𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙄𝙄𝙄. ⚽💙

2K 104 77
                                    

“Ti preoccupi troppo
di ciò che era
e di ciò che sarà.
C'è un detto
« Ieri è storia, domani è un mistero
ma oggi è un dono. »
È per questo che si chiama presente.”



I giorni passavano, eppure Federico non mi scriveva più, così come io non stavo più scrivendo a lui.
Passarono così velocemente che il mio ultimo giorno da diciassettenne arrivò in tutta fretta.
In quei giorni non avevo smesso un secondo di pensare a Federico, e non facevo altro che tormentarmi per quello che avevo fatto.
Era come se lo avessi respinto, se gli avessi dimostrato che fra noi non c'era tutta quell'intesa mostrata nella notte dal vittoria a Wembley.
Era stato solo un momento di felicità, come ce ne erano stati tanti.
Eppure Federico per me era stato qualcosa in più che un momento di felicità.
Era diventato per me un appuntamento fisso scrivergli tutte le sere.
Era l'unico momento della giornata in cui non dovevo fingere, ma potevo essere me stessa.
E mi resi ben presto conto che quel momento "solo nostro" serale mi mancava, mi mancava terribilmente, così come mi mancavano i suoi messaggi.
Scoprii da Tiktok che aveva passato una bella notte in discoteca, ed in molti lo avevano ripreso mentre festeggiava.
Mi accorsi con mia grande sorpresa che neanche lui reggeva l'alcol, così come me.
Scoprii anche che era tornato a Firenze dalla sua famiglia e dai suoi amici, così come mi aveva detto.
Aveva postato dei selfie con suo fratello e con qualche amico nelle sue stories.
Già, Federico sembrava essere tornato alla sua vita normale ed essere pronto a godersi le vacanze.
Non mi aveva più scritto e forse anche lui aveva iniziato a vedermi così come mi vedevo io:
Un autentico disastro.
Mi dispiaceva di star perdendo i rapporti con lui, proprio perché in quei giorni difficili era stato il suo sorriso ad avermi fatta andare avanti.
Ma purtroppo non c'era posto in quel Mercoledì 14 Luglio per i rimpianti:
Tra poco meno di ventiquattr'ore sarei diventato maggiorenne, e avrei potuto decidere da sola del mio destino.
Si, sarebbe stata una giornata importante tanto quanto indimenticabile.

_________________________________________

“Allora, come ti senti?”
mi disse Sofia.

Avevo deciso di passare quel pomeriggio con lei, ed eravamo andate a fare jogging al Parco Sempione.
Non ero una particolarmente amante dello sport, benché lo avessi praticato per anni.
Ma quella era un'altra storia.

“Beh, bene?”
dissi io, mentre iniziavo a sentire le mie ginocchia abbandonarmi.

“Dai, domani compi diciotto anni!
Non è uno scherzo, sai?
Sei la prima che conosco a passare il suo diciottesimo senza uno straccio di fidanzato!”
disse ridendo la mia amica.
Io le scoccai un'occhiataccia.
Adoravo la sua ironia sempre pungente, ma lei sapeva benissimo che se era così non era affatto colpa mia.
Almeno, non del tutto.

“Grazie di avermelo ricordato.”
risposi seccata.

“Non fare così! Hai comunque me, Francesco, le tue sorelle, Vanessa, Ashley, Elisa....”

“Stai cercando di riprenderti, vero?”
affermai io, mentre Sofia correva sempre più velocemente, sorpassandomi senza alcun problema.

“No, no!”
La risata di Sofia risuonò per tutto il Parco.
Continuammo a correre per un po', poi, ci fermammo su una panchina intente a scorrere i messaggi sugli schermi dei nostri cellulari.

Come facevo ormai da qualche tempo, controllai prima di tutto Instagram, ma di un messaggio di Federico neppure l'ombra.
Sospirai.
Era proprio tutto perduto, a quel punto.
Vidi invece che Federico aveva pubblicato una sua foto assieme a una ragazza e a suo fratello, probabilmente poco distanti dal mare.
Feci una smorfia:
Chi era quella ragazza?
Cercai di non dare peso alla cosa, così come lui non stava dando peso a me.

𝙃𝙄𝙎 𝙎𝙈𝙄𝙇𝙀 || Federico Chiesa (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now