•Capitolo 31•

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"Harry..." sentii la voce di mia madre.
Mi svegliai di scatto e la vidi guardarmi divertita, per il fatto che Louis era tutto attorcigliato a me e mi stringeva a lui sul divano, io arrossii.

"A quanto pare la tua cotta per Louis è più profonda di quanto pensassi." si strinse nelle spalle e sorrise e io annuii.

Questo era certo come la morte, avevo una grandissima cotta per Louis. In fondo era il mio ragazzo, e lo amavo alla follia. Era ovvio che avessi una cotta abbastanza profonda per lui.

Mi voltai verso Louis e lo osservai mentre aveva le palpebre chiuse e il respiro sottile oltrepassava le sue labbre così baciabili, guardai mia madre e le feci segno di andarsene e aggiunsi un "si sentirebbe in imbarazzo con te qui se si svegliasse ora." e così fece, scomparendo in cucina per fare qualcosa.

E poi si sveglió e sembrò dispiaciuto che mi fossi svegliato prima io. Io gli sorrisi e lui fece lo stesso un po' più timidamente sussurrando: "Buongiorno meraviglia." prima di baciarmi, io sorrisi nel bacio e gli accarezzai una guancia.

"Vuoi fare colazione?" gli chiesi.

"Sì, in realtà avevo pensato che potessimo andarcene subito dopo colazione per avere un po' di tempo per noi prima di tornare al college... Che ne dici?" propose stiracchiandosi e io sorrisi entusiasta.

"È perfetto." dissi già in estasi per i programmi della giornata. Rimase a fissarmi per qualche secondo prima di sorridere e scuotere la testa.

"Mi hai proprio fottuto il cervello, Styles." scosse di nuovo la testa e sorrise ampiamente. Ci alzammo dal divano e ci dirigemmo in cucina dove c'era già del cibo sulla tavola: succo d'arancia, pancakes e dei muffin.

"Wow..." mormorammo quasi insieme per poi sederci. Louis aspettava sempre che io gli porgessi le cose e mi sorrideva ogni secondo. Probabilmente era uno di quei giorni in cui si era svegliato sereno, e io lo adoravo così.

"Sei fortunato ad avere una famiglia così comprensiva." poi mi disse. "E sono anche fortunato ad avere te qui." aggiunsi, "sarebbe stato un'impresa dir loro tutto senza di te."

Sorrise dolcemente e prese la mia mano accarezzandone il dorso col pollice. "E io sono fortunato ad avere te, Harry, te lo giuro. Sei una benedizione nella mia vita. Non sai quanto io abbia sofferto e tu... tu mi rendi felice, mi fai essere me stesso senza avere paura che gli altri mi giudichino..."

Continuammo a parlare per un po' anche di argomenti più banali bevendo succo d'arancia e mangiando pancakes e dividemmo un muffin al cioccolato, anche se Louis si divertiva a spalmarmi cioccolata sulle guance e leccarla via usandolo anche come scusa per baciarmi le guance per cui ci mettemmo più del previsto.

Appena finita la colazione stavamo ridendo come due imbecilli perché avevamo cioccolata dappertutto.

"La cioccolata è più buona su di te." disse e io risi, era completamente pazzo...

Andammo al piano di sopra, ci demmo una sciacquata al viso, ci lavammo i denti e ci pettinammo e vestimmo. Poi Louis entrò in camera con me per aiutarmi a prendere dei vestiti puliti da portare e, fatto anche questo, scendemmo di sotto dove mia madre, mio padre e mia sorella stavano facendo a loro volta colazione. Non nego che amai il fatto che io e Louis l'avessimo fatta da soli.

"Mamma, papà, Gemma, io e Louis dovremmo andare!" dissi prendendo le borse piene di vestiti puliti e in pochi secondi erano tutti nel salotto a salutarci.

"Mi raccomando, state attenti e prendetevi cura di voi stessi." disse mia madre a entrambi. Mio padre guardò severo Louis ma con un piccolo sorrisino sulle labbra:" Tratta bene il mio bambino." e Louis annuì esclamando un "senz'altro!"

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now