Hidden in plain sight - II

118 12 51
                                    

Parte II:

Sul limitare del canale dal quale erano affacciati sporgeva una scaletta di metallo che portava direttamente alla sala sottostante. Scesero velocemente mentre il metallo consumato dal tempo gemeva debolmente.

Christal si fece strada tra la folla del piano inferiore, questa volta facendo andare Alexander davanti e dandogli ogni tanto qualche piccola spinta dietro la schiena, dal momento che il cacciatore continuava a lanciare occhiate interessate alla zona dell'incontro con uno sguardo che non le faceva presagire nulla di buono.

«Non credevo che le gang si spingessero fino a qui» fece Alex. «Siamo quasi nel settore III.»

Christal allora rispose, continuando a tenergli una mano tra le scapole e rendendosi conto di quanto la stazza dell'uomo fosse utile per aprirsi un varco tra la folla.

«Non quasi, siamo esattamente nel settore III. Il mercato sotterraneo corre proprio sotto quello di Bakarath, per l'intera grandezza.»

Alexander rise meravigliato. «Niente è più difficile da vedere con i propri occhi di quello che si ha sotto il naso, eh?»

«Hai colto il punto, nessuno sospetterebbe mai l'esistenza di una rete illegale simile a soli pochi metri di distanza dal mercato centrale. In ogni caso Freizer è uno dei pochi che osa tanto, l'ingresso è comunque troppo vicino al settore III.»

Lo spinse fino ad uno dei canali, che si trovava nella parte opposta rispetto a quella da cui erano venuti, e una volta imboccato si rimise in testa per guidarlo nel dedalo di tunnel. Camminarono per qualche altro minuto di soffocante marcia in quell'inferno composto da delinquenti e drogati in cui Alex ebbe modo di vedere che i canali erano apparentemente numerati, cosa che gli fece chiedere automaticamente quanti dovessero essere in totale, e in cui ebbe modo di pensare che, in quanto cacciatore, per lui quel posto rappresentava potenzialmente una miniera d'oro. Probabilmente, veniva frequentato da tutti i ricercati sui quali il Governo aveva messo una taglia, anche quelli non ancora noti, e dubitava che un qualsiasi membro della sua corporazione fosse stato mai così fortunato da metterci piede. Non appena aveva capito di cosa si trattava aveva immediatamente pensato all'opzione di vendere quell'informazione e guadagnare probabilmente una tale fortuna da mettersi a posto tutta la vita ma, nello stesso momento, gli era balenata in mente una domanda: come mai Storm si era presa il rischio di rivelargli l'ubicazione di un posto del genere?

Per non parlare del fatto che poco prima gli aveva rivelato il suo nome rendendolo uno dei pochi esseri viventi a conoscere la reale identità della lama della resistenza. Gli aveva affidato in poco tempo una serie di informazioni cruciali che, una volta finita la loro tregua, lui avrebbe potuto tranquillamente utilizzare a suo piacimento.

L'unica spiegazione a questo comportamento, considerando che Christal si era dimostrata tutt'altro che una sciocca o una pazza, era che la ragazza fosse assolutamente sicura, finito l'armistizio, di farlo fuori prima che lui potesse incastrarla. La cosa generava in lui un qual certo prurito fastidioso, rendendo ancora più allettante l'idea di utilizzare quanto aveva appreso sul mercato di Nelii e dimostrarle che non era un individuo facile da controllare come aveva immaginato.

D'altra parta, le informazioni che stavano cercando, al momento, erano troppo importanti per permettere a una tentazione così banale di prendere il sopravvento e rovinare tutto, soprattutto se questo poteva voler dire inimicarsi di nuovo Christal. Per quanto potesse essere affascinante, avrebbe con piacere evitato di doversi ritrovare a guardarla in quei begli occhi azzurri mentre gli ficcava un pugnale nel cuore e, come aveva chiaramente espresso lei stessa, era una cosa che di sicuro non avrebbe esitato a fare, se avesse percepito le sue intenzioni.

Rizomata - RisonanzaWhere stories live. Discover now