𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙓𝙄𝙄. ⚽💙

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"Elegante,
davvero elegante
la folle maniera
con cui
mi entrò in testa,
per poi non
uscirne più."











Passammo tutta la mattinata abbracciati sul letto, a parlare del più e del meno.
Adoravo rimanere abbracciata a Federico.
Tutto ciò mi dava un senso di protezione dal quale non mi sarei mai voluta staccare.
Era veramente un ragazzo speciale!

"Che ore sono?"
"Non so, controlla al mio cellulare..."
risposi io, indicando pigramente il mio iPhone.
Federico mi sorrise sorpreso.

"Posso prenderlo per vedere l'orario?"
chiese dubbioso.

"Certo che puoi! Non c'è problema.
Prendilo pure, Chiesa."
dissi tranquilla.
Non avevo nulla da nascondere, e poi mi fidavo di lui.
Sapevo che non avrebbe fatto nulla di strano con il mio cellulare.

Si alzò dal letto, e corse a prenderlo.
Il suo viso si illuminò, e lo vidi sorridere.
Mi alzai di scatto dal letto e corsi verso di lui.

"Perché stai ridendo?"
mi affrettai a chiedere.
Poi vidi che stava osservando il mio blocco schermo.
E, in quel momento, arrossii violentemente.

Federico si girò verso di me sorridendo.

"Sono le 13.30, è ora di pranzo.
E.... Hai uno sfondo bellissimo, sai?"
disse lui.
Sorrisi anche io, poi presi in mano il mio cellulare imbarazzata.

Quando Federico nella notte dell'12 Luglio mi aveva videochiamata, era così bello che non avevo resistito a fargli una fotografia

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Quando Federico nella notte dell'12 Luglio mi aveva videochiamata, era così bello che non avevo resistito a fargli una fotografia.
Avevo catturato il momento in cui, in chiamata, mi mostrava fieramente la medaglia d'oro massiccio appesa al suo collo.
Il suo sorriso era così bello....
Da quel momento avevo deciso di mettere quella foto come blocco schermo, ma mi assicurai che nessuno vedesse il mio cellulare.
E invece....
Federico l'aveva visto.
Ed io, come al solito, avevo reagito in modo spropositato.
Mi avevano iniziato a sudare le mani, e il mio stomaco era in subbuglio come sempre.
Mi faceva un effetto fin troppo strano Federico.

"Mi hai messo come schermata di blocco."
Il ragazzo mi fissò intensamente, poi mi abbracciò.
Ricambiai l'abbraccio.

"Dai, eri troppo carino quella sera!
Non potevo non metterla."

"Giá, e invece tu eri bellissima."

"Non è vero."
dissi sicura.

"Ero felice, ma perché avevamo vinto gli Europei. Non sono così bella, credimi, Fede."
Il ragazzo non mi tolse gli occhi di dosso per un secondo.
Vidi la nostra immagine riflessa nella specchiera di fronte a noi.
Dovevo ammettere che eravamo proprio belli.

"Se tu non sei bella io sono il Sole."
rispose lui, continuando a osservare la sua immagine nel mio schermo.

"Da quando?"
risposi io ironica.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu