𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙄𝙓. ⚽💙

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"Ti meriti
chi fa di tutto
per
meritarti."









Immagina di aver passato un'intera vita a credere di essere figlia dei tuoi genitori.
Immagina di aver passato un'intera vita credendo che l'insolita somiglianza delle tue sorelle fra loro fosse una semplice casualità.
Immagina di scoprire per caso, a quasi diciotto anni, la verità.

"Come lo hai scoperto?"
mi chiese Federico.
Eravamo seduti sul divano.
Federico aveva un braccio sulla mia spalla, ed eravamo molto vicini.
Il suo piacevole calore mi riscaldava il cuore più di qualsiasi altra cosa.

"Ehm....
Anche questa è una storia altrettanto lunga."
dissi io, mentre mi mettevo più comoda.

"Vedi, un giorno mia sorella Sahara mi chiese di andare in soffitta a prendere alcune nostre foto da piccole.
Voleva rivederle per fare non so cosa."

"Cosí, io salii in soffitta e iniziai a sfogliare gli album.
Trovai una specie di lettera che mio padre scrisse a mia madre, dove le diceva che mi avrebbe trattata come se fossi sua figlia.
Mamma la conservava ancora amorevolmente fra le foto. Probabilmente non immaginava che un giorno io sarei andata a prenderla."

"Ovviamente rimasi scioccata.
Piansi, e chiesi a mia madre spiegazioni. E lei me le diede, giustamente. Mio padre non sa che io so, e forse questo è meglio. Il nostro rapporto non sarebbe stato più lo stesso.
In cuor mio, però, è come se lo avessi sempre saputo."

Federico mi guardò confuso.

"In che senso?"

"Beh....
Le hai viste le mie sorelle, Federico.
Non hai visto i miei genitori, ma sono uguali a loro. Io sembravo un'intrusa.
In famiglia hanno sempre amato scherzare su questa scarsa somiglianza, ma ho sempre immaginato che sotto ci fosse di più."

"Decisamente.
Però....
Beh, neanche io somiglio molto a mio fratello Lorenzo. Lui è biondo con gli occhi azzurri, io invece non c'entro nulla. Però.... Non mi è mai venuto un sospetto del genere, ecco."

Sorrisi.

"Nah. Io ho un sesto senso, Fede.
So già le cose prima di averne le prove.
Capisci che intendo, vero?"

Il ragazzo mi sorrise.

"Devo preoccuparmi?"
disse ridendo.

"Non lo so, decidi tu."
risposi io, accoccolandomi di più a lui.
Mi avvicinai, e Federico mise la sua mano sui miei fianchi.
Eravamo seduti insieme sul divano e le distanze fra noi erano minime.
Avrei voluto baciarlo in quel momento, ma non lo feci.
Non volevo interrompere quell'equilibrio perfetto che si era creato.
Avrei voluto riposare tra le sue braccia.

"Sei comodo."
dissi io ridendo.
Ci guardammo negli occhi.
I suoi occhi brillavano, così come i miei.
Insieme eravamo felici, nonostante stessimo parlando di tematiche importanti.
Era difficile per me rimanere sorridente nonostante tutto, però con Federico ci riuscivo. Mi infondeva sicurezza, la certezza che lui ci sarebbe stato nonostante tutto e tutti.

"E tu sei bella.
Sei davvero forte, Karen.
Ti ammiro molto. Non so se io sarei riuscito a sopportare un colpo del genere."
rispose lui.

"Ehm... grazie.
Ma vedi, io non avrei avuto bisogno di essere forte. Non ne ho mai avuto bisogno. Avevo bisogno di essere felice, ecco."
dissi io.

"Sai, mi piacerebbe tanto poterti rendere felice. Questa serata non è andata nei migliori dei modi, ma almeno sono qui con te. E credimi se ti dico che per me è un sogno."

Aveva gli occhi lucidi.
Federico era proprio felice, si vedeva.

"Oh, mi stai rendendo felice.
E non è facile per nulla."

Federico mi abbracciò stretta.

"Te lo immaginavi?"

"Cosa?"
chiesi io, leggermente confusa.
Lui mi accarezzò il braccio.

"Che saremmo... finiti così.
Ecco, è partito tutto da una live e qualche messaggio."

