Recensione di "La follia che cercò l'amore" 🦅

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La follia che cercò l'amore

Ufh terminata un'altra lettura, devo ammettere che questa è stata un tantino impegnativa data la lunghezza dei capitoli ma non perdiamoci con inutili chiacchiere e iniziamo con la recensione!!!

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Ufh terminata un'altra lettura, devo ammettere che questa è stata un tantino impegnativa data la lunghezza dei capitoli ma non perdiamoci con inutili chiacchiere e iniziamo con la recensione!!!

Ah l'amour, quello di altri tempi, dal sapore antico che non stanca mai!
Ecco cosa ho pensato leggendo questa storia super romantica dal tocco retrò.

Come sempre, partiremo dalla copertina che trovo davvero molto affine con la storia letta. L'immagine scelta dall'autrice è un evidente richiamo all'ambientazione passata, infatti la cornice nella quale fiorisce l'amore tra i suoi protagonisti, è il periodo circostante la seconda guerra Mondiale. La vedrei davvero bene come coverbook cartacea anche perché lascia chiaramente intendere che tipologia di storia stiamo per leggere.
Bello anche il font selezionato, unica pecca però è il contrasto sfumato posto al di sotto delle scritte; non mi entusiasma particolarmente.
Consiglierei di rimuoverlo e cercare un colore per il titolo che crei più contrasto sull'immagine.

Prima di analizzare la trama vorrei spendere qualche parolina per la leggenda inserita ad inizio libro.
La trovo davvero adatta rapportando, metaforicamente, la follia e l'amore ai protagonisti. Mi è piaciuta tantissimo anche la parte conclusiva che si trova nell'epilogo, tuttavia non apprezzo il fatto che il titolo sia riferito ad una parte narrativa che non appartiene alla storia scritta dall'autrice in quanto, se si eliminasse la leggenda, il titolo non avrebbe più un filo che lo lega indissolubilmente alla storia.
Lavorerei su questa cosa ma ci tengo a precisare che è solo un mio pensiero personale, non voglio offendere in alcun modo la scrittrice.

Questa è la storia d'amore di due giovani appartenenti a due estrazioni sociali davvero differenti: lui giovane universitario di famiglia agiata, lei derivante dalla piccola borghesia.
La trama è sviluppata davvero bene in quanto ogni elemento è studiato nei minimi dettagli, quasi con minuziosa attenzione, soprattutto per quanto riguarda il contesto storico.
C'è grande rispetto per gli usi e i costumi dell'epoca e non ho mai trovato, lungo l'intera narrazione, un elemento, un oggetto o un termine che non appartenesse agli anni nei quali la storia si sviluppa.
Posso confermare dunque che l'autenticità del periodo storico scelto è davvero ottima.
Esempi di ciò possono essere temi come: la ricerca di un consorte in giovane età, la differenza sociale che proibisce determinate unioni, l'asfissiante presenza dei parenti che intervengono nelle relazioni amorose dei propri giovani, l'attenzione che la famiglia della donna pone nella scelta del giusto marito affinché la sua reputazione non venga ferita o peggio sporcata e la voglia dei ragazzi di emanciparsi, allontanandosi dal ristretto nucleo familiare, che non permette di vivere i propri sogni e scegliere con la propria mente.
Meraviglioso anche il corteggiamento all'antica, fatto di sguardi, presenze, attenzioni, delicatezza, tutte sensazioni scaturite nel leggere di come Daniel, piano piano, si fa strada nel cuore di Is.
La presenza di altri intrecci nella vita dei giovani fa si che la storia d'amore non diventi l'unico elemento del quale si legge, cosa che a lungo andare potrebbe scocciare.
È sempre positivo includere altre vicende per smorzare i toni oppure per dirigere l'attenzione del lettore anche verso altri aspetti.

