𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙇𝙄. ⚽💙

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"Guardala.
Lei non balla
sotto la pioggia,
balla con essa,
e sorride.
Perché ora sa
di non esser mai stata
così bella, forte e amata,
e che per quanto la vita
colpirà ancora duro,
non avrà più paura."
















L'alba sul mare che vi era quel giorno al Forte era tra i più belli che avessi mai visto.
Ne avevo viste poche in vita mia, visto che ero solita alzarmi tardi.
Passavo le nottate intere a pensare a me e alla mia vita, e poi mi svegliavo soltanto quando il sonno mi dava un po' di tregua.
Avevo sempre desiderato di vederne una così bella.
Mi ero immaginata il mio diciottesimo in riva al mare, con l'alba, ed io che ballavo come una pazza sulla riva.
Da sola.
Non avevo mai pensato che avrei incontrato qualcuno come Federico, qualcuno con cui guardare la Luna oppure l'alba in riva al mare.
E soprattutto, non pensavo che lo avrei incontrato proprio nell'estate peggiore di tutte!
Lasciare i Måneskin e la mia amatissima Roma non aveva rappresentato un passaggio facile della mia esistenza.
Volevo bene a Thomas, Ethan, Victoria e Damiano e separarmi da loro non fu per nulla facile.
Erano stati assieme a me negli anni più duri della mia adolescenza e mi avevano aiutata a superare tutte quelle cose che non riuscivano a farmi andare avanti.
Loro erano stati la mia salvezza, e perderli improvvisamente per una storia d'amore finita male, fu la cosa peggiore che mi potesse capitare.
E poi dovetti abbandonare definitivamente Roma, la mia amata città.
Ricordo che quando a undici anni i miei genitori mi portarono a visitarla assieme alle mie sorelle, ne rimasi letteralmente folgorata.
Col tempo ho capito perché l'avessero chiamata Città Eterna, perché pur avendo secoli di storia alle spalle era ancora bella come un tempo.
Mi ero innamorata di Roma e dei Romani, prim'ancora di innamorarmi di Damiano e ovviamente dei Måneskin.
Mi ero ripromessa che avrei vissuto li' a vita, e che un giorno avrei detto ai miei figli:
"Si, voi siete nati qui, in questa splendida città."
Era sempre stato il mio sogno, ed i miei genitori mi avevano sempre appoggiata.
Milano mi offriva più possibilità lavorative, ma Roma era la "mia" città.
Non avevo parenti o amici che vivessero lì, mi ero solo innamorata dello splendido clima che regnava nella Capitale.
Abbandonarla rappresentò per me un shock, e mi ripromisi di tornarci al più presto.
Ovviamente l'occasione non si ripresentó, e io tornai alle grigie strade della mia Milano.
Avevo sempre amato Milano, ma in confronto a Roma era il nulla più totale.
Mi ritrovai a pensare quando amassi quella città che avevo dovuto abbandonare troppo presto, e a quanto mi sarebbe piaciuto rivederla ancora sotto il cielo estivo.
Cercai di non pensarci.
Ormai la mia vita si sarebbe stabilizzata a Milano, con la scelta dell'Università, che avrei dovuto fare a breve.

Proprio nel momento in cui questi pensieri affollavano la mia mente, sentii Federico abbracciarmi da dietro.
Ci eravamo rivestiti durante la notte, e ci eravamo rannicchiati su una delle sdraio più vicine al mare.

"Buongiorno."
esclamò lui, con la voce ancora impastata dal sonno.
Mi lasciò un bacio sulla guancia.

"A che pensi?"
mi chiese il ragazzo, mentre mi si avvicinava sempre di più.

"Nulla, Fede.
Stavo osservando l'alba.
È proprio bella, no?
E poi stavo pensando a quando avrei dovuto scegliere l'Università, cose così insomma."
risposi io sorridendogli.
Lui mi mise una mano sulla spalla.

"E io invece stavo pensando a te e alla tua bellezza, lo sai?"
sorrisi al ragazzo, poi gli buttai le braccia al collo e lo baciai sulle labbra.
Federico era gioia pura per me.

"Fede... Ho una domanda da farti.
Anzi due."
dissi io.
Intanto, ci eravamo alzati dalla sdraio e stavamo camminando sulla riva.
L'acqua al mattino era così fredda, poiché non ancora scaldata dalle calde luci solari.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now