Recensione di "Io sono Emma" 🦅

165 13 0
                                    

Io sono Emma

Io sono Emma

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Io sono Emma, un titolo breve, conciso ma che racchiude tanto. Diamo il via alla recensione di questo racconto che oserei definire angelico.

Udite, udite, mi piace la copertina.
La trovo estremamente affine con la protagonista per vari aspetti come l'amore per il mare, la solitudine interiore che prova Emma a inizio storia e il fatto che la ragazza sulla coverbook si allacci al finale della storia che però non posso, e non voglio, anticiparvi. Il bianco e nero ha sempre il suo fascino e le scritte risultano chiare e leggibili, senza essere invasive.

La storia è quella di una giovane adolescente che vive una forte delusione amorosa e, passatemi il termine, amichevole. È proprio quest'evento che sprona Emma a lasciare il suo piccolo paesino per dirigersi nell'immensa Milano. Sul treno incontra un giovane che scopre essere il suo futuro coinquilo e con il quale instaura una grande amicizia, destinata a diventare qualcosa di più.
Nessuno spoiler emergerà dalle mie parole perché gli ultimi capitoli sono la parte migliore della storia e mi piacerebbe che la leggesse per arrivare alla toccante conclusione.

Parliamo ora dello scoglio principale di ogni racconto: la grammatica.
Ad essere onestà ho riscontrato una buona grammatica: non ci sono verbi sbagliati, mai errori di concordanza e la punteggiatura è abbastanza curata, se non fosse per qualche nota su alcune virgole che, nel corso della lettura, ho evidenziato. Quanto al lessico anch'esso è buono, ricco di vocaboli, talvolta ricercati, e le ripetizioni sono davvero rare.
Possiamo dire che, dal punto di vista della stesura, la storia risulta essere scorrevole e fluida grazie a questi fattori positivi.

Descrizioniii!!! Dove siete?
Le mie amate descrizioni scarseggiano; sia quelle dei personaggi, dove davvero il lettore possiede carta bianca, sia quelle inerenti alle ambientazioni.
Sono davvero numerose le scene nelle quali potrebbero essere inserite entrambe come il primo incontro con Sergio, suo coinquilino, oppure la descrizione della casa o della sua stanza a Milano o ancora quelle inerenti alla città stessa, sottolineando la mancanza che Emma sente per il suo tanto amato mare. Questi sono piccoli spunti che spero possano servire alla scrittrice per arrichire la sua storia che ha davvero del potenziale.

Sono tre i personaggi, a mio avviso, significativi nel racconto:
Emma, la giovane protagonista che, nel corso della narrazione, subisce una notevole crescita e che, capitolo dopo capitolo, comprendiamo grazie ai suoi pensieri e alle sue azioni;
Sergio, coinquilo innamorato di Emma, un ragazzo estremamente gentile e altruista che mi ha fatto letteralmente innamorare con il gesto che compie a fine storia;
Samuele, ragazzo che la protagonista frequenta e che rappresenterà la rovina di quest'ultima a causa delle molestie, delle sofferenze e delle violenze inflitte alla giovane.

Come detto sopra, i personaggi sono quasi del tutto anonimi fisicamente ma, per fortuna, stessa cosa non possiamo insinuare dei loro caratteri che ci vengono definiti per bene, grazie ai loro comportamenti.
Inoltre ho apprezzato tanto che Emma sia, non solo la protagonista, ma anche la narratrice onnisciente, cosa che, se all'inizio crea attimi di confusione, verso la fine viene compresa ampiamente.

Ora vi dirò cosa, secondo me, fa perdere spessore alla storia: l'estrema rapidità.
La sensazione che si ha, per quasi tutta la narrazione, è quella di una corsa frettolosa. Ci sono troppi passi veloci, troppe scene tagliate e alcune piccole azioni non spiegate. È un vero peccato che il lettore non riesca a godersi, a trecentosessanta gradi, la narrazione perché, ripeto, la storia ha davvero tanto, tanto potenziale che però non emerge come dovrebbe a causa di questo problemino della rapidità.

A seguito di questa costatazione, vorrei dare due consigli:
cambiare la stesura della storia, rendendola come una sorta di diario o memoria, cosa che per certi versi è già (l'autrice capirà), inserendo anche le date delle giornate nei quali avvengono le vicende;
ampliare, abbondantemente, ogni capitolo con descrizione e spiegazioni maggiori.

Ci tengo a sottolineare che questo racconto accoglie tematiche importanti e forti, come il distacco dalla famiglia, la rottura del rapporto con quest'ultima, le delusioni amorose, le rotture delle amicizie, i primi lavori, gli studi, la violenza sulle donne, lo stalking, l'ossessione per una donna e infine il grande amore che vince su tutto e supera confini irraggiungibili (anche con questa affermazione finale solo l'autrice capirà).

Invoglio dunque, tutti gli interessati, a leggere le pagine di questo racconto e a lasciare quanti più commenti costruttivi alla scrittrice, affinché possa perfezionare la sua storia, plasmando definitivamente il potenziale che risiede in essa.

Complimenti a chiarabecianii
per la sua storia, Io sono Emma,
che ha superato la prova
dell'aquila reale 🦅
Il giudice alato con il becco impertinente,
gli artigli affilati e
lo sguardo acuto e inquisitorio
le ha assegnato 8/10.

Buona fortuna per questa e le tue altre opere!

Annie 👩🏻‍🦰

Servizio Recensioni: Miglioriamoci!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora