𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙄. ⚽💙

1.9K 91 55
                                    

"Aveva l'inspiegabile
sensazione che
fosse il genere
di uomo
di cui poteva
innamorarsi
anche senza volerlo."





Tagliarmi i capelli fu il mio primo gesto di ribellione da diciottenne.
Non fu un gesto chissà quanto deciso o plateale, ma fu la prima volta che me li tagliai da sola.
Non avrei mai avuto il coraggio di tagliare la mia lunga chioma corvina così violentemente.
Eppure.... lo avevo fatto.
Il perché non mi era ben chiaro, ma di certo era legato alla mia incredibile voglia di indipendenza.
Vi era sempre stata, eppure stava aumentando sempre più.
Il fuoco che mi ardeva dentro era alimentato dalla mia voglia di riscatto, in amore e non.
Quella volta si era sfogata sui miei poveri capelli, ma in precedenza era accaduto anche di peggio.
Ricordo ancora quando il mio primo fidanzato mi lasciò, mi feci tre tatuaggi poco distanti dal seno e il piercing all'ombelico, senza farne parola con nessuno dei miei genitori.
Lo scoprirono qualche mese più tardi, quando mi videro al mare con il costume.
È uno di quei gesti di cui mi pentii subito dopo averlo fatto.
I tatuaggi non rappresentavano la Karen che ero diventata, e il piercing....
In realtà quello mi piaceva.

Mi guardi attentamente allo specchio:
I capelli non erano poi così giusti, alcune ciocche erano di lunghezze diverse dalle altre.
Eppure....
Ero incredibilmente bella.
Avevo un'aria diversa, più adulta, forse anche più ribelle.
Mi vidi perfetta.
Sorrisi soddisfatta alla mia figura nello specchio, poi ripresi a frugare nell'armadio.

Non riuscivo a decidere cosa indossare all'appuntamento con Federico.
Esaminai diversi top piuttosto belli, ma poi conclusi che nessuno di essi era adatto all'occasione.
Alcuni erano troppo scollati, e io non volevo che pensasse che volessi portarlo a letto.
Volevo andare lì per stare con lui e godermi la serata.
Per attirare la sua attenzione non avevo certo bisogno di vestirmi scollata!
Gli sarei piaciuta in ogni caso.
Così, optai per una tuta intera a fiori.
Era dello stesso color del mare, decorata da alcuni fiori di diversi colori.
Mi piaceva molto, e stava così bene con il mio nuovo taglio di capelli!
Presi a truccarmi e, poco dopo, ero già pronta.
Non mi rimaneva che scegliere la borsa adatta all'evento.

Frugai nel cassetto delle borse presente nel mio grande armadio a doppie ante.
Optai per una borsetta a tracolla nera semplice.
Sarebbe stata perfetta.
La indossai subito, e ci misi dentro tutte le cose che sarebbero state necessarie.
Non ero abituata ad avere appuntamenti con i ragazzi, quindi non avevo la più pallida idea di cosa mettere in borsa.
Presi un rossetto, dei fazzoletti, le chiavi, il portafoglio con i soldi.....
Mancava qualcosa?
Decisi di prendere il cellulare e di cercare su Internet.
Era così imbarazzante a diciotto anni non sapere ancora come funzionasse un appuntamento con un ragazzo, eppure era così.
Non ne avevo mai avuto uno vero e proprio.
L'unico che avevo avuto era finito molto male, e la cicatrice sotto al seno riusciva a ricordarmelo sempre.
Cercai di scacciare quel brutto ricordo dalla mia mente, e di concentrarmi su cosa inserire in borsetta.
Sviscerai alcuni siti Internet, e alla fine trovai l'unica cosa che non avevo messo.
Il preservativo.
Sgranai gli occhi.
Non serviva, tra me e Federico non sarebbe successo nulla!
Rimasi sbigottita da quel pensiero.
Era proprio l'ultima cosa che sarebbe potuta servire.
Non avevo mai pensato a Federico in quel senso.
Perlomeno fino a quel momento.....
Alla fine decisi di aggiungere soltanto un profumo in borsetta, e una bottiglietta d'acqua.
Sarebbero bastati.

_________________________________________

Mi buttai sul letto in attesa che arrivasse il momento di scendere da Federico.
Mi ero preparata circa due ore prima, tanto che ero emozionata per l'evento.
Ero davvero graziosa, e a Federico sarei piaciuta di sicuro.
Osservai attentamente il mio look, e notai che mancava una cosa!
La collana con la mezzaluna che il calciatore mi aveva regalato.
La sera prima qualcuno me l'aveva slegata, forse.
Non ricordavo di averla tolta.