Una delle cose che ho apprezzato meno è la lunghezza dei capitoli. Alcuni li ho trovati coinvolgenti al massimo, dotati di una musicalità scorrevole dal giusto ritmo, altri ad essere sincera un tantino pesanti e la lunghezza non ha aiutato in questo caso.
Consiglierei, dove possibile di dividere i capitoli per rendere la narrazione più unitaria; così facendo risulterebbero rapidi i capitoli meno accattivanti.
Inoltre altro consiglio che mi sento di dare sulla stesura è quello di inserire più separazioni tra i passi del racconto in modo tale da permettere ai lettori di commentare con più facilità in un determinato punto.

Le descrizioni?! Soddisfatta!
Ovviamente in capitoli così lunghi non potevano mancare e la scrittrice è stata davvero brava a non rendere le vaste descrizioni noiose.
Grazie alle sue parole ho immaginato alla perfezione i luoghi che fanno da sfondo all'amore dei giovani.
Ho visto il negozio della zia, la spiaggia degli incontri amorosi, la triste Londra e la luminosa Parigi, per non parlare poi delle descrizioni riguardanti le azioni dei personaggi; davvero perfette!
Ecco uno degli elementi che, se ben fatto, rende le parole di un libro più concrete delle scene di un film.

Parliamo ora dei personaggi.
Senza ombra di dubbio ho amato la protagonista, è proprio una di quelle che prediligo maggiormente. Isabel è una giovane davvero interessante e moderna per l'epoca in cui è inserita; ribelle, indipendente, emancipata e con una lunga lingua pungente che si rifiuta di rispettare le etichette imposte dal buon costume della società inglese.
Ho apprezzato anche il protagonista maschile, Daniel, in particolar modo per la sua tenacia e insistenza nel corteggiare Isabel che tenta in tutti i modi di non lasciarsi abbindolare. Sarà proprio la sua continua, ma delicata, presenza che piano piano riuscirà a sciogliere il cuore di Is, la quale si innamorerà senza accorgersene.

Come scritto sopra, sono davvero tanti i temi nei quali ci si imbatte nella lettura di questa storia d'amore. Ovviamente come tema predominante vi è il forte sentimento tra i protagonisti e la loro unione che viene ostacolata dalle famiglie di entrambi ma accanto a ciò troviamo l'amicizia, palpabile nelle scene inerenti al gruppo di Is, la famiglia con tutte le sue difficoltà e segreti, infatti si legge di un passato difficile per quanto concerne i genitori della protagonista. Andando avanti troviamo il desiderio di emancipazione, l'impatto con il primo lavoro (lontano dalla famiglia), il tema del viaggio per la riscoperta delle proprie radici e del vero IO interiore. C'è anche un leggero accenno contro la violenza sulle donne durante un litigio tra la protagonista e il suo migliore amico.
Davvero un ricco mix di tematiche che hanno come obiettivo quello di rendere la storia il più reale e concreta possibile. Ben fatto!

Ora strappiamo il cerotto in modo diretto e analizziamo ciò che non va bene in questo racconto: la grammatica.
Ho trovato vari errori in quasi tutta la narrazione. Ci sono piccole imprecisioni, che spero di distrazione o battitura, come PUR TROPPO, I stereotipi e altre piccolo discordanze.
Anche in campo verbale ho trovato 2 piccoli errori, entrambi riguardanti il congiuntivo, il ché è un peccato perché tutti i passati remoti sono coniugati nel modo giusto.
Personalmente non amo i racconti scritti con l'uso dei passati lontani ma questa storia quasi lo richiedeva.
Altri errori riscontri sono in merito alla punteggiatura non molto curata; alcune virgole dovrebbero essere punti e altre potrebbero essere sostituite da punti e virgola.
In netto contrasto è però l'uso del lessico, davvero molto appropriato e ricercato per il periodo storico nel quale ci troviamo.
Consiglierei un'attenta revisione per sistemare questi appunti perché, a parer mio, la storia merita, ha solo bisogno di una rinfrescata in campo grammaticale e forse, come suggerito sopra, una sistemazione sulla stesura grafica dei capitoli.

Complimenti a ChloeMirror
per la sua storia,
La follia che cercò l'amore,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 8/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!

Annie 👩🏻‍🦰

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