di descrizioni, che proprio non ho potuto lasciar correre, è stato nei pensieri dei personaggi che risultano privi di introspezione.
Il narratore, che si mostra essere onnisciente, non lo è per nulla.
Sono davvero tante le situazioni nelle quali avrei voluto leggere i pensieri dei due personaggi principali, anche perché succedono tanti, ma tanti, eventi.
Che fine hanno fatto le emozioni descritte e non solo nominate?
Credo che l'autore abbia dato troppa importanza a determinati episodi, quasi irrilevanti, lasciando poco spazio ad azioni narrative che sarebbero risultate più interessanti se arricchite di descrizioni, come ad esempio: le trasformazioni, i combattimenti, le magie etc... insomma tutti gli elementi fantastici che dovrebbero essere il fulcro del racconto.
Inoltre alcuni passaggi risultano essere un po' veloci come: la scelta di diventare umana, di sposarsi, la situazione dell'omicidio, della fuga di prigione, della scelta difficile di ritornare drago.
Tutti questi esempi potevano essere rallentati, aggiungendo pensieri e sentimenti dei protagonisti che, sfortunatamente, mancano quasi del tutto ed è un vero peccato perché ci sarebbe stato tanto da scrivere in questi casi.

Vediamo infine i punti più temuti; grammatica e lessico.
Con tristezza devo ammettere che neanche qui posso esprimermi positivamente.
Ci sono molte ripetizioni e un lessico non sempre adulto. Troppe virgole inserire in posti errati come prima di: E e Ma. Ricordiamo che in questi due casi la virgola occorre se queste congiunzioni creano delle subordinate o nei casi in cui i soggetti siano differenti.
Altro errore incontrato è, ovviamente, la nostra cara D eufonica.
Ultima annotazione, sempre nell'ambito della punteggiatura, riguarda il giusto uso dei punti nei discorsi diretti e dei relativi verba dicendi;
è corretto scrivere:
“Ciao, sono Annie” dico.
Ed è sbagliato scrivere:
“Ciao, sono Annie." Dico.
Il punto va posto fuori dal dialogo alla fine dell'intera frase, se seguono i verba dicendi, in quanto deve chiudere tutto l'intero periodo.

Spero con questa recensione di non aver offeso l'autore e di averlo spronato a revisionare la sua storia che nasconde grande potenziale, soprattutto per i temi e le morali di fondo come: l'essere se stessi, l'importanza di lasciar liberi chi si ama e non tenerlo in gabbia o il sacrificio per amore.

Il voto assegnato vuole essere d'incoraggiamento...

Complimenti a LucianoPalladini
per la sua storia,
Riscoprendo se stessi,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 6/10.


Buona fortuna per questa e le tue altre opere!


Annie 👩🏻‍🦰

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