𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙄. ⚽💙

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“Sei la tachicardia
di notte che mi sveglia,
questa notte sono sveglia
e penso a quanto
io potrei
amarti.”


Avete presente quando la notte non riuscite a dormire perché la tachicardia vi tiene svegli?
Ecco, quella era una di quelle notti in cui non dormi.
Non dormi perché il tuo cuore batte più forte di qualsiasi pensiero presente nella tua mente.
Non dormi perché non riesci a non pensare.
Non dormi perché pensi.
Pensi a qualcuno.
Federico era quel qualcuno.
Era il pensiero che quella notte non mi permetteva di dormire.
Qualche volta ho letto che alla fine della tua giornata, tutto si riduce alla persona che pensi prima di dormire.
In effetti era proprio così.
In quei giorni così frenetici, Federico mi aveva stravolto la vita.
Mi aveva fatta sorridere quando credevo impossibile che qualcuno potesse riuscirci.
Mi aveva fatta sentire bene.
E non era cosa da poco, parola mia!
Non riuscivo a smettere di pensare al suo sorriso quando mi aveva telefonato per chiedermi di uscire con lui.
Non riuscivo a smettere di pensare alle sue parole piene di gioia.
Non riuscivo a smettere di pensare a lui.
Chissà dov'era in quel momento?
Magari stava festeggiando negli spogliatoi nei suoi compagni, oppure stava cercando di addormentarsi in hotel mentre il suo telefono squillava in continuazione.
O magari stava pensando a me, come io stavo pensando a lui in quel momento.
Mi buttai un cuscino sugli occhi:
Non è che stavo per perdere la testa per lui?
No, non era possibile.
Federico era solo un ragazzo molto gentile con me.
Non potevo innamorarmi di lui.
Non in quel momento della mia vita.
Ero stata delusa troppe volte, non potevo rischiare ancora.
Eppure....
Per Federico avrei rischiato.
Solo per lui.

Fu con questo pensiero in testa che, finalmente, riuscii ad addormentarmi.
Il giorno seguente sarei stata una nuova Karen.
Dovevo lasciare il mio cuore libero di battere, e poco importava se ero stata delusa molte volte.
Se hai paura di perdere non giochi bene, no?

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“'Giorno.”
esclamai io, entrando i cucina.

Avevo i capelli tutti arruffati e due occhiaie enormi mi solcavano la parte superiore delle guance.
Non avevo dormito molto la notte precedente.
Trovai mia madre e le mie sorelle ad accogliermi.
Jessica stava giocando con la palla, Sahara e Vanessa stavano facendo colazione e mia madre stava finendo di mettere a posto i piatti nella credenza.

“Buongiorno, amore.”
disse mia madre sorridendo.
Mi sedetti sulla sedia accanto alla sua, e presi a fare colazione.
Erano più o meno le dieci e mezza di mattina.

“Hai sentito la novità?”
mi chiese Vanessa.
La guardai confusa.

“No, quale novità?”
“Gli Azzurri oggi andranno dal Presidente della Repubblica!
Credo che darà loro un qualche riconoscimento speciale.
Trasmetteranno tutto in televisione, poi gireranno tutto il pomeriggio per Roma con l'autobus della Nazionale.”

In quel preciso istante, mi pentii di aver lasciato Roma per tornare a Milano.
Se fossi stata lì, avrei potuto vedere Federico.
Dal vivo.

“Uh....
Allora lo seguiremo in televisione.
Credo di non avere meglio da fare oggi pomeriggio.”
dissi affranta.

Vanessa mi sorrise in modo furbo.
“Ci sarà anche il tuo giocatore preferito!”

Per poco non mi andarono i biscotti di traverso.
Il mio giocatore preferito?

“Cosa? Io non ho un giocatore preferito!
Del calcio....
Non mi frega. Però la Nazionale mi è piaciuta quindi ho voluto seguirla, tutto qui.”
dissi con fare superiore.
Vanessa scoppiò a ridere.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now