•Capitolo 29•

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Mi svegliai di buon umore per come mi ero addormentato: tra le braccia di Louis con dolci parole. Mi stiracchiai e probabilmente con i miei movimenti svegliai anche Louis. Infatti, sbadigliò.

Aprì gli occhi, dandomi una visione dell'azzurro Paradiso, sorrise e mi diede la visione della beatitudine eterna.

" 'Giorno Haz." disse, e strinse le labbra. Si mise a sedere e mi baciò la fronte.

"B-buongiorno Louis." farfugliai dopo un po', essendomi reso conto che avrei dovuto parlare.

"A che ora inizi le lezioni?" sussurrò stiracchiandosi.

"È sabato Lou, niente lezioni stamattina." gli ricordai e lui ci mise un secondo per realizzare il tutto, poi sorrise maliziosamente e rotolò sopra di me per bloccarmi al materasso.

"Ah, sì? Niente lezioni? E cosa pensi di fare?" sorrise ancora più con quel ghigno pervertito. Era sempre il solito...

"Uhm, non so... Tu che cosa vuoi fare?" chiesi imitando il suo tono provocatorio, lui posizionò le mani sui miei fianchi e li accarezzò con una lentezza dolorosa.

"Oh, io un'idea ce l'avrei." ridacchiò e fece correre le mani sotto la mia maglietta, sobbalzai per le sue mani fredde sul mio petto.

"Spiegami la tua i--" Driiin driiin, fui interrotto dal mio cellulare e Louis sbuffò ma non aveva intenzione di spostarsi.

"Lou spostati devo rispondere." sbuffò ancora e alzò gli occhi al cielo rotolando accanto a me ma non togliendomi gli occhi di dosso.

Presi il telefono. "Mamma" , lessi sullo schermo dell'avviso di chiamata e automaticamente sbuffai.

"Hey mamma." risposi.

"Haz, tutto bene?"mi disse cordialmente e io sospirai.

"Sì, sì. A te tutto bene?" risposi per educazione, vidi Louis fissarmi spazientito e un po' sconvolto per ciò che stavamo per fare, era adorabile...

"Sì, tesoro. Mi chiedevo se questo weekend potessi venire a casa... Non sei venuto più da quando ti hanno dato le camere e so che fra poco è estate ormai, ma voglio vederti. È da marzo probabilmente che non ti--"

"Ho capito mamma, se vuoi sì, vengo questo weekend."

"Ok, tesoro. Ti aspetto per... prima di cena?" propose e io acconsentii prima di salutarci e riattaccare.

Guardai Louis che mi fissava e gli sorrisi.

"Dovrei... andare da mia madre questo weekend." vidi la sua espressione cambiare dallo stupito, al rilassato in due secondi, poi mi sorrise.

"Oh, ok. Divertiti, immagino..." disse e io mi accigliai.

Non volevo lasciarlo qui, non volevo dormire solo... non riuscivo più a dormire solo. Volevo che lui incontrasse la mia famiglia e vorrei aver potuto dire loro che fossi felice insieme a lui. Ma come spiegarlo a Louis?

"L-lou io..." balbettai, lui mi guardò curioso e io mi morsi il labbro perché avevo paura di chiederglielo.

"Cosa Haz?" sussurrò preoccupato, il suo naso si arricciava un po' quando aggrottava le sopracciglia.

"Uhm, mi chiedevo se tu p-potessi..." mi batteva forte il cuore, e se lui non fosse voluto venire?

"Potessi cosa?" fece il broncio, " Tutto okay?"
"Sì, sì. Mi chiedevo solo se tu volessi venire con me dalla mia famiglia." buttai fuori tutto insieme e lui spalancó gli occhi.

"Sei il mio ragazzo e-e mi piacerebbe tantissimo farlo sapere alla mia famiglia." chiusi gli occhi quando il suo indice si posò sulle mie labbra comandandomi gentilmente di star zitto.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now