Recensione di "Storge" 🦅

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Storge

Ormai è noto, alterno settimane di silenzio con giorni di recensioni

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Ormai è noto, alterno settimane di silenzio con giorni di recensioni.
Questa volta tocca a una storia di narrativa generale, forse la prima da quando ho aperto il servizio. Non perdiamoci in chiacchiere e procediamo con la recensione di una storia particolare.

Prima, però, vediamo la copertina. Nella sua semplicità racchiude il cuore della storia (scusate il gioco di parole). Lo sfondo scuro riprendere di sicuro la situazione tormentata del protagonista, mentre lo scorcio della Notte stellata di Van Gogh rappresenta il tumulto presente nel cuore di Loris, oltre che la sua professione di pittore.
Cercherei solo di far notare un po' il sottotitolo e ingrandire il nome autore. Per il resto mi sembra centrata con la storia.

Passiamo alla trama, per nulla semplice. Si parla di Loris, uomo vedovo che si ritrova a crescere da solo il figlio. Il protagonista è fortemente influenzato da una rigida, quanto retrograda, dottrina religiosa, che lo obbliga a vedere l'omosessualità come possessione demoniaca. La più grande lotta di Loris nel romanzo è conoscere l'amore, riscoprirlo, vederne le sfaccettature, donarlo e imparare a riceverlo. Anche il figlio, William, non è da meno: un’adolescente alla scoperta della sua sessualità, un impulso che deve cercare di reprimere dinanzi a tutti e che può vivere solo quando sa di essere solo in casa, lontano da occhi giudicanti, anche quelli del padre.
Sono molteplici le tematiche affrontate, ma nessuna viene messa in secondo piano, anzi tutte sono trattate con la dovuta delicatezza per portare alla luce dibattiti e differenze. Omofobia, omosessualità, amore, sesso, dolore, vergogna, pudore e accettazione, vengono vissute da Loris e William, messe a confronto grazie alle età differenti e alle mentalità diverse. Padre e figlio rappresentano infatti una dualità interessante tra ragione e sentimento, tra passato e presente, tra la repressione e la libertà.

I protagonisti sono ben centrati, si evince una grande introspezione, e la lotta interna tra la ragione bigotta contro i sentimenti ignoti ha la giusta importanza. Ogni azione fatta corrisponde al loro modo di essere o a ciò che la società richiede. Nonostante l'uso del narratore esterno, per il lettore non è difficile provare a immedesimarsi nella mente dei personaggi; comprendere le azioni e le decisioni di Loris e William risulta naturale (anche se farlo richiede una grande profondità da parte del lettore stesso, che deve evitare di imporsi paletti). Ho apprezzato molto anche la figura del signor Gavriel Heinrich, in qualità di fattore scatenante è davvero ben gestito, coerente e funzionale.

Le descrizioni sono abbondanti e tutte davvero coinvolgenti. Quelle ambientali sfruttano quasi tutti sensi, in particolar modo l'olfatto (per me uno dei più potenti, ritengo che i profumi, gli odori e le puzze siano i principali elementi che conducono il lettore in un ambiente). I protagonisti e i personaggi secondari vengono descritti man mano che la narrazione procede, in tal modo non si avverte la pesantezza dell'infodump, ma è un continuo scoprire e immaginare. Anche le descrizioni dei sentimenti e delle sensazioni sono ottime, ribadisco che non è difficile capire cosa gli uomini provano perché l'uso del narratore esterno è perfetto.

Cercherei di migliorare un tantino l'aspetto dei dialoghi, perché alcune battute risultano un tantino statiche e fredde, inoltre la punteggiatura in essi è mancante.
Altro consiglio sarebbe quello di dividere meglio i capitoli; specialmente quando si legge in digitale, è preferibile farne molti ma brevi.

Ultimi punti lessico e grammatica.
Il lessico è praticamente impeccabile, non ho nulla da ridire, non ci sono ripetizioni, non ci sono parole fuori luogo. Vengono fatte molte metafore nelle descrizioni e il registro è sempre medio-alto.
Quanto alla grammatica c'è un'unica piccola pecca: la punteggiatura dei dialoghi è totalmente da rivedere. In più ho trovato qualche virgola mancante ma nulla di che. Si evince che la storia è stata letta, riletta e revisionata perché è priva di refusi.

In conclusione suggerisco la lettura di questa storia a chiunque volesse sperimentare un MxM dal gusto elegante con una nota di passato nel lessico. Non è una lettura per tutti, questo è indubbio, nonostante sia molto scorrevole può essere considerata di nicchia.

Complimenti a TheRabbitWriter

per la sua storia, Storge,
che ha superato la prova

dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 8/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!

Annie 👩🏻‍🦰

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