•Capitolo 8•

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Continuammo per almeno dieci minuti a baciarci, seduti tutti storti, in un velo umido di coperte, sudore ed eccitazione senza poi Louis si staccò e si lasciò cadere di nuovo con la testa sul cuscino, coprendosi la faccia con un braccio e sospirando.

"Che c'è ora?", rimasi estremamente deluso. Perchè devi essere così strano, maledetto Tomlinson.

"Dormi, riccio."

Quindi ora giochiamo ai ragazzi etero che si ignorano. Strinsi i pugni e per la centesima volta in pochi giorni mi forzai di non fargli un occhio nero.

"Va bene.", sibilai. Stronzo, aggiunsi mentalmente. Mi tirai le coperte addosso, stringendole al mio busto con le braccia conserte. "Buonanotte."

" 'Notte." sussurrò così piano che quasi non lo sentii.

Gli diedi la schiena fissando il muro per qualche minuto, deluso e ancora più confuso di quanto lo fossi stato negli ultimi giorni. Poco prima di scivolare nell'incoscienza sentii un suo braccio cingermi la vita e le sue labbra sul mio collo schioccare in un bacio. Sei davvero così tanto confuso o non sei mai stato più sicuro in vita tua?

La solita sveglia alle sette interruppe la mia dormita, solo che siccome stavo dormendo da quasi dodici ore non mi pesò come al solito spegnerla e svegliarmi. Louis aveva ancora un braccio attorno alla mia. Sorrisi nel vederlo.

"Louis.", provai a chiamarlo. Non avrei fatto eccezione nemmeno per lui, dovevo assolutamente alzarmi dal letto alle sette, era una delle mie priorità.

Si allontanò da me rotolando supino, si stiracchiò e strofinò gli occhi per poi spalancarmi e guardarmi con un sorriso maledettamente sfacciato.

"Buongiorno Haz."

Wow. Quelle semplici parole servirono a farmi venire un attacco di cuore. Cosa avevo detto riguardo all'impossibilità di svegliarmi accanto a un uomo?

Si alzó e corse in bagno, chiudendo malamente la porta. Io approfitti della sua assenza e mi vestii velocemente e infilai le scarpe, poi fu il mio turno di usare il bagno e mi lavai la faccia, i denti e mi spruzzai la colonia di Louis sui polsi e sul collo. Occhi che non vedono, cuore che non duole. Non lo saprà mai.

"Che corso hai alla prima ora?", gli domandai uscito dal bagno. Cerca di comportarti da persona normale e gentile.

"Che te ne frega! Uh, scusa mi fa male la testa...", si mordicchiò il labbro come faceva spesso e prese la sua borsa. "Scusa, letteratura.", si corresse.

"Io psicologia.", presi a mia volta la borsa nera malandata dov'erano i miei libri e mi avvicinai a lui insicuro su cosa dirgli.

"Ci vediamo a fine lezioni. Buona fortuna.", mi disse, chiudendo la distanza tra di noi con un bacio casto sulle mie labbra, un brivido percose la mia schiena.

Che cosa semplice, ma piena di dolcezza. E chi l'avrebbe mai detto che sarebbe potuta succedere una cosa del genere a me! Volevo una ragazza specifica e mi sono trovato una specie di pseudocoinquilino psicopatico ruba-baci a tradimento.

"Anche a te.", gli risposi. Lui ghignò per poi uscire frettolosamente dalla stanza.

Io lo seguii dopo pochi secondi e entrai in classe interessandomi al cervello umano e alle sue varie sfumature di pensiero. Amavo psicologia, pensavo che sarebbe stato quello il mio sbocco lavorativo. Magari avrei potuto interessarmi della ricerca! Ero estremamente entusiasta per il futuro, avevo sempre sognato di avere una carriera magnifica e ci speravo davvero!

Uscito dalla classe due ore dopo, vidi che Louis che aveva tutta l'aria di starmi aspettando. Prima di individuarmi tra i miei compagni di corso stava nervosamente scandagliando l'intera folla con occhi attenti.

Mi prese per il polso e mi strattonò in un corridoio deserto. Io lo lasciai fare in un impeto di eccitazione e frenesia, si guardò un po' intorno e poi si avvicinò come una calamita, unendo le sue labbra con le mie in una sinfonia dolce e armoniosa che solo con lui avevo mai avuto. Non ti fa pensare di essere gay tutto questo?

"Mi erano mancate le tue labbra.", ansimò e io pensai che il nostro rapporto stava assomigliando sempre di più ad una specie di scopamicizia, un rapporto ossessivo e tossico da amici con benefici. Mi venne un magone assurdo che cercai di reprimere. In cosa mi sto trasformando? Io non voglio questo.

"Ci vediamo dopo pranzo.", mi lasciò un altro bacio veloce e mi lasciò in quel corridoio solo con i miei complessi e le mie paure.

A Louis piacevo solo come se fossi un giocattolino? Intendevo chiederglielo, non potevo restare in quel modo.

Salve a tutti,
Volevo ringraziarvi per le 180 visualizzazioni in meno di una settimana. Wow, è pazzesco... grazie! E grazie anche per i voti.

Kisses,
Mary.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now