"Ah! Non lo immaginavo, ma lo speravo un po'. Inconsciamente, in cuor mio."
risposi guardandolo.

"Tu?"
domandai io curiosa.

Federico mi diede un bacio sulla guancia e mi scostò i capelli dalla fronte.

"Serve davvero che io te lo dica?"

Risi.
Improvvisamente scorsi quel luccichio nei suoi occhi.
E in quel momento divenne tutto più chiaro.
Per Federico non ero una semplice amica, non lo ero mai stata.
Lui era perso di me.
E lo era stato dal primo momento che i nostri sguardi si erano incontrati, seppur tramite uno schermo.
Avrebbe fatto di tutto per me.
Aveva perso la testa per il mio sorriso.
Non ero mai stata più cieca di così!
Improvvisamente mi fu tutto chiaro:
la sua voglia di videochiamarmi dopo la vittoria, l'irruzione al mio compleanno, l'appuntamento....

"Rimarrei così con te anche per sempre."
ammisi io.

"Anche io."
disse lui.

Qualche minuto dopo, vidi Federico guardare ardentemente le mie labbra.
Voleva qualcosa.
Ed io volevo lo stesso.
Mi alzai e lo osservai intensamente.
Mi avvicinai sempre più alle sue labbra, e lo baciai.
E questa volta fu diverso dalla prima.
Fu più passionale, più forte, e dentro vi era tutto ciò che non riuscivamo a dirci ma che i nostri cuori stavano urlando.
Lo baciai, e mi staccai qualche minuto dopo.

"Cosa significa questo?"
disse lui, guardandomi divertito.

"Nulla. Non voglio pensare.
Zitto e baciami."

Lo baciai nuovamente, e continuammo così per parecchio.
Io lo baciavo, lui rispondeva, lui mi baciava, io rispondevo.
Non avevamo il coraggio di andare oltre, anche se entrambi lo volevamo.
Alla fine lo abbracciai più forte che potei e ci addormentammo assieme sul divano.

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Qualche ora dopo, vidi che Federico era sprofondato in un sonno beato.
Era così bello!
La maglietta bianca gli aderiva perfettamente al petto, e lui non russava neppure.
Mi alzai cercando di non svegliarlo.
Dovevo andare urgentemente in bagno.

Appena le mie gambe toccarono terra, sentii le braccia di Federico trattenermi toccandomi alla vita.
Mi girai stupita.

"Per favore, non lasciarmi."
farfugliò il ragazzo.
Aveva gli occhi marroni che gli brillavano e la faccia da cucciolone assonnato.
Era irresistibile.

Mi girai verso di lui, e tornai a sedermi, nonostante i miei bisogni si facessero sentire.
Federico era più importante.
Il ragazzo mise la sua testa sul mio petto, dando voce alle farfalle nel mio stomaco.
Continuò a tenere le sue mani sulla mia vita.
Mi girai incredula.

"E perché dovrei farlo?"
risposi io divertita. Ero incantata dai suoi occhi e dal suo sguardo.

"Perché non ti merito."
balbettò lui, un attimo prima di rimettersi a dormire.
Oh Federico, sono io a non meritarti.
Ma tu ancora lo sapevi.
E credevi che io fossi la ragazza perfetta.
Mi accoccolai vicino a lui, e lo abbracciai stretto.
Gli lasciai un bacio sulla spalla, poi continuai a dormire.

No, Federico, non ti lascio.
Sono io a non meritarti, ma tu ancora lo sai.

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FINE VENTINOVESIMO CAPITOLO. 💙⚽

Spazio autrice:
Buonasera a tutti voi, cari lettori!
Oggi doppio capitolo. Siete contenti?
Spero che il capitolo vi piaccia!
Il rapporto fra Federico e Karen si sta evolvendo. Cosa accadrà?
Ricordatevi che questo è solo l'inizio!
Vi ringrazio intanto per i meravigliosi 14k che abbiamo raggiunto da poche ore.
Non smetterò mai di ringraziarvi.
Mi state rendendo la vita migliore senza neanche saperlo: Thank you! ❤️
Ci vediamo presto con nuovi capitoli.
E aspetto qui sotto, come sempre, i vostri commenti e le vostre stelline!
Ciao ciao. ;)

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now