•Capitolo 22•

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Mi svegliai avvertendo un forte senso di freddo, mi stiracchiai e mi guardai intorno notando che Louis non ci fosse. Grandioso.

Mi diedi una rinfrescata facendomi la doccia e pensando a dove quel ragazzo potesse essersi cacciato così presto ancora una volta.

Uscii dalla doccia passando l'asciugamano tra i miei capelli, cercando di asciugarli e dar loro un senso senza risultati perché continuavano ad essere ricci e indisciplinati, ma non importava.

Spalancai la porta e mossi i piedi fuori il bagno e notai un biglietto di Louis spiacciato alla testiera del letto con la... colla? E diceva così:

"Buongiorno donzella! Sei bellissimo quando dormi e non mi andava di svegliarti, ma sono andato da un mio amico, dovevamo ripetere per un esame e intendevo avvisarti. Ci vediamo dopo le lezioni in camera.

-L"

Sorrisi involontariamente e quasi saltellavo per tutta la stanza per la gioia. Louis aveva detto che ero bello, Louis mi aveva dato una spiegazione sul perché non ci fosse, Louis mi aveva promesso che ci saremmo rivisti dopo le lezioni. Tutto questo senza urlarci contro, litigare, e soprattutto come se lo facessimo da sempre.

Ovviamente ci dovevamo solo vedere in camera e mai al di fuori, ma comunque forse poteva funzionare.

Mi chiedevo perchè non potessimo stare insieme alla luce del sole mentre infilavo i pantaloni e la maglietta. Cercai le scarpe e le infilai alla stessa velocità per poi uscire dalla stanza diretto alla mensa.

Scesi le scale sentendole scricchiolare sotto i miei piedi ad ogni passo, poi la porta della mensa fu nella mia visuale e mi diressi verso quest'ultima con disinvoltura. Mi sento proprio bene oggi.

Un paio di occhi scuri subito incontrarono i miei, perché mi ci scontrai praticamente contro.

"Harry!", esclamò Zayn.

"Ciao bro. Come va?", chiesi sorridendo al moro che si passò le dita tra i capelli.

"Bene. A te come va?", il suo sorriso stanco, impastato ancora al sonno.

"Bene. Liam dov'è?", domandai chiedendomi il motivo dell'assenza di quel ragazzo che era stato così dolce con me. Avrei davvero dovuto ringraziarlo per bene.

"Non viene a fare colazione oggi, ha la febbre.", mi svelò.

"Oh.", dissi io, mi fece segno di sederci in una parte della panca e lo feci volentieri. Ben presto arrivò anche Niall. Finii in fretta la colazione per poi andare in classe ed ascoltare le lezioni.

***

Dopo le lezioni ero completamente sfinito. Completamente. Quasi sembravo ubriaco mentre raggiungevo la mia camera.

Girai pigramente la chiave nella serratura e aprii la porta e senza un minuto per realizzare ciò che stesse succedendo ero contro la porta e il corpo di Lou era pressato contro il mio.

"Mi sei mancato.", disse dolcemente e mi baciò provocando un sonoro schiocco dovuto alle nostre labbra incontratesi.

"Anche tu.", il mio respiro era diventato irregolare, lo stesso per il mio battito cardiaco. Lui mi sorrise e mi prese la mano camminando all'indietro verso il letto. Trovando la sua meta, mi scaraventó letteralmente su di esso e si mise su di me. Questo sorrisino che hai, questo profumo, quando mi abituerò a tutto questo? Quando smetterà di farmi impazzire come se fosse la prima volta?

Sentivo il suo cuore battere all'impazzata contro la mia gabbia toracica, i nostri respiri ebbero un attimo per infrangersi per poi diventare uno solo, annullò le distanze e mi baciò poi rotolò al mio fianco e mi fece cenno di sedermi sotto le coperte con lui e accese il televisore.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora