Blacklist

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Capitolo VI:

Blacklist – Lista nera

Tylohen, Settore IV, ore 8:30

"Buongiorno, sono le otto e trenta di distor, anno 314 p.f.; su Tylohen splende un'ottima giornata, la temperatura si aggira su i 25 ° c. "

La voce elettronica era cordiale e cristallina e la finestra si aprì automaticamente lasciando entrare un ampio fascio di luce che investì in pieno il letto. Christal aprì gli occhi controvoglia. Era stata una nottata senza sogni, era caduta in un oblio scuro e rassicurante, probabilmente troppo stanca per processare ancora quegli eventi che l'avevano stremata, e avrebbe continuato volentieri a rifugiarsi in quel limbo mentale se quella maledetta casa non avesse deciso per lei che era ora di alzarsi e tornare ad affrontare la realtà.

Le persiane manuali. In un istante le fu chiaro quale cosa le sarebbe mancata di più della vecchia dimora. Come se non bastasse dall'altra stanza si accese lo schermo con il bollettino della mattina:

"Buongiorno cittadini di Tylohen, ecco le ultime notizie dalla CapitalNews: Aleggia ancora sulla capitale lo spettro venefico della Resistenza. Ieri notte un appartamento del distretto povero è stato dato alle fiamme e con lui il suo proprietario. Simon Estera, tecnico informatico governatoriale, è stato brutalmente interrogato e poi bruciato vivo da i terroristi che affermano di voler "liberare" la nostra città. Sembra non ci siano limiti alla spietatezza e alla crudeltà di questi fanatici, disposti a spazzare via vite innocenti per i loro scopi rivoltosi..."

Christal serrò la mascella. Peculiare, quanto prevedibile, come avessero omesso e modificato a loro piacimento gli eventi accaduti. Il fatto che Simon avesse fatto parte della Resistenza era stato abilmente taciuto; che i rivoltosi fossero riusciti a infiltrarsi tra le fila del Governo era una notizia che avrebbe potuto far sorgere sospetti e dubbi sulla solidità della struttura. Per cui avevano modificato la notizia quel tanto che bastava da renderla una perfetta propaganda anti-Resistenza.

Anche le reali modalità della morte del ragazzo erano state omesse, Christal dubitava persino che si fossero presi la briga di indagare al riguardo, con ogni probabilità l'avevano buttato in una fossa comune più velocemente di quanto si faccia con una carta sporca. La ragazza non poté frenare un incredibile senso di tristezza al riguardo.

"...ma i terribili avvenimenti di cui è stata teatro la nostra città la scorsa notte non finiscono qui, Roman Belicov, ministro dello sviluppo tecnologico, è venuto tristemente a mancare a causa di un catastrofico attentato ai suoi laboratori di ricerca, i sospetti cadano immediatamente sul principale braccio della Resistenza, il terrorista conosciuto come Storm..."

Le labbra della giovane assassina, questa volta, si curvano in un sorriso compiaciuto, almeno quello era andato secondo i piani.

"...sembra infatti, che poche ore prima questo individuo estremamente pericoloso avesse già attentato alla vita del ministro durante una trattativa notturna; Belicov, sfuggito a questa prima aggressione, ha perso tragicamente la vita mentre si trovava nei suoi laboratori a lavorare per il bene della città, incurante del pericolo. La scomparsa di membro così eminente della nostra comunità lascia tutti molto scossi. Sembra, però, che il ministro prima della sua dipartita avesse assoldato un cacciatore di taglie per catturare l'assassino e che questi sia riuscito a scoprire l'aspetto del famigerato killer dopo essere riuscito a levargli la temuta maschera in seguito ad uno scontro. Ecco l'identikit dettagliato dell'assassino; Ripetiamo l'individuo è estremamente pericoloso e nel caso di avvistamenti siete pregati di avvisare le autorità senza..."

Il resto delle parole le sfuggì, sbarrò gli occhi, ancora stesa a pancia all'aria, mentre sopra il ronzio delle sue orecchie riusciva solo a sentire la parola "identikit" che rimbombava da una parete all'altra della sua testa. Si catapultò giù dal letto col cuore che sembrava volerle saltare fuori dal petto. L'aveva previsto, ma che avessero deciso di diffondere il suo profilo così in fretta, era una mossa inaspettata. Ora sarebbe stato impossibile sfuggire a tutte le telecamere, i controlli, i posti di blocco; avrebbe dovuto cambiare taglio, colore dei capelli, degli occhi, probabilmente effettuare modifiche radicali ai suoi lineamenti, cambiare nome e procurarsi tutti i documenti falsi necessari. Tutto ciò senza farsi scoprire e con un esborso di risorse che la Resistenza di sicuro al momento non aveva. Aver lasciato vivere quel cacciatore era stato un errore fatale.

Rizomata - RisonanzaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang