Recensione di "Cold Creek" 🦅

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Cold creek

Il momento è arrivato; dopo una lista interminabile di romance in tutte le salse, recensisco un horror

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Il momento è arrivato; dopo una lista interminabile di romance in tutte le salse, recensisco un horror.

Piccola premessa: voglio informarvi, anche se non dovrebbe essercene bisogno, che sono incorruttibile e per nulla influenzabile. Che abbiate vinto i Wattys o un contest di team, che abbiate 100mila visualizzazioni o 100, che i vostri capitoli siano pieni di commenti positivi o negativi, per me non fa differenza. Sarete giudicati tutti allo stesso modo, con professionalità e sincerità.

Detto ciò; partiamo.

La copertina non mi convince molto, non induce a pensare al sangue, se quello era l'obiettivo, e non lascia intendere il genere della storia, in più il font è troppo semplice e sottile, la scritta in basso non risalta abbastanza e non mi piace il nome della scrittrice nell'angolo in basso... credo sia da rivedere. Magari immagini di alberghi in montagna o di corridoi poco illuminati potrebbero essere uno spunto affine all'ambientazione.

Passiamo alla trama. Mi sono imbattuta i molti commenti che citavano somiglianze tra questa storia e Shining... in tutta onestà l'unico elemento in comune è la presenza di un albergo, dopodiché zero somiglianze.
La narrazione si apre con uno spiegone iniziale, alquanto pesante, che trascina il lettore in un'ambiente sinistro di montagna, dove un gruppo di personaggi si accingere a soggiornare in un particolare hotel.
Qui cominciano a capitare fatti inspiegabili: omicidi, camere con pericolosi gas, presenze paranormali e così via. Ciò che sicuramente mantiene viva l'attenzione è la sensazione di angoscia che, capitolo dopo capitolo, la scrittrice scatena nel lettore mediante le situazioni pericolose e misteriose che si susseguono; basti pensare che non c'è capitolo nel quale non avvenga qualcosa. La tensione è una costante, tuttavia avrei preferito anche spaventarmi, non è questo che si ricerca in un horror? Ritengo infatti che l'elemento mancante sia proprio quello essenziale: la paura.
Nonostante ciò, ci sono altri fattori che meritano di esser citati: davvero buono è il passaggio dal punto di vista di un personaggio all'altro per mostrare a piccole dosi il passato e il presente di ognuno di loro. Ciò viene fatto mediante un narratore esterno onnisciente che spesso irrompe con pensieri e considerazioni proprie. Non è facile gestire una corale, soprattutto se il narratore è esterno, alcuni passaggi sono leggermente veloci altri più definiti, ma in linea generale è stato fatto un buon lavoro in merito. Altra nota positiva è il mistero che da circa metà storia si infittisce e sprona il lettore a continuare la lettura per dare una risposta ai numerosi perché. Ultimo, il finale che invita a meditare sui propri limiti.

Tocca ora alle descrizioni. Dunque, quelle riguardanti gli ambienti e le scene sinistre sono ben fatte, in più di un'occasione mi è sembrato di ritrovarmi in una delle stanze misteriose dell'Immer hotel, e quando necessario venivano interpellati anche gli altri sensi. Anche le descrizioni delle sensazioni dei personaggi sono buone, uniche marginali sono quelle fisiche delle persone coinvolte nella storia; qualcuna in più non farebbe male.

Per quanto concerne i personaggi, invece, ho trovato che la figura più studiata e ben descritta fosse il dottore; con lui si ha quel giusto mix di terrore e attrazione, ottimo per un antagonista horror. Quanto agli altri, in linea generale sono decenti, nulla di particolarmente introspettivo, suggerirei a tal proposito di tentare uno studio maggiore in ambito di personaggi e protagonisti. In questa storia need e desire non sono ben chiari, forse non sono stati definiti a priori, inoltre si tende a "dire" più che a "mostrare". È un peccato perché tutto il contorno è buono e cadere proprio sui personaggi fa perdere punti all'intera narrazione.

Ultimi in lista grammatica e lessico. Per la prima posso ammettere di non aver trovato errori da brividi, quasi tutte le regole sono rispettate, fatta eccezione per le virgole, spesso mancanti. Quanto al lessico ho incontrato numerose ripetizioni, escluso questo, però, i vocaboli usati sono pertinenti alla tipologia di racconto. Si vede che c'è stata una revisione per presentare la storia ai Wattys, ma consiglio un'altra rilettura per rimediare a queste piccole pecche.

In conclusione, consiglio la storia agli amanti del terrore, magari può risultare una piacevole lettura per chi adoro tuffarsi in mondi sinistri e misteriosi.

Complimenti a fedeceve
per la sua storia, Cold creek,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 8/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!


Annie 👩🏻‍🦰

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