•Capitolo 26•

14.8K 688 1.7K
                                    

Ho aspettato il capitolo del colpo di scena per dedicarlo a elepaki . Grazie genuinamente per tutti i tuoi commenti, che sono i miei preferiti. Grazie per aver supportato questa storia dall'inizio, dandomi forza nei momenti in cui non sapevo se continuare o no e rafforzandomi quando invece non avevo dubbi sulla storia.
E un enorme grazie a tutti voi. Love you all x

----------------------------------------------

"Harry... Prima di dirti tutta la storia io devo dirti una cosa. Ti ho mentito quando ci siamo incontrati, io ero già gay..." disse dispiaciuto.

Lo guardavo negli occhi ancora elaborando cosa aveva detto, accorgendomi che mi aveva mentito dall'inizio. E io invece ci ero caduto, gli avevo dato tutto, ci avevo fatto l'amore... Dio, che stupido che sono.

"Continua." dissi gelido.

"Harry, reagisci ti prego. Ti ho deluso, vero?" mi chiese, la voce tratteggiata come se stesse a momenti per piangere di nuovo.

"No, no... Tu continua." mormorai, i miei occhi perforavano la sua anima. Dovevo capire se lui fosse sincero.

"Uhm... okay," prese un grande sospiro e continuò "Quando ero al liceo, precisamente il terzo liceo, mi resi conto che ero gay. Me ne resi conto a causa di Stan, che era apertamente bisex da molto tempo. Lui mi corteggiava e io lo respingevo dal primo anno perché mi avevano detto che lui usava tutti i suoi ragazzi e ragazze e che era una persona orribile e principalmente perché pensavo di essere eterosessuale. Poi mi chiese di diventare suo amico, dicendomi che io ero il più bello e mi voleva solo vicino e io mi sentivo... speciale quindi accettai e diventammo amici. Anche Stan era considerabile un bel ragazzo, perciò da quando diventammo amici io incominciai a considerare l'idea di dargli una possibilità ed era strano per me pensarlo, ma volevo provare. Un giorno cedetti alle sue avance mentre eravamo a casa sua a fare i compiti, lui mi baciò e mi disse tutte cose dolci, tra cui il fatto che non mi avrebbe mai lasciato. E io gli credevo. Il nostro rapporto migliorava sempre più, lui era sempre più dolce e tenero su ogni cosa che facevamo insieme ma ti giuro Harry che mai e poi mai ci siamo tolti i vestiti di dosso, non pensare a quello che hai sentito da lui, è tutto falso." sospirò profondamente per poi riprendere:

"Più eravamo vicini e più volevo dire tutto ai miei genitori perché pensavo di amarlo. Un giorno, perciò, dissi a Stan che volevo fare coming out e lui mi supportava e diceva che mi avrebbe aiutato, ma quando lo dicemmo a mia madre e mio padre, loro andarono su tutte le furie da omofobi qual sono... Mi buttarono fuori di casa insieme a Stan e mi dissero che non volevano più vedermi. Stan mi lasciò quella sera stessa, mi diede gli schiaffi e mi disse che avrei dovuto dirgli dell'omofobia dei miei genitori. Mentre se ne andava continuava a ripetere che per una scopata avrebbe potuto scegliere una persona meno problematica. Quella sera mi crollò tutto il mondo addosso." ormai stava piangendo, lo attirai tra le mie braccia e gli posai un bacio sulla testa e lui proseguì con la voce meno rovinata dai singhiozzi.

"Andai a stare da mio cugino Ed, in fondo avevo solo 16 anni non potevo mica restsre in mezzo alla strada... Un giorno mio padre mi contattò due anni dopo, quando ero in quinto superiore, e mi disse di andare a casa. Intanto avevo sempre avuto ragazze ma così facendo stavo nascondendo ciò che in realtà ero. Felice dal fatto che mio padre mi avesse chiamato, tornai a casa e lo ritrovai con il padre di Eleanor e..." la sua voce si spezzò a questo punto.

"E cosa?" chiesi, continuando ad accarezzarlo dolcemente.

"E ora sono costretto a stare con Eleanor..." disse e una lacrima scese di nuovo sul suo viso.

Stemmo qualche secondo in silenzio, qualche secondo che mi servì per elaborare il tutto. Louis mi aveva mentito, ma probabilmente aveva problemi a parlare di questo e apprezzavo il fatto che si fosse aperto con me.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now