•Capitolo 40•

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Mi avvicinai incuriosito al foglietto che era strisciato sotto la porta avendo il presentimento che fosse di Louis.

I miei sospetti furono confermati quando riconobbi la scrittura disordinata del ragazzo dagli occhi blu e sentii un groppo formarsi in gola. Mi schiarii la voce ricacciando indietro le lacrime e incominciai a leggere, intrigato dal fatto che il testo del messaggio fosse parecchio lungo.

"Mio dolce Harry,
Ti devo delle scuse, per averti coinvolto nella mia orribile vita e per averti amato e fatto ricambiare in qualche modo quando sapevo che dovevo stare con lei, ma sono egoista: ti volevo, ti voglio, ma non posso averti. Spero tu ricordi quella volta in cui ti raccontai di Stan. Io non ti ho raccontato tutta la storia se no mi avresti lasciato all'istante e io non volevo: mio padre mi buttò fuori di casa e io andai a vivere con mio cugino Ed ricordi? Un giorno mio padre mi contattò due anni dopo, quando ero in quinto superiore, e mi disse di andare a casa, ricordi anche questo? C'era anche il padre di Eleanor quando ero lì, te l'ho detto, ma quello che non ti ho detto è come quell'orrida feccia, io e mio padre ci sedemmo attorno a un tavolino a parlare di quelli che loro chiamavano "affari". Incuriosito da cosa dovevamo decidere mi sedetti e ascoltai il padre di Eleanor che si disperava perché la figlia era in depressione a causa del fatto che un ragazzo l'aveva lasciata. Mi ricordo che lui era sconvolto dal fatto che la figlia non mangiasse, dormisse o sorridesse più. Ci teneva proprio a quel ragazzo, Eleanor, e adesso mi rivedo molto in lei perché ti ho perso, ho perso il mio piccolo raggio di sole e non voglio fare più niente, non merito più niente. Ma comunque, il padre di Eleanor è il proprietario della squadra del Chelsea, che è sempre stata la mia squadra del cuore e in qualche modo lo venne a sapere e mi fece una proposta: 'tu stai con mia figlia e la fai uscire dalla depressione, io ti faccio giocare nel Chelsea'. Naturalmente sai che io gioco, e sono bravo abbastanza da essere il capitano qui a scuola, e quella fu la cosa più emozionante del mondo tanto che pensai che far finta di stare con una ragazza ne fosse un prezzo ragionevole. Mi sbagliavo, Harry. Non solo stavo opprimendo la mia natura tanto che desideravo stare con un ragazzo così ardentemente che quel desiderio poteva essere paragonabile solo alla sete nel deserto, ma stavo anche illudendo Eleanor e mi sentivo male per questo perché ognuno ha il diritto di avere la sua possibilità. Poi pensavo alla mia carriera nel Chelsea e decidevo che potevo resistere abbastanza da lasciarla appena fossi entrato in squadra. Però un bel giorno entrai in classe e mi sedetti accanto a te e i miei ormoni non ne vollero sapere di opprimere ancora tutti quei desideri. Eri così bello, ti volevo, ma decisi che non avrei coinvolto i sentimenti per non farti entrare nella mia vita e far soffrire un'altra persona. Ma Harry, quando ho scoperto la tua dolcezza e la tua gentilezza non mi importava più di nient altro. Ho capito che tu eri la mia possibilità, Harry
Eri tutto quello che io avessi mai desiderato... Ti ho messo prima del Chelsea nella mia testa e ho cercato di tirarmi indietro per stare con te ma il signor Calder mi ha ricattato. 'O entri nel Chelsea e stai con mia figlia, o parlerò male di te a qualsiasi azienda o commerciante a cui chiederai un lavoro' mi disse, ed era finita Harry... Non potevo più farmi indietro, o sarei andato a vivere sotto i ponti. Come potevo garantirti un futuro con me a quel punto? Non potevo. Il fondo l'ho toccato quando ha detto che per entrare in squadra dovevo sposare sua figlia ed era questo il motivo del mio malumore, il mio brutto periodo, il mio piangere e tutto il resto. Non odiarmi troppo ti prego, amore, io continuerò ad amarti sempre. E non pensare mai più cose come quelle di prima: io ti amo, Harry, credevo che ormai lo sapessi perché te l'ho dimostrato in ogni modo.
Spero che tu possa trovare una persona meno incasinata di me ed essere felice, io accanto a lei non lo sarò mai. Ti amo, ti amo, ti amo. Grazie per avermi fatto vivere il periodo più bello della mia vita nonostante tutto e per avermi fatto conoscere me stesso. Non odiarmi, ti supplico.
Tuo sempre,
Lou."

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now