Joanne's Heirlooms - II

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Parte II:

Alex si era avviato spedito per le strade intricate del mercato, dopo aver scaricato la mappa olografica sul suo WPD, per essere sicuro di non perdersi in inutili giri e arrivare il prima possibile ad Aiden. Con la tempesta imminente le strade di Bakharat si erano svuotate e orientarsi sarebbe stato di gran lunga più facile, se non fosse stato che ora il vento e la sabbia avevano ridotto la visibilità in maniera determinante. Una sirena cominciò a risuonare per tutta Tylhoen, cosa che voleva dire che i sensori perimetrali della città avevano intercettato la carica elettrostatica in avvicinamento e che il culmine della tempesta cominciava a farsi vicino. A quel segnale le persone, che già camminavano a passo svelto per concludere i loro affari e recarsi a riparo, cominciarono letteralmente a correre da tutte le parti. Anche Alex si affrettò. Ormai era sicuro che Aiden fosse nei guai e, se voleva trovare il ragazzo, avrebbe dovuto chiedere qualche informazione in giro, cosa che sarebbe stata difficile da fare in un mercato deserto. Arrivò alla sezione alimentare trafelato ed individuò un venditore di confetture impegnato a smantellare la sua bancarella di fretta e furia mentre si teneva una sciarpa intorno al viso sferzato dal vento. Se Aiden era riuscito a rivolgersi a qualcuno prima di finire nei guai, era di sicuro quel mercante.

«Ehi, amico» disse alzando la voce il più possibile per farsi sentire oltre il panno che gli copriva il viso.

L'uomo gli lanciò a stento uno sguardo ostile mentre, infastidito, continuava i suoi affari.

«Che vuoi ragazzo? Siamo chiusi. Non vedi che sta per arrivare una dannata tempesta?» sbottò il mercante dandogli le spalle.

Alex lo girò con forza e lo prese per le spalle facendo in modo che lo guardasse, non in maniera aggressiva ma sufficientemente decisa da catturare la sua attenzione

«Mi serve solo sapere se hai visto un ragazzino qualche ora fa. Castano, mingherlino, occhi grandi. Deve aver fatto un gran carico di confetture» cercò di essere veloce e conciso sperando che l'uomo si concentrasse a sufficienza da richiamare alla mente un'informazione per lui così futile.

Il mercante sembrò sorpreso e lo guardò con occhi sgranati per un attimo, poi si liberò dalla presa scrollando le spalle. «Che vuoi che mi ricordi, biondino! Sai quanta gente passa di qua? Il ragazzino si sarà trovato un riparo e dovresti farlo anche tu!» Detto questo prese la sua merce e corse via nel vento senza dare al cacciatore neanche il tempo di tentarlo con del denaro.

Alex sentì uno strano sconforto crescere in lui, misto a quella che poté interpretare solo come preoccupazione. Non aveva idea di quello che poteva essere successo ad Aiden né come fare a rintracciarlo. Si guardò intorno sperando di avere qualche idea, mentre la sirena insistente cominciava a dargli sui nervi, quando sentì qualcuno strattonargli la maglia. Si girò e alla sua destra vide una ragazzina che lo guardava dal basso; le lanciò uno sguardo interrogativo.

«Io l'ho visto» urlò lei.

Alex sembrò non cogliere subito. «Cosa?» chiese confuso.

«Il ragazzo dagli occhi grandi» insistette lei.

Il cacciatore ebbe un tuffo al cuore «Aiden? Sai dove potrebbe essere?» chiese abbassandosi per guardare la ragazzina negli occhi.

«I Bianchi, l'hanno preso.»

Non fece in tempo a finire la frase che una donna che doveva essere la madre la afferrò con forza per il braccio. «Millie, che stai facendo? Dobbiamo andare!» esclamò lanciando un'occhiataccia ad Alexander e trascinandola via senza lasciarle molta scelta ma, mentre si allontanava, la ragazzina alzò il braccio per indicare una direzione al cacciatore.

Alex si diresse senza indugio verso la zona indicata da Millie, deciso a trovare lo squadrone di USC che aveva prelevato il suo apprendista.

Entrò con uno slancio nell'edificio militare, chiudendo la porta dietro di sé per impedire al vento e alla sabbia di entrare. Una volta seguita la direzione indicatole dalla bambina, non era stato difficile individuare dove avevano portato il ragazzo, d'altronde, loro volevano che lo trovasse.

Rizomata - RisonanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora