•Capitolo 25•

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Il capitolo è dedicato a @HarrehStyles215 che mi ha sempre spronato a continuare, seguendo la storia dall'inizio e supportandomi in tutte le storie che scrivo. Letteralmente tutte ahaha. Ti ringrazio, e ringrazio tutte voi.
Godetevi il nuovo capitolo. xxx ❤

P.S.: Consiglio di nuovo una canzone per il capitolo, "Lego House" di Ed Sheeran.
Fatemi sapere se lo leggete con la canzone e se vi è piaciuto. ❤
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"Pronto per andare?" io annuii, ma dentro stavo morendo dalla paura.

Mi sorrise e aprì la porta, camminammo insieme lungo tutto il corridoio fino al parcheggio per gli studenti e alla macchina parlando del più e del meno e poi arrivammo alla macchina e salimmo.

Louis era incredibilmente bello, con quegli occhiali da sole scuri, il ciuffo sparpagliato sulla fronte e un sorrisino compiaciuto sulle labbra, il suo sorrisino caratteristico.

"Dove andiamo?"

"È semplice se te lo dico e basta, Harry. Ti serve un po' di suspense, perciò vedrai dopo."

"E se mi porti in un bosco e mi stupri? Io devo saperlo!" urlai drammaticamente.

"Oh! Mi hai scoperto!" disse in un tono piatto sorridendo ampliamente, io sbuffai.

"Ti odio." borbottai.

"Tu mi ami." sorrise compiaciuto, e io alzai gli occhi al cielo perché stavolta aveva ragione lui.

Intanto arrivammo nella parte di Doncaster dove stasera apparentemente c'era una specie di festa. Io storsi le labbra perché avrei voluto stare un po' da solo con Louis e quest'ultimo probabilmente notò la mia riluttanza perché subito mi tranquillizzò.

"Tranquillo Harry, pensavo di prendere tipo qualcosina qui e di fare una passeggiata, non di stare in mezzo a loro. Ho bisogno di un luogo più isolato per stuprarti." sorrise e io ridacchiai.

Uscimmo e camminammo per un po' in una strada dove sembrava esserci questa specie di festa paesana, dove vendevano cibo come pizzette, zucchero filato e roba del genere.

"Prendiamo una pizza e andiamo più in là a mangiarla?" chiese, e mi guardò per leggere la mia espressione.

"Perfetto." concordai e lui mi sorrise soddisfatto, ed io sorridevo perché lui lo faceva.

C'erano dei chioschetti che vendevano pizze più avanti, e ne approfittammo per prenderne due, confezionate nel cartone.

"Quant'è?" chiese Louis.

"L'altra volta hai pagato tu, ora io." gli inviai uno sguardo truce e lui sbuffò mentre il negoziante ci guardava annoiato.

"Smettila, ti ho invitato io ad uscire." disse facendosi avanti per pagare, ma io presi i cartoni di pizza dalle mani del negoziante e le diedi a Louis per occupargli le mani, poi presi il portafogli e pagai io.

Una volta che ebbi pagato, mi voltai verso Louis e lui sembrava davvero divertito.

"Grazie, Harry." disse con voce divertita e una punta di ammirazione per il mio trucco, forse.

Mi ricordai che aveva le pizze in mano e feci di tutto per prenderle dalle sue mani perché mi sembrava scortese ma lui mi rimproverò con lo sguardo.

"Dammele, le porto io." gli dissi e lui alzò gli occhi al cielo. "No, non farei mai stancare il mio piccolino." Mi guardò con un sorrisino tra  lo schernitorio e il dolce e io arrossii, amando il fatto che mi considerasse il suo piccolino.

Arrivammo in una specie di parco giochi, ormai deserto di sera, ed era abbastanza isolato quindi andava bene per stare un po' da soli.

Lui mi precedette sedendosi su una panchina e incrociando le gambe e diede dei colpetti allo spazio rimanente sulla panchina, dove subito mi sedetti, e mise fra noi una pizza.

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now