Pazienza.

La collana non faceva altro che far risaltare i miei occhi e il mio look perfetto.
Sorridevo come una stupida davanti allo specchio, quando vidi Sahara e Jessica invadere la mia stanza senza permesso.

"Karen!"

I miei due angioletti biondi erano vestiti uguali:
La più grande indossava un top rosa con degli shorts grigi, invece la piccolina di casa aveva il top color del cielo e gli shorts rosa.
Erano così carine insieme!
Erano pronte per partire.
Corsi dalle mie sorelline per abbracciarle.

"Quanto siete belle?"

Presi in braccio Jessica e la coccolai un po'.
Sahara mi squadrò dall'alto verso il basso.

"Comunque, abbiamo esaudito il tuo desiderio.
Hai casa libera stanotte."
esclamò maliziosamente.
Le rivolsi un'occhiataccia.

"Ma che dici?
Volevo solo che stesse... bene."
dissi in visibile difficoltà.

"Certo, come no!
Non ti farò domande, tranquilla, ma appena ci rivediamo pretendo tutti i dettagli.
D'accordo?"

Osservai la bionda, indecisa su cosa dirle.
Dovevo fidarmi di lei?
Era pur sempre mia sorella.
L'avevo coperta tante volte e lei aveva coperto molte volte me.

"Va bene."
affermai poco convinta.

Poco dopo, le due bionde lasciarono la mia stanzetta e tutti gli altri membri della famiglia vennero a salutarmi.
Qualche minuto dopo tutti loro sparirono dietro il portone.
Rimasi sola in casa, assieme alla nostra gatta Pherenike e al nostro cane Fufi.
Coccolai i due animali, poi mi recai nuovamente in camera mia.
Controllai l'orario.
Mancavano poco più di dieci minuti all'arrivo di Federico!
Ero super emozionata.
Non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo quando lo avrei visto.
Chissà come si sarebbe vestito?
Corsi in salone, aspettando Federico.
Qualche minuto dopo, il citofono suonò.
Era puntualissimo!
Sorrisi, e corsi a rispondere.

"Chi é?"
esclamai trattenendo a fatica una risata.

"Eddai, non fare la stupida.
Lo sai benissimo chi sono."

Riconobbi l'inconfondibile suono della sua voce!
Uscii in tutta fretta dalla casa, e mi guardai nello specchio dell'ascensore.
Potevo farcela.
Sarebbe stata una bella serata spensierata.
Si, ci sarei potuta riuscire.

Appena l'ascensore si posò a terra, il mio cuore cominciò a battere sempre più velocemente.
Non sapevo cosa sarebbe accaduto con Federico, e la cosa mi agitava.
Camminai lentamente verso la sua auto.
Era così grande!
Almeno il doppio di quella di papà.
Io non avevo la patente e di sicuro non mi intendevo di automobili, quindi la osservai stupita.
Mi aggirai attorno al mezzo per alcuni minuti, quando sentii una voce chiamarmi.
Era Federico.
Ed era esattamente dietro di me.
Mi sorprese, abbracciandomi da dietro.
E il mio stomaco esplose quasi.

"Fede!"
esclamai io.
Lo abbracciai di slancio, e sentii la sua inconfondibile risata.

"Come sei bella."
disse appena il nostro abbraccio si sciolse.
Sorrideva, e mi guardava dall'alto verso il basso.
Aveva lo sguardo perso e sognante.
Da quel momento, capii che quella sarebbe stata una delle più belle serate della mia vita.
Perché avere Federico accanto cambia tutto.
Ogni volta.

_________________________________________

FINE VENTUNESIMO CAPITOLO. 💙⚽

Spazio autrice:
Ciao a tutti!
Ovviamente chi è che pubblica a quest'ora? Io!
Ho gli occhi mezzi chiusi e ho passato la giornata in auto a viaggiare, ma adesso eccomi qui!
Questo è il secondo capitolo della giornata. Ed è il primo che posto di notte.
Spero che lo apprezziate ugualmente!
Attendo i vostri commenti e le vostre stelline.
Vi voglio bene cuccioli. 😩💕
Vi aspetto domani con altri capitoli!
A presto.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora