Tutti noi vorremmo essere il Sole di che illumina la vita di qualcun'altro.
Vorremmo essere la sua luce in fondo al tunnel, la sua salvezza, la sua scialuppa di salvataggio. Ma perché non essere la Luna che schiarisce le notti più buie? Perché limit...
Quella notte era stata una delle più brutte mai vissute in vita mia. I miei occhi verdi erano pieni di lacrime. Avevo dipinta sul volto un espressione sconfitta. Pensavo a come la mia vita stesse per andare definitivamente in rovina, quando lo schermo del mio iPhone si illuminó, distraendomi dai miei pensieri.
"E' sicuramente Damiano!"
pensai, certa che il cantante stesse tentando di aggiustare nuovamente le cose fra noi. Ma non aveva capito che quella volta non ci sarebbe stato assolutamente nulla da aggiustare: era finita. Mi aveva fatto troppo male, mi aveva ferita pur conoscendo a fondo la mia storia. Tutto ciò faceva soltanto aumentare il dolore in me, che si espandeva a macchia d'olio lungo tutto il corpo. Il mio cuore batteva all'impazzata, gli occhi erano colmi di lacrime e il mio cervello sembrava non voler distogliere l'attenzione da ciò che era accaduto circa un'ora prima col moro.
Qualche secondo dopo, il mio telefono si illuminò nuovamente. A quel punto decisi che era arrivato il momento di guardare chi era. Presi in mano l'iPhone con una sicurezza unica, mentre il treno si muoveva lentamente e di continuo.
Sgranai gli occhi quando vidi il mittente dei messaggi.
"Federico Chiesa?" lessi a voce un po' troppo alta.
Mi chiesi come mai un campione come lui avesse deciso di scrivere a una sfigata come me. Poi però mi ricordai della live, e della promessa che mi aveva fatto: mi aveva giurato che mi avrebbe inviato su Instagram un video degli azzurri, il più divertente che avrebbe trovato. Sorrisi a quel pensiero divertente in contrasto con la mia realtà "buia" e grigia.
Subito aprii il profilo del calciatore, in cerca della sezione dove mi aveva inviato i messaggi. Intanto, le lacrime avevano cessato di scorrere sulle mie guance.
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Sorrisi guardando il video che mi aveva inviato Federico. Era davvero molto carino da parte sua essersi ricordato della mia esistenza, quando molto probabilmente si stava preparando per la finalissima di Wembley domenica contro gli inglesi.